Manlio Dinucci
Il sistema globale seconda edizione - Geografia del sistema globale
Zanichelli Editore

 

La lotta contro l'analfabetismo (aprile 2003)

modulo D: Questioni sociali (Il sistema globale seconda edizione)
modulo B: Economia e società (Geografia del sistema globale)

Nonostante i progressi compiuti nella lotta contro l'analfabetismo, resta ancora molto da fare per riuscire a eliminarlo su scala mondiale.

Il tasso di analfabetismo tra gli adulti (ossia la percentuale di analfabeti nella popolazione di età superiore ai 15 anni) è calato dal 36,6% nel 1970 al 20,3% nel 2000.

Ma, essendo la popolazione mondiale aumentata, il numero di analfabeti è cresciuto da 847 milioni nel 1970 a 862 milioni nel 2000.

Anche se in diminuzione, il tasso di analfabetismo femminile resta molto più alto di quello maschile: nel 2000, la percentuale di adulti analfabeti era tra le donne del 25,8% (rispetto al 44,6% del 1970) e tra gli uomini del 14,8% (rispetto al 28,5% del 1970).

In base a tali percentuali, mentre il numero di uomini analfabeti è diminuito, tra il 1970 e il 2000, da 327 a 313 milioni, quello delle donne analfabete è aumentato da 520 a 549 milioni.

Vi sono enormi differenze, nel tasso di analfabetismo, tra una regione e l'altra: in Europa esso è (in base ai dati del 2000) dell'1,8% (1,1% tra gli uomini e 2,4% tra le donne); in Africa, del 40,2% (30,9% tra gli uomini e 49,2% tra le donne).

Il problema dell'analfabetismo è stato affrontato al Forum mondiale sull'istruzione, organizzato dalle Nazioni unite a Dakar (Senegal) nell'aprile 2000, che ha posto l'obiettivo di realizzare l'istruzione per tutti entro il 2015.

I delegati dei 181 paesi partecipanti al Forum si sono impegnati a far sì che, entro il 2015, tutte le bambine e tutti i bambini possano andare a scuola e l'analfabetismo tra gli adulti sia dimezzato. L'obiettivo appare però difficilmente raggiungibile.

Secondo l'Unesco, i progressi in tale direzione sono troppo lenti: in base alle attuali tendenze, 83 paesi realizzeranno l'obiettivo, ma oltre 70 non vi riusciranno. Vi sono inoltre alcuni paesi che, invece di progredire nel campo dell'istruzione, stanno regredendo.

Nell'Africa sub-sahariana, il 40% dei bambini in età scolare, circa 38 milioni, non può andare a scuola. La percentuale dei bambini esclusi dall'istruzione primaria varia da paese a paese: dal 7% a Maurizio sale al 74% nel Niger.

Il numero medio di alunni per classe è in media di 40, ma in diversi paesi (Mozambico, Congo, Mali, Ciad e altri), supera i 60 arrivando fino a 100.

A causa delle condizioni precarie delle scuole, dovute anche alla mancanza di libri e altro materiale, in molti paesi africani la maggior parte dei bambini in età di scuola media continua a frequentare le elementari.

Nelle zone rurali dell'America latina, in media 40 bambini su 100 non riescono a terminare i cinque anni di scuola primaria. In Nicaragua, la proporzione sale a 55 su 100.

L'abbandono forzato della scuola prima di aver completato il ciclo primario, dovuto in genere alla povertà delle famiglie, provoca l'analfabetismo di ritorno. Il numero di analfabeti e semianalfabeti è, di conseguenza, maggiore di quello indicato dai dati ufficiali: sicuramente supera il miliardo.

Per ridurre l'analfabetismo si deve ridurre la povertà, che ne è la causa fondamentale. Occorre allo stesso tempo aumentare la spesa per l'istruzione: è stato calcolato che, per conseguire l'obiettivo posto dal Forum di Dakar, è necessario aggiungere 5,6 miliardi di dollari annui a quanto già si spende per l'istruzione nelle regioni economicamente meno sviluppate.

Tale fondo extra - una cifra non rilevante se rapportata ad esempio alla crescente spesa militare mondiale (839 miliardi di dollari annui nel 2001) - potrebbe essere fornito dai paesi economicamente più sviluppati.

Questi invece stanno riducendo l'assistenza bilaterale per l'istruzione nei paesi economicamente meno sviluppati: tra il 1990-1992 e il 1997-2000, l'aiuto tedesco in questo campo è calato del 6% (da 675 a 636 milioni di dollari); quello britannico, del 39% (da 290 a 178); quello statunitense, del 58% (da 533 a 223); quello italiano, del 79% (da 118 a 25).


RICERCA SU INTERNET
Saper "navigare" su Internet, alla scoperta di informazioni, sta divenendo una delle competenze fondamentali, sia nella scuola che nel lavoro. Per questo proponiamo, in via sperimentale, alcune attività utili ad apprendere "l'arte della navigazione". Uno scoglio, certamente, è rappresentato dal fatto che in Internet la lingua dominante è l'inglese, cui si aggiungono, nei siti delle principali organizzazioni internazionali, il francese e lo spagnolo. Ciò tuttavia può essere di stimolo all'apprendimento delle lingue.

Per verificare la capacità di trovare i siti e le specifiche informazioni in essi contenute, vengono proposte alcune ricerche, indicate con il simbolo
Per verificare la comprensione delle informazioni trovate su Internet vengono poste alcune domande, indicate con il simbolo Tali domande servono anche ad approfondire l'argomento trattato.

La redazione e l'autore sono interessati a conoscere l'opinione di chi ha provato a svolgere queste attività e possono essere contattati, via e-mail, per eventuali chiarimenti e proposte.

Nel sito dell'Unesco, http://www.unesco.org/, si trova un'ampia documentazione sul fenomeno dell'analfabetismo e sulle iniziative in corso per la sua riduzione ed eliminazione. .

Andare nel settore delle statistiche e quindi in quello dell'istruzione.
Aprire le tabelle statistiche e scegliere quella relativa al tasso di analfabetismo e alla popolazione analfabeta (di età superiore ai 15 anni) per regione.
  Costruire una tabella o un grafico che mostri il numero di analfabeti nelle diverse regioni nel 2000.
  Costruire una tabella o un grafico che mostri il numero di uomini e donne analfabeti nelle diverse regioni nel 2000.
  Quale sarà nel 2015, secondo le proiezioni, il numero di analfabeti su scala mondiale?
  Quale sarà nel 2015, secondo le proiezioni, la regione con il più alto tasso di analfabetismo e quella con il più alto numero di analfabeti?

 
 


 

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