Manlio Dinucci
Il sistema globale seconda edizione - Geografia del sistema globale
Zanichelli Editore

 

La popolazione dell’Unione europea: che cosa cambia con l’allargamento da 15 a 25 paesi (febbraio 2004)

modulo E: Tendenze demografiche (Il sistema globale seconda edizione)
modulo C: Tendenze demografiche e urbanesimo (Geografia del sistema globale)

La popolazione dell’Unione europea dei quindici, secondo le stime dell’Eurostat, ha raggiunto il 1° gennaio 2004 i 380,8 milioni di abitanti.

Di questi, 306,9 milioni vivono nei dodici paesi della Ue facenti parte della zona dell’euro: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna.

La popolazione dei dieci paesi che dal 1° maggio 2004 entrano a far parte della Ue – Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria – ammonta a 74,1 milioni.

Ciò significa che, dal maggio 2004, la popolazione dell’Unione europea (passata da quindici a venticinque paesi) sale a 454,9 milioni: il 55% in più della popolazione degli Stati uniti d’America, stimata nel gennaio 2004 in 292,5 milioni.

Quando (probabilmente nel 2007) entreranno nella Ue anche Bulgaria e Romania, la popolazione dell’Unione europea aumenterà ulteriormente: secondo le stime del 2004, gli abitanti di questi due paesi ammontano a 29,5 milioni.

Il paese della Ue con il maggior numero di abitanti – 82,5 milioni (secondo la stima del 1° gennaio 2004) – è la Germania. Seguono la Francia e il Regno Unito, rispettivamente con 59,9 e 59,5 milioni, e l’Italia con circa 57,5 milioni. Il paese della Ue con il minor numero di abitanti – appena 451 mila – è il Lussemburgo.

Tra i dieci nuovi membri della Ue, quello con il maggior numero di abitanti – circa 38,2 milioni al 1° gennaio 2004 – è la Polonia. Seguono la Repubblica Ceca e l’Ungheria, rispettivamente con 10,2 e 10,1 milioni di abitanti.

Il tasso medio di natalità dell’Unione europea dei quindici è (in base alle stime del 2003) di 10,6 nati vivi per 1000 abitanti. Poiché il tasso medio di mortalità è di 9,8, il tasso di accrescimento naturale è di 0,8 per 1000 abitanti.

L’ingresso dei nuovi membri porterà, per lo meno nella fase iniziale, non a un aumento ma a una diminuzione del tasso di accrescimento naturale della Ue: il tasso medio di accrescimento naturale dei dieci paesi che entrano nella Ue nel 2004 è infatti negativo (–1,2 per mille abitanti nel 2003), poiché il loro tasso medio di mortalità (10,4 per 1000 abitanti) supera quello di natalità (9,2).

Nell’Unione europea dei venticinque, il paese con il più alto tasso di accrescimento naturale è l’Irlanda, con 8,3 per 1000 abitanti nel 2003. Il paese con il più basso tasso di accrescimento naturale è la Lettonia, con –5,2. Registrano tassi negativi anche Ungheria, Estonia, Lituania, Germania, Repubblica Ceca, Slovenia, Italia, Polonia e Grecia. Negativi sono anche i tassi di accrescimenti naturale di Bulgaria e Romania: rispettivamente –5,9 e –2,6 nel 2003.

Complessivamente, nel 2003, l’Unione europea dei quindici ha registrato un incremento demografico di 3,4 per 1000 abitanti. Esso è dovuto al fatto che, al tasso di accrescimento naturale (+0,8 per 1000 abitanti), si è aggiunto un tasso netto di migrazione positivo: +2,6 per 1000 abitanti.

I dieci paesi che entrano nella Ue nel 2004 hanno invece registrato nel 2003 un calo demografico medio di –0,8 per mille abitanti. Esso è dovuto al fatto che il tasso medio negativo di accrescimento naturale (–1,2 per 1000 abitanti) è stato scarsamente compensato dal tasso netto di migrazione: + 0,4 per 1000 abitanti.

L’ingresso dei nuovi membri porterà quindi, per lo meno nella fase iniziale, non a un aumento ma a una diminuzione del tasso annuo di incremento demografico dell’Unione europea.


RICERCA SU INTERNET
Saper "navigare" su Internet, alla scoperta di informazioni, sta divenendo una delle competenze fondamentali, sia nella scuola che nel lavoro. Per questo proponiamo, in via sperimentale, alcune attività utili ad apprendere "l'arte della navigazione". Uno scoglio, certamente, è rappresentato dal fatto che in Internet la lingua dominante è l'inglese, cui si aggiungono, nei siti delle principali organizzazioni internazionali, il francese e lo spagnolo. Ciò tuttavia può essere di stimolo all'apprendimento delle lingue.

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La redazione e l'autore sono interessati a conoscere l'opinione di chi ha provato a svolgere queste attività e possono essere contattati, via e-mail, per eventuali chiarimenti e proposte.

Nel sito della Divisione statistica delle Nazioni unite, http://unstats.un.org/unsd/, si trova una serie di dati demografici, aggiornati al 2003.

Aprire la pagina delle statistiche demografiche e sociali.

Aprire la pagina degli Indicatori sociali.
Aprire la pagina con le statistiche sulla natalità.
Quali sono, tra i 25 paesi dell’Unione europea, quelli con il più alto e quelli con il più basso tasso di fecondità? Per avere un quadro organico, si consiglia di costruire un grafico, mettendo i 25 paesi in ordine decrescente sulla base del tasso di fecondità (Total fertility rate) nel 2000-2005. Si tenga conto che, nelle cifre indicanti il numero medio di figli per donna, i punti equivalgono alle nostre virgole.

Aprire la pagina con le statistiche sulla popolazione giovane e su quella anziana.
Quali sono, tra i 25 paesi dell’Unione europea, quelli con la più alta e quelli con la più bassa percentuale di popolazione di età inferiore ai 15 anni rispetto alla popolazione totale? Per avere un quadro organico, si consiglia di costruire un grafico, mettendo i 25 paesi in ordine decrescente in base a tale percentuale (% of population under age 15) nel 2003.
Quali sono, tra i 25 paesi dell’Unione europea, quelli con la più alta e quelli con la più bassa percentuale di popolazione maschile e femminile di età superiore ai 60 anni rispetto alla popolazione totale? Per avere un quadro organico, si consiglia di costruire due grafici, mettendo i 25 paesi in ordine decrescente in base a tali percentuali (% of male population aged 60+; % of female population aged 60+) nel 2003.

 
 


 

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