Stefano Farati - 13 anni - Bologna
Scuola media Rodari Jussi - Prof.ssa Anna Pezzoli

a) Una contaminazione tra nuovo rap e vecchia filastrocca. E una vena umoristica dalla cifra quasi inglese, che la attraversa tutta zigzagando tra nonsense e paradosso, gusto dell'ovvio reso consueto e dell'insolito reso comune, zoomate sulla contemporaneità telematica e ritorni a giudiziosi aforismi antico stile.
b) Uno sforzo stilistico fruttuosamente compiuto: quello della concisità (venti - e solo venti - versi per i venti vocaboli dell'obbligo) per farsi leggere presto e bene, risparmiando al lettore l'imbarazzo di ridondanze e bulimie scrittorie. E una esercitazione tecnica di arte poetica con la rima in - à tenacemente rispettata alla fine d'ogni verso: non solo uno sfizio capriccioso o una scommessa virtuosistica, anche una modalità di iterazione ritmica che ricalca, o per lo meno richiama, la ripetitività ossessiva dell'odierno percussionismo musicale di ascendenza "techno"
c) Un messaggio comportamentale di segno positivo lanciato sia pure in maniera indiretta dal mondo giovanile: la tesi dell'evasione dalla realtà, anche se esplicitamente formalizzata nel titolo, è, a ben guardare, a rischio; conviene, ragionando per antitesi, restare invece saldamente ancorati proprio alla realtà, se è vero che i termini del confronto stabiliti dall'Autore (…è come…è come…) si risolvono per larga parte in altrettanti atteggiamenti o eventi di vita non-credibili, fantasiosi, fallaci, sofistici e/o sofisticati. Insomma, oggettivamente ininfluenti, gratuiti, impraticabili.

 

Evadere dalla realtà
è come accudire un drago in cattività
è come l'aracnofobia che sconfiggerà
            l'uomo ragno che si lancia dalla città
è come il vento che improvviserà
            una tempesta nell'oscurità
è come un'icona stanca di stare appesa come un baccalà
e che un giorno in un letto supina si riposerà
è come una antologia che non sa
            quanti racconti il bimbo leggerà
è come un doppio in una partita del NBA che si giocherà
è come un fatalismo che scatenerà
            la fantasia della casualità
è come una bistecca cotta che nessuno mangerà
è come scandire uno scioglilingua per chi la erre non ce l'ha
è come una fisima che infastidirà
            i pensieri inerenti alla mentalità
è come il musicista lirico, pimpante perché si esibirà
è come lo scettico che non si fida della probabilità
è come la boria mordace; mentire a chi già lo sa.