Manlio Dinucci
Il sistema globale seconda edizione - Geografia del sistema globale
Zanichelli Editore

  La popolazione indiana oltre il miliardo (settembre 2000)

modulo E: Tendenze demografiche (Il sistema globale seconda edizione)
modulo C: Tendenze demografiche e urbanesimo (Geografia del sistema globale)

Si chiama Aastha Arora. é nata l'11 maggio del 2000 nell'Ospedale Safdarjang di New Delhi. Il suo nome è oggi noto in tutta l'India. Sarebbe stata semplicemente uno dei 46.000 bambini venuti alla luce in quello stesso giorno (stando alla media statistica nazionale), se non fosse stata prescelta da una commissione demografica governativa a rappresentare simbolicamente il miliardesimo abitante del paese.

Secondo le stime demografiche, la popolazione indiana ha superato il miliardo, raddoppiando nel giro di poco più di tre decenni. Tale dato dovrebbe essere ufficialmente confermato dal censimento decennale che si terrà nel 2001.

mappa popolazione indiana

Nonostante il rallentamento della crescita demografica, da un tasso annuo del 2,15% nel 1991 (anno dell'ultimo censimento) all'1,64% nel 1995-2000, l'India è così divenuta il secondo paese del mondo con oltre un miliardo di abitanti. La precede la Cina, con una popolazione di quasi 1,3 miliardi.

Ma dato che il tasso di crescita demografica della Cina è notevolmente più basso (0,91% annuo nel 1995-2000), proseguendo le attuali tendenze la popolazione dell'India dovrebbe superare quella della Cina tra circa 45 anni.

La crescita della popolazione ha comportato un aumento della densità demografica da 274 abitanti per kilometro quadrato nel 1991 a circa 312,5 nel 2000: un livello che supera di una volta e mezza quello dell'Italia.

La densità demografica varia fortemente da zona a zona: al momento dell'ultimo censimento, nello Stato del Bengala Occidentale era di circa 767 abitanti per kilometro quadrato, 76 volte superiore a quella dello Stato dell'Arunachal Pradesh (10 ab. per kmq.).

Continua di conseguenza ad aumentare, nelle zone a più forte densità demografica, la pressione antropica sull'ambiente: il Gange, ad esempio, è sempre più inquinato dai fertilizzanti e pesticidi provenienti dai campi e dagli scarichi non depurati di città e industrie. La loro quantità, si prevede, dovrebbe più che raddoppiare entro il 2020.

Con l'intento di rallentare la crescita demografica, il governo ha lanciato negli ultimi decenni varie campagne per il contenimento delle nascite. Esse hanno avuto però scarsa incidenza: particolarmente evidente è stato il fallimento del programma di sterilizzazione di massa varato negli anni '70, che è stato rifiutato in particolare dagli uomini (cui veniva proposta la vasectomia gratuita).

Il tasso di fecondità è rimasto di conseguenza piuttosto alto: 3,13 figli per donna nel 1995-2000.

All'origine della forte crescita demografica vi è la struttura stessa della società indiana. Nonostante i notevoli progressi compiuti dal paese in vari campi (è divenuto, ad esempio, il secondo esportatore mondiale di software per computer dopo gli Stati Uniti), la maggioranza della popolazione resta in condizioni di povertà.

Quasi il 45% della popolazione (che abita per il 72% nelle zone rurali) si trova sotto la soglia di povertà: ciò significa che circa 450 milioni di indiani vivono in povertà assoluta. Un altro 40% vive in condizioni molto precarie. Oltre il 20% (più di 200 milioni di persone) è affetto da sottoalimentazione cronica. censimento india

Circa il 32% degli uomini e il 55% delle donne sono analfabeti. Ciò significa che, in un paese che ha raggiunto uno dei massimi livelli nel linguaggio informatico, quasi la metà della popolazione adulta non sa nè leggere nè scrivere.

Sono queste condizioni all'origine della forte crescita demografica. L'alta prolificità è determinata fondamentalmente dall'economia di sussistenza: per le famiglie povere un maggior numero di figli equivale a una maggiore possibilità di sopravvivenza. Ma la crescita demografica, aumentando la pressione sulle scarse risorse a disposizione della popolazione povera, finisce con l'aggravarne le condizioni.

Allo stesso tempo, la forte crescita demografica è dovuta a fattori culturali, in particolare all'analfabetismo che colpisce soprattutto le donne, accentuandone la condizione di dipendenza.

Lo conferma il fatto che, nello Stato indiano del Kerala - dove le condizioni di vita sono relativamente migliori e le donne godono di maggiori diritti a partire dal campo dell'istruzione - il tasso di crescita demografica è notevolmente diminuito: nell'ultimo censimento è risultato dell'1,34% in confronto al 4,45% del Nagaland.

La questione fondamentale, per l'India come per tanti altri paesi, è dunque non quella demografica ma quella sociale.

 

SITI PER LA RICERCA SU INTERNET

Dati sulla popolazione dell'India, sulla sua composizione e distribuzione, si trovano nel sito India at a Glance dell'Ufficio del censo http://www.censusindia.net.

 
 


 

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