Manlio Dinucci
Il sistema globale seconda edizione - Geografia del sistema globale
Zanichelli Editore

  I bambini esclusi e invisibili (aprile 2006)

modulo D: Questioni sociali (Il sistema globale seconda edizione)
modulo B: Economia e società (Geografia del sistema globale)

Il rapporto annuale dell’Unicef State of the World’s Children, pubblicato nel 2006, è dedicato ai bambini e ragazzi che, principalmente a causa dell’estrema povertà, sono «esclusi e invisibili».

Vivono per la maggior parte nelle regioni economicamente meno sviluppate, la cui popolazione è in media molto più giovane di quella delle regioni economicamente più sviluppate.

Nei cinquanta paesi al più basso grado di sviluppo, in media circa il 50% della popolazione ha un’età inferiore ai diciotto anni e il 16% un’età inferiore ai cinque anni. Nei paesi economicamente sviluppati tali percentuali sono invece in media, rispettivamente, del 21% e del 6%.

Si calcola che oltre un miliardo di bambini e ragazzi soffra di una o più forme estreme di privazione per ciò che riguarda l’alimentazione, l’acqua potabile, l’assistenza sanitaria, l’abitazione, l’istruzione.

Questi bambini e ragazzi sono non solo esclusi dal soddisfacimento dei bisogni vitali, ma sono spesso invisibili, ossia ignorati anche nelle statistiche.

Tale condizione inizia per molti al momento stesso della nascita: secondo le stime, oltre la metà dei bambini che nascono nelle regioni meno sviluppate non viene registrata all’anagrafe.

Tale percentuale, valutata in circa il 55%, sale a oltre il 60% nell’Africa subsahariana e al 70% nell’Asia meridionale. In paesi come l’Uganda, la Tanzania, il Bangladesh, l’Afghanistan, viene registrato alla nascita solo il 7% dei bambini.

La percentuale di bambini non registrati all’anagrafe è più alta nelle zone rurali (dove la povertà è maggiore) che in quelle urbane: nei cinquanta paesi al più basso grado di sviluppo, secondo le stime, è del 72% nelle zone rurali e del 56% in quelle urbane.

Ciò significa che, nelle regioni meno sviluppate, in media un bambino su due viene privato del diritto ad avere una identità legale e che in molti paesi si trova in tale condizione la maggioranza dei bambini.

Di conseguenza la condizione drammatica di questi bambini non emerge alla luce del giorno, in quanto viene statisticamente ignorata la loro stessa esistenza.

Secondo le statistiche ufficiali, muoiono ogni anno per cause derivanti dalla malnutrizione circa 5,5 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni e, per malattie che potrebbero essere curate, circa 10,5 milioni.

La povertà è, in tali casi, la causa prima della morte. Lo conferma il fatto che in Perù la mortalità infantile nel 20% più povero della popolazione risulta cinque maggiore che nel 20% più ricco.

La mortalità infantile è in genere più alta nelle zone rurali che in quelle urbane a causa della mancanza di assistenza sanitaria: in Messico, ad esempio, vi sono 96 medici ogni 100 mila abitanti su scala nazionale ma, nelle zone rurali dove vivono soprattutto popolazioni indigene, il rapporto scende a 13 medici ogni 100 mila abitanti.

Sempre a causa della povertà, nei paesi al più basso grado di sviluppo circa il 30% dei bambini e il 45% delle bambine non hanno la possibilità di andare a scuola. E, tra coloro che la frequentano, oltre un terzo non raggiunge la quinta classe e circa l’80% non può proseguire gli studi andando alle medie.

Anche in questo caso più svantaggiati sono i bambini delle zone rurali: secondo le medie statistiche relative alle regioni meno sviluppate, circa il 30% dei bambini che vivono in tali zone non ha la possibilità di andare a scuola, mentre in quelle urbane la percentuale è del 18%.

Ma, essendo tutti questi dati parziali a causa della non-registrazione di molti bambini all’anagrafe, il dramma della povertà è maggiore di quanto mostrino le statistiche: ciò significa che muoiono molti più bambini e molti di più sono esclusi dall’istruzione di quanto appaia dai dati ufficiali forniti dai governi.

Sfugge alle statistiche anche il numero reale dei bambini di strada, ossia di quelli che vivono praticamente abbandonati nelle metropoli delle regioni meno sviluppate, dove circa un miliardo di persone abita in baraccopoli e quartieri fatiscenti. Qui sei abitanti su dieci hanno un’età inferiore ai diciotto anni.

Parziali sono anche i dati relativi ai bambini lavoratori: secondo una stima dell’Organizzazione internazionale del lavoro, sono vittime dello sfruttamento del lavoro minorile oltre 245 milioni di bambini e ragazzi, corrispondenti al 16% del gruppo di età tra i 5 e 17 anni: ossia uno su sei.

Ma, anche in questo caso, il numero reale dei bambini lavoratori è sicuramente maggiore e in forte aumento, a causa della povertà e delle sue conseguenze: tra queste l’aumento, particolarmente forte nell’Africa subsahariana, dei bambini e ragazzi che restano orfani a causa dell’Aids.

La situazione di tutti questi bambini e ragazzi potrebbe essere migliorata se venissero mantenuti gli impegni enunciati nella «Millennium Declaration» (Dichiarazione del Millennio), adottata nel 2000 dai governi di 189 paesi.

Se venissero mantenuti, entro il 2015 500 milioni di persone potrebbero essere sottratte alla povertà e 250 milioni alla fame, e 30 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni potrebbero salvarsi dalla morte cui li condanna la povertà.

 

 

RICERCA SU INTERNET
Saper "navigare" su Internet, alla scoperta di informazioni, sta divenendo una delle competenze fondamentali, sia nella scuola che nel lavoro. Per questo proponiamo, in via sperimentale, alcune attività utili ad apprendere "l'arte della navigazione". Uno scoglio, certamente, è rappresentato dal fatto che in Internet la lingua dominante è l'inglese, cui si aggiungono, nei siti delle principali organizzazioni internazionali, il francese e lo spagnolo. Ciò tuttavia può essere di stimolo all'apprendimento delle lingue.

Per verificare la capacità di trovare i siti e le specifiche informazioni in essi contenute, vengono proposte alcune ricerche, indicate con il simbolo
Per verificare la comprensione delle informazioni trovate su Internet vengono poste alcune domande, indicate con il simbolo
Tali domande servono anche ad approfondire l'argomento trattato.

La redazione e l'autore sono interessati a conoscere l'opinione di chi ha provato a svolgere queste attività e possono essere contattati, via e-mail, per eventuali chiarimenti e proposte.

Il rapporto annuale dell’Unicef, State of the World’s Children 2006, si trova nel sito http://www.unicef.org/.

Trovare il testo completo del Rapporto (in inglese, francese o spagnolo) e scaricarlo.
Quali sono i collegamenti tra la protezione dei bambini e gli obiettivi di sviluppo del Millennio? (Vedi «The links between child protection and the Millennium Development Goals»)
Quali sono le azioni che l’Unicef propone? (Vedi «Working together / Summary»)

 
 


 

Manlio Dinucci - Il sistema globale seconda edizione - Geografia del sistema globale: http://www.zanichelli.it/materiali/dinucci
Copyright © Zanichelli editore S.p.a.

Pagine realizzate da Giuseppina Santoro