Manlio Dinucci
Il sistema globale seconda edizione - Geografia del sistema globale
Zanichelli Editore

  I divari socioeconomici (ottobre 2000)

modulo D: Questioni sociali (Il sistema globale seconda edizione)
modulo B: Economia e società (Geografia del sistema globale)

Rapporto reddito medio

Mentre il reddito prodotto nel mondo è frutto di un impiego di risorse umane e materiali che nel processo di globalizzazione economica travalica sempre più i confini, creando crescenti interdipendenze tra una regione e l'altra e un paese e l'altro, la sua distribuzione continua ad essere caratterizzata da forti ineguaglianze che, negli ultimi decenni, non si sono ridotte ma accentuate.

Tale fenomeno trova conferma nel rapporto World Development Report 2000/2001: Attacking Poverty, pubblicato dalla Banca mondiale nel settembre 2000.

Secondo il rapporto, negli ultimi quarant'anni la differenza di reddito medio (calcolato come prodotto interno lordo pro capite) tra i 20 paesi più ricchi e i 20 paesi più poveri del mondo è raddoppiata.

Mondo in base al reddito

Questo dato è indicativo di una generale, crescente disparità di reddito tra i paesi economicamente sviluppati (Stati Uniti, Canada, paesi dell'Europa occidentale, Giappone, Australia e Nuova Zelanda) e gli altri: i paesi delle regioni economicamente meno sviluppate - Asia, Africa e America latina - e quelli dell'ex Urss ed Europa orientale in transizione verso l'economia di mercato.

Si aggiunge a questa la disparità all'interno di ciascun paese. La differenza di reddito tra il 10% più ricco e il 10% più povero della popolazione, che in Italia è di 6 volte, sale a 17 volte negli Stati Uniti, 23 in Russia, 30 in Messico, 42 in Sudafrica, 53 in Brasile, 65 in Paraguay, 87 in Sierra Leone.

I divari sono nella realtà molto più accentuati di quanto indichino queste medie statistiche.

In seguito a tali ineguaglianze, 2,8 miliardi di persone - quasi la metà della popolazione mondiale - vivono in condizioni di povertà (con un reddito sotto la soglia di 2 dollari al giorno). Di queste, 1,2 miliardi - un quinto della popolazione mondiale - si trovano in povertà assoluta (con un reddito sotto la soglia di 1 dollaro al giorno).

Secondo altre stime, il numero di coloro che vivono in povertà assoluta si aggira attorno al miliardo e mezzo, corrispondente a un quarto della popolazione mondiale.

La percentuale di popolazione sotto la soglia di povertà varia da paese a paese. Negli anni '90, mentre in Perù è scesa dal 53% al 49% e in Bangladesh dal 43% al 36%, nel Kirghizistan è salita dal 40% al 51% e nello Zambia dal 60% all'86%.

Regioni in povertà

Nei paesi dell'Europa dell'Est e dell'Asia centrale, in transizione verso l'economia di mercato, il numero di persone che vivono in condizioni di povertà è aumentato di 20 volte.

La povertà non può comunque essere misurata solo in termini di reddito, in quanto ha molteplici dimensioni.

Vivere in povertà significa essere in una condizione sociale caratterizzata da sottoalimentazione cronica, situazione abitativa e igienica disastrosa, forte esposizione alle malattie infettive e parassitarie, analfabetismo, mancanza di potere decisionale, dipendenza, emarginazione, vulnerabilità e insicurezza.

Ad esempio, nel Malawi e nello Sri Lanka è priva di acqua potabile oltre metà della popolazione; in Cambogia e nella Repubblica Centrafricana, oltre l'80%. In Costa d'Avorio sono analfabeti il 45% degli uomini e il 61% delle donne; in Bangladesh, rispettivamente il 48% e il 70%.

Pur in misura molto minore, la povertà è presente anche nei paesi economicamente sviluppati.

Negli Stati Uniti, secondo i dati dell'Ufficio del censimento, vivono sotto la soglia di povertà oltre 32 milioni di persone, equivalenti a circa il 12% della popolazione totale. La percentuale varia dal 6,7% nell'Indiana al 20,7% nel New Mexico. Nella fascia di età inferiore ai 18 anni, i poveri sono il 9,4% tra i bianchi, il 30% tra gli ispanici, il 33% tra i neri.

In Italia, secondo i dati dell'Istat, vivono in condizioni di povertà (ossia con una spesa mensile per consumi inferiore o uguale alla metà di quella media nazionale) circa 2 milioni e 600 mila famiglie - l'11,9% del totale - comprendenti 7 milioni 508 mila individui. Nel Nord si trova in tale situazione il 5% delle famiglie; nel Centro, l'8,8%; nel Mezzogiorno, il 23,9%.

 

SITI PER LA RICERCA SU INTERNET

Il testo integrale del rapporto World Development Report 2000/2001: Attacking Poverty, pubblicato dalla Banca mondiale nel settembre 2000, si trova nel sito http://www.worldbank.org/poverty/wdrpoverty/report/index.htm.

 
 


 

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