La storia utile online: unità 4
Chi tutela i diritti dei minori?
IL RAPPORTO DI SAVE THE CHILDREN SUL LAVORO MINORILE IN ITALIA (9 GIUGNO 2010)
Leggi il documento e rispondi alle domande.

«Anche in Italia esiste un esercito silenzioso di baby-lavoratori, circa mezzo milione, che hanno meno di 15 anni e che spesso appartengono alle fasce più vulnerabili, come ad esempio i minori stranieri. Una povertà sempre più diffusa unita alla difficoltà di andare a scuola e ricevere un'istruzione adeguata sono alcune delle principali cause del coinvolgimento e sfruttamento di milioni di bambini e bambine nel lavoro minorile a livello globale.

Un fenomeno che si può combattere agendo su più livelli: con incisive politiche e interventi di riduzione della povertà, assicurando adeguata protezione ai minori vittime di sfruttamento lavorativo, garantendo ai minori costretti a lavorare l'accesso a un'educazione flessibile e gratuita che permetta loro di affrancarsi dalla condizione di sfruttamento e di costruirsi un futuro diverso.

Nei paesi sviluppati, il lavoro entra nei percorsi di crescita di bambini e adolescenti in modi differenti e per diversi motivi rispetto ai paesi del sud del mondo. Innanzitutto c'è una sostanziale differenza legata all'età d'accesso al lavoro, poiché mentre nei paesi in via di sviluppo anche i minori in età prescolare vengono coinvolti, nei paesi occidentali, in particolare europei, il lavoro di minori di 15 anni riguarda esclusivamente la fascia preadolescenziale [12-15 anni].

Un giovane operaio al lavoro in un cantiere (Shutterstock)..
Inoltre, mentre in molti paesi l'esperienza lavorativa ha una valenza pressoché totalizzante, in Europa essa viene svolta in genere contemporaneamente alla frequenza scolastica. In Italia, però, se si confrontano le esperienze dei minori stranieri e di quelli italiani che lavorano, i primi il più delle volte continuano ad andare a scuola; mentre per quelli italiani si nota una maggiore tendenza ad assentarsi da scuola a lungo o addirittura a interrompere la frequenza […].

Molto spesso i minori sono introdotti al lavoro dalla famiglia. Sono ragazzi che magari fanno un corso di formazione la mattina, e poi di pomeriggio vanno ad aiutare nei bar o nelle officine. Purtroppo qualche volta vengono coinvolti anche in attività fortemente illegali […]. In questa fase storica segnata da una generale crisi economica e sociale, il rischio che sempre più minori – spinti dall'impoverimento delle famiglie – si ritrovino a lavorare è molto forte. È quindi necessario raddoppiare gli sforzi affinché tutto ciò non accada, in modo da garantire adeguato sostegno, protezione e aiuto a tutti quei ragazzi coinvolti in attività lavorative nocive o addirittura sfruttati».

Il brano è tratto dal sito di Save the Children. Puoi collegarti all'indirizzo: www.savethechildren.it e leggere l'intero documento.

    Vero Falso
a. I minori che lavorano, in Italia, sono più di un milione
b. I minori che lavorano, in Italia, sono solo di origine straniera
c. La povertà è una causa del lavoro minorile
d. Il lavoro minorile non ha ovunque le stesse caratteristiche
e. Nei paesi sviluppati è raro che i bambini in età prescolare lavorino
f. La fascia più a rischio, in Italia, è quella dei ragazzi tra 12 e 15 anni
g. I minori italiani che lavorano lasciano la scuola più dei minori stranieri che lavorano



Un bambino indiano lavora in una piccola impresa tessile a Vecchia Delhi (Bigstock).



L'UNICEF

Un ragazzino indiano a Nuova Delhi (Shutterstock).

Nel mondo, la più importante istituzione per la tutela dei diritti dei minori è l'UNICEF, che dipende dall'Organizzazione delle Nazioni Unite. Svolgi una ricerca su questa sulla sua storia e sui suoi obiettivi, usando internet o un'enciclopedia.

  1. Visitando questa pagina sul sito italiano dell'UNICEF http://www.unicef.it/doc/781/diritti-dellinfanzia.htm potrai scoprire come è nata la Convenzione sui diritti dell'infanzia, il trattato internazionale a cui anche il nostro paese aderisce dal 1991.


  2. Seguendo questo link http://www.unicef.it/doc/599/il-testo-della-convenzione-sui-diritti-dellinfanzia.htm potrai leggere per intero la sua versione italiana. Analizzala e commentala insieme ai tuoi compagni di classe.