Confronta i tre volti dell’arte greca

L’arte greca è ricordata soprattutto per le statue. Eleganti ed equilibrate, raccontano l’instancabile ricerca di perfezione degli antichi Greci.

Venere di Milo

Ce ne sono maschili e femminili, in marmo o in bronzo, rigide o flessuose. Ma le differenze maggiori sono quelle legate al periodo di realizzazione.
L’arte greca, infatti, si sviluppa in quattro fasi che costituiscono altrettanti stili: periodo geometrico, età arcaica, età classica ed età ellenistica.
La scultura appare in età arcaica (VIII – VI sec. a.C.) con figure umane statiche e frontali rappresentate con pochi dettagli anatomici. Le statue maschili sono dette “kouroi”, quelle femminili “korai”.

In età classica (480 – 323 a.C.) la postura è più naturale perché il peso poggia su una gamba sola (posa definita chiasmo). Il corpo è ben proporzionato e la muscolatura curata.

In età ellenistica (323 – 31 a.C.) la figura ha spesso una posa dinamica o inconsueta, ed è colta in momenti drammatici o intimi.

Ma concentriamoci sui volti.

Anche questi presentano delle differenze legate al periodo artistico. I volti arcaici sono semplificati, simmetrici, poco espressivi e spesso mostrano un leggero sorriso (chiamato, appunto, arcaico). I volti classici sono più proporzionati e presentano un’espressione indifferente o severa. I volti ellenistici sono molto più espressivi: possono essere addolorati, spaventati o anche addormentati.

Adesso mettiti alla prova!
In questa composizione ci sono tre volti arcaici, tre classici e tre ellenistici. Sai individuarli in base alle caratteristiche che hai imparato?

E queste sono le soluzioni:
– età arcaica C – E – G
– età classica A – D – I
– età ellenistica B – F – H
Se non ne hai sbagliato neanche uno hai davvero l’occhio dell’esperto!