Manlio Dinucci
Il sistema globale seconda edizione - Geografia del sistema globale
Zanichelli Editore

  Il progetto Archimede (aprile 2007)

modulo F: Scelte energetiche (Il sistema globale seconda edizione)
modulo E: Scelte energetiche (Geografia del sistema globale)

L'Enel (Ente nazionale per l'energia elettrica) e l'Enea (Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente) hanno firmato, il 26 marzo 2007, il protocollo di intesa che rende operativo il progetto Archimede.

Il progetto prevede di integrare la centrale Enel a gas di Priolo Gargallo (Siracusa) con un impianto termosolare realizzato dall'Enea: l'impianto, che entrerà in esercizio entro il 2009, incrementerà la potenza della centrale di circa 5 megawatt.

Esso consentirà di produrre energia elettrica aggiuntiva di fonte solare capace di soddisfare il fabbisogno annuale di 4.500 famiglie.

Verranno in tal modo risparmiate circa 2.400 tonnellate equivalenti di petrolio all'anno e ridotte le emissioni di anidride carbonica di circa 7.300 tonnellate all'anno.

L'impianto termosolare sarà composto da concentratori parabolici lineari, ossia da specchi parabolici che, allineati in file, seguono il moto del Sole concentrandone i raggi su un tubo, posto lungo la linea focale.

All'interno del tubo scorre un fluido, che viene così riscaldato a centinaia di gradi centigradi. Il fluido, tramite uno scambiatore di calore, porta a ebollizione l'acqua di un circuito secondario che, producendo vapore, alimenta il turbogeneratore elettrico.

Nell'impianto termosolare verrà usato un nuovo fluido a base di sali che ha la proprietà di accumulare il calore. In tal modo il calore ad alta temperatura, fino a 550 gradi centigradi, sarà disponibile in ogni momento, anche di notte e quando il cielo è coperto.

Questo nuovo fluido a base di sali offre anche un altro vantaggio rispetto all'olio minerale utilizzato negli impianti termosolari di Kramer Junction in California: è innocuo per l'ambiente, in caso di fuoriuscite accidentali, e non è infiammabile.

Con il progetto Archimede verrà realizzato in Italia, per la prima volta, un impianto termosolare su scala industriale. Esso potrà essere utilizzato per migliorare ulteriormente tale tecnologia, così da poter costruire nuovi impianti interamente termosolari.

Si muovono così i primi passi nella realizzazione di un progetto di più ampio respiro - il progetto solare termodinamico dell'Enea, ideato dal Premio Nobel Carlo Rubbia - che prevede lo sviluppo in Italia di un solare termoelettrico su larga scala.

Le località più adatte all'installazione di impianti solari termoelettrici si trovano in Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia, Basilicata e Campania, dove la radiazione solare diretta raggiunge 1650 kWh annui al metro quadro.

I siti in cui potrebbero essere installati tali impianti sono terreni incolti, situati generalmente lungo i litorali e nell'immediato entroterra pianeggiante.

E' stato calcolato che, per produrre il 30% dell'elettricità consumata in Italia, basterebbe installare concentratori parabolici lineari su una superficie complessiva di circa 30 kilometri per lato (compreso lo spazio tra uno specchio e l'altro): un'area non molto estesa, che verrebbe ripartita tra sei regioni e, all'interno di ciascuna regione, in più siti.

Lo sviluppo del solare termoelettrico recherebbe all'Italia diversi importanti benefici.

Permetterebbe di ridurre l'inquinamento atmosferico con notevoli vantaggi per l'ambiente e la salute.

Permetterebbe, allo stesso tempo, di ridurre le importazioni di petrolio e gas alleggerendo la bolletta energetica, che nel 2006 è aumentata di quasi 12 miliardi di euro rispetto all'anno precedente, salendo a 48 miliardi di euro.

Il costo dell'elettricità prodotta con concentratori parabolici lineari, tipo quelli usati in California, è già oggi minore del costo dell'elettricità prodotta da impianti diesel.

Sul piano commerciale, il solare termoelettrico - che usa una fonte energetica (il Sole) a costo zero - potrebbe divenire nettamente competitivo se adottato su larga scala: la sua diffusione permetterebbe infatti di realizzare sostanziali economie di scala sia nella fabbricazione dei componenti che nei costi di operazione e manutenzione.

Va inoltre preso in considerazione un altro fatto, di cui non si tiene generalmente conto nel paragonare i costi dell'energia ricavata dalle diverse fonti: il solare termoelettrico, non danneggiando l'ambiente e la salute, non provoca perdite economiche, nè produce rifiuti che comportano costi aggiuntivi.

Viceversa, l'uso dei combustibili fossili e dell'energia nucleare provoca danni all'ambiente e alla salute, da cui derivano anche forti perdite economiche. Si aggiungono a queste gli alti costi dello smaltimento e dello stoccaggio dei rifiuti, soprattutto delle scorie radioattive delle centrali elettronucleari e degli impianti di ritrattamento.

Allo stesso tempo, la realizzazione in Italia di un solare termoelettrico su larga scala permetterebbe di sviluppare un settore industriale specializzato, che creerebbe posti di lavoro soprattutto nel Mezzogiorno.

 

 

RICERCA SU INTERNET
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La redazione e l’autore sono interessati a conoscere l’opinione di chi ha provato a svolgere queste attività e possono essere contattati, via e-mail, per eventuali chiarimenti e proposte.

Il progetto Archimede è illustrato nel sito dell'Enel alla pagina http://www.enel.it/attivita/novita_eventi/archivio/priolo/archimede/.

Aprire la parte relativa all'energia solare come fonte alternativa.
Quanta energia solare raggiunge la superficie terrestre e a quante tonnellate di petrolio equivale?
Quali sono le tecnologie per l'uso di questa fonte energetica?
Di quanti tipi sono gli impianti solari termoelettrici?

 
 


 

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