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 Forum B – Unità B1

L’AZIENDA COME STRUMENTO DELL’ATTIVITA’ DI IMPRESA

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Come è tutelato il nome a dominio?

Il nome a dominio (domain name) è il nome assegnato a un sito web e si compone di tre parti.

La prima, da sinistra, è il notissimo www, un acronimo che sta per world wide web.

La terza è il dominio di primo livello che identifica spesso la nazionalità del dominio (per esempio it per l’Italia, fr per la Francia, us per gli Stati uniti) oppure una diversa qualificazione. Generalmente com per commerciale, org per organizzazione, e così via.

La seconda parte, quella centrale, può invece essere un nome proprio o una nome di fantasia con il quale il titolare vuole che sia identificato il proprio sito. Ed è questa parte (dominio di secondo livello) che riveste particolare interesse, sul piano giuridico per il ruolo che i siti web hanno ormai assunto nella pratica commerciale.

Il d. lg. 10 febbraio 2015 n. 30, denominato Codice della proprietà industriale, equipara il dominio aziendale agli altri segni distintivi ed estende a questo la tutela già posta per quelli. Stabilisce infatti l’art. 22:

“È vietato adottare come ditta, denominazione o ragione sociale, insegna e nome a dominio aziendale un segno uguale o simile all’altrui marchio se, a causa dell’identità o dell’affinità tra l’attività di impresa dei titolari di quei segni ed i prodotti o servizi per i quali il marchio è adottato, possa determinarsi un rischio di confusione per il pubblico che può consistere anche in un rischio di associazione fra i due segni.

2. Il divieto di cui al comma 1 si estende all’adozione come ditta, denominazione o ragione sociale, insegna e nome a dominio aziendale di un segno uguale o simile ad un marchio registrato per prodotti o servizi anche non affini, che goda nello Stato di rinomanza se l’uso del segno senza giusto motivo consente di trarre indebitamente vantaggio dal carattere distintivo