Manlio Dinucci
Zanichelli Editore |
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La crescente gravità del problema idrico (aprile 2003)
modulo G: Impatto ambientale (Il sistema globale seconda edizione)
Il 3° Forum mondiale sull'acqua - svoltosi dal 16 al 23 marzo 2003 nelle città giapponesi di Kyoto, Shiga e Osaka con la partecipazione di 24.000 delegati provenienti da 182 paesi - ha evidenziato la crescente gravità del problema idrico e la necessità di affrontarlo in modo molto più efficace di quanto sia stato fatto sino ad oggi.
Nell'ultimo secolo, mentre la popolazione mondiale si è poco più che triplicata, l'uso dell'acqua per le attività umane si è sestuplicato.
Oggi la domanda di acqua sta crescendo a un ritmo tre volte superiore a quello della crescita demografica.
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I consumi idrici pro capite variano fortemente tra una regione e l'altra e un paese e l'altro: mentre nelle zone residenziali del Nord America e del Giappone si usano in media 600 litri pro capite di acqua al giorno, e in Europa 250-350, nell'Africa sub-sahariana il consumo idrico pro capite giornaliero è di 10-20 litri.
Nei prossimi 20 anni, mentre la popolazione mondiale aumenterà da 6 a oltre 7 miliardi, la disponibilità idrica pro capite si ridurrà in media di un terzo rispetto a quella attuale.
Attualmente 29 paesi, con una popolazione complessiva di 450 milioni di abitanti, hanno scarsità di acqua: sono paesi della regione mediterranea, di quella mediorientale e dell'Africa subsahariana, cui si aggiungono parti dell'India, della Cina e degli Stati Uniti.
Si prevede che nel 2025 si troverà in tale situazione un terzo della popolazione mondiale, equivalente a circa 2,7 miliardi di persone.
Si aggiunge a questo il problema della qualità dell'acqua: attualmente 1,4 miliardi di persone, nelle regioni economicamente meno sviluppate, sono prive di acqua potabile. Sono quindi costrette a servirsi, per uso alimentare, di acqua inquinata dagli scarichi urbani e industriali e dai pesticidi usati nell'agricoltura.
La situazione è aggravata dal fatto che circa 2,3 miliardi di abitanti delle regioni meno sviluppate mancano di adeguati servizi igienici. Ciò accresce l'inquinamento dei corsi d'acqua da cui essa viene attinta per uso alimentare.
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Il costo in vite umane è altissimo: ogni anno muoiono per malattie provocate dall'acqua inquinata 7 milioni di persone, tra cui 2,2 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni.
In tale situazione, occorrono interventi che rendano più efficiente l'uso dell'acqua, riducendo le perdite e gli sprechi sia nei settori agricolo e industriale che in quello domestico, e migliorino la fornitura di acqua potabile e servizi igienici.
Sono necessari a tal fine investimenti molto maggiori di quelli attuali. Per costruire, mantenere e migliorare le infrastrutture idriche (come gli acquedotti) e quelle igieniche (come le fogne), si spende annualmente nel mondo una cifra complessiva di circa 165 miliardi di dollari, equivalente ad appena lo 0,55 per cento del prodotto lordo mondiale: 40 volte meno di quanto si spende per il petrolio.
Per assicurare l'approvvigionamento idrico e i servizi igienici essenziali, occorrerebbe invece spendere nei prossimi 25 anni, solo nei paesi in via di sviluppo e in quelli dell'Europa orientale e dell'ex Urss, 180 miliardi di dollari annui.
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Gli atti del 3° Forum mondiale sull'acqua, promosso dal World Water Council, si trovano nel sito http://www.water-forum3.com/.
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Manlio
Dinucci - Il sistema globale seconda edizione - Geografia del sistema globale:
http://www.zanichelli.it/materiali/dinucci
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