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 Chimica verde 2.0

Guido Saracco

Chimica verde 2.0

Impariamo dalla natura come combattere il riscaldamento globale
ottobre 2017 - 220 pagine
Batteri ingegnerizzati che mangiano il diossido di carbonio e ne ricavano preziose molecole. Bioraffinerie che trasformano rifiuti agricoli e urbani in plastica, combustibili ed elettricità. Fotosintesi artificiale che sfrutta la luce del Sole per produrre composti utili a partire da acqua e CO2.
Questa è la Chimica verde 2.0: come la natura, meglio della natura.
Gli scienziati stanno percorrendo diverse strade per riciclare il diossido di carbonio ma la diffusione su larga scala di queste innovazioni può avvenire soltanto se ripensiamo il modo di produrre i nostri beni di consumo. I nostri sistemi produttivi devono diventare circolari, in modo che gli scarti di un’attività siano la materia prima di un’altra.
Ci sono altri modi per fare a meno del petrolio. E il diossido di carbonio, una delle cause del cambiamento climatico, non sarà più un rifiuto ma una risorsa.

 

Guido Saracco

Guido Saracco, ingegnere chimico, da febbraio 2018 è rettore del Politecnico di Torino. È direttore del Centro per le Tecnologie Future Sostenibili dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Il centro nasce nel 2016 dopo gli accordi della Conferenza delle Parti sul clima di Parigi (Cop21) e si dedica alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie per combattere i cambiamenti climatici.

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