Valeria Magni - 15 anni - Sesto San Giovanni Mi
classe IV alfa Ginnasio - Liceo Classico e Scientifico "G. Casiraghi" - Cinisello Balsamo Mi
Prof.ssa Foltran

Lettera ad un "amico" vicino, ma così lontano

Caro “amico”,
sei così vicino a me, solo due banchi più avanti, eppure sei così lontano.
Non conosco i motivi che ti hanno spinto a venire in Italia, a sconvolgere le tue abitudini, ad allontanarti dalla tua famiglia, dalla tua casa… Il tuo Paese ha altri colori, altri profumi, altri sapori rispetto al mio: questi sicuramente rimarranno per sempre nel tuo cuore, custoditi gelosamente, e nulla, neanche questa nuova situazione, questo capitolo della tua vita in Italia, riuscirà a strapparti dalla tua cultura, dalle tue radici. Non è facile per te, in questo momento, affrontare la tua nuova realtà, ma vorrei darti dei consigli, che spero ti siano d’aiuto. Considera l’incomprensione di alcuni ragazzi italiani, spesso intolleranti e distaccati nei tuoi confronti e nei confronti di tanti altri ragazzi come te, come uno stadio della tua vita, un passaggio obbligato per la tua crescita, per il tuo futuro. Un giorno, ripensando alla discriminazione che hai dovuto subire qui in Italia da parte di alcune persone, capirai che in fondo sei tu la persona forte, che è riuscita a superare gli ostacoli che la vita le ha posto davanti; gli altri, quelli che si credono superiori per il colore della pelle o per i loro non meritati privilegi, sono le vere persone deboli, prive di spirito e di valori. Grazie all’opportunità che hai di studiare in una scuola italiana puoi imparare molte cose: non stancarti di farlo, arricchisciti, conosci, fai di tutto ciò che ti capita un tesoro e, quando ti sentirai ricco di esperienze non esitare a ritornare dal tuo popolo, dalla tua gente, perché lei ha bisogno di persone come te. Diffondi presso di loro le tue conoscenze e quando il tuo messaggio sarà accolto dai tuoi connazionali, portalo altrove, viaggia. E non dimenticare di ritornare in Italia, perché forse qui, tra quelli che ti hanno accolto e quelli che ti hanno emarginato perché sei uno straniero, c’è chi ha ancora molto da imparare.