Manlio Dinucci
Il sistema globale seconda edizione - Geografia del sistema globale
Zanichelli Editore

 

L’allargamento dell’Unione europea (novembre 2002)

modulo B: Dinamiche economiche (Il sistema globale seconda edizione)
modulo A: Dinamiche geoeconomiche (Geografia del sistema globale)

Il processo di integrazione europea ebbe avvio quando, nel 1950, la Francia propose ufficialmente di creare le prime basi concrete di una federazione europea.

Sei stati – Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi – istituirono la Comunità economica europea, che entrò in vigore nel 1958, anno in cui fu convocata per la prima volta a Strasburgo l’Assemblea parlamentare europea.

Vi aderirono successivamente altri paesi: nel 1973, Danimarca, Irlanda e Regno Unito; nel 1981, la Grecia; nel 1986, Spagna e Portogallo; nel 1995, Austria, Finlandia e Svezia.

Questi 15 paesi, con la firma del Trattato di Maastricht nel 1992, hanno dato vita all’Unione europea (Ue), creando un mercato unico al cui interno, dal 1993, non vi sono più restrizioni ai movimenti di merci, capitali, servizi, lavoratori.

Il Trattato di Maastricht ha avviato anche il processo di formazione dell’Unione economica e monetaria europea (Uem), di cui sono entrati a far parte, tra il 1999 e il 2001, 12 dei 15 paesi dell’Unione europea – Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussembugo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna – che hanno adottato l’euro quale moneta unica. Le banconote e monete in euro sono entrate in circolazione il 1° gennaio 2002.

Siamo ora alla vigilia di un ulteriore allargamento dell’Unione europea, deciso dal Consiglio europeo, su raccomandazione della Commissione europea, nella riunione svoltasi a Bruxelles il 24-25 ottobre 2002.

Agli inizi del 2004, altri 10 paesi – Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia e Ungheria – diverranno membri dell’Unione europea.

Oltre a questi vi sono altri 3 paesi candidati: Bulgaria e Romania, che dovrebbero entrare a far parte dell’Unione europea nel 2007, e la Turchia, che sarà ammessa quando avrà soddisfatto i necessari criteri politici ed economici.

Con l’aumento dei paesi membri da 15 a 25 nel 2004 e a 27 nel 2007, l’Unione europea si allargherà geograficamente dall’Europa occidentale a quella centro-orientale e orientale e alla regione mediterranea.

In seguito all’allargamento, la popolazione della Ue crescerà – in base ai dati demografici del 2000 – da 376,4 milioni di abitanti a oltre 451 milioni nel 2004 e a circa 482 nel 2007. Come termine di paragone, si consideri che la popolazione statunitense è (in base ai dati del 2000) di 281,5 milioni.

Sempre in seguito all’allargamento, il prodotto nazionale lordo (pnl) complessivo della Ue aumenterà – in base ai dati economici del 2000, forniti dalla Banca mondiale nel 2002 – da circa 8459 miliardi di dollari a 8798 nel 2004 e a 8847 nel 2007. Come termine di paragone, si consideri che il pnl statunitense è (in base ai dati del 2000) di 9601,5 miliardi di dollari.

L’allargamento del mercato unico europeo comporterà una maggiore circolazione di capitali, merci e servizi tra i paesi dell’Europa occidentale, economicamente più sviluppati, e quelli dell’Europa centro-orientale e orientale, economicamente meno sviluppati.

Questi ultimi hanno un prodotto nazionale lordo pro capite che, in media, equivale ad appena il 17% di quello medio degli attuali 15 paesi dell’Unione europea.

I loro salari medi sono, a pari qualifica, appena il 14% di quelli medi degli attuali 15 paesi dell’Unione europea.

Si prevede che, con l’allargamento della Ue, crescerà il flusso di investimenti diretti esteri dai paesi dell’Europa occidentale a quelli dell’Europa centro-orientale e orientale, con un conseguente ulteriore aumento della delocalizzazione, già in atto da anni, di attività produttive da ovest a est.

Mentre i gruppi industriali e le imprese di piccole e medie dimensioni dell’Europa occidentale saranno liberi di trasferire attività produttive nei paesi dell’est e di importare le merci là prodotte, i lavoratori dell’est, anche dopo che i loro paesi saranno entrati nella Ue, non saranno altrettanto liberi di trasferirsi ad ovest, dove le retribuzioni sono più alte.

Un simultaneo trasferimento di lavoratori dall’Europa orientale a quella occidentale provocherebbe in quest’ultima una massicchia crescita dell’offerta di forza lavoro, con un conseguente abbassamento dei livelli salariali in diversi settori produttivi e un aumento della disoccupazione, che si sommerebbe a quello causato dal trasferimento di attività produttive nei paesi dell’est.

Limitare però l’accesso dei lavoratori dell’Europa orientale all’Europa occidentale, dopo l’ingresso dei loro paesi nella Ue, priverebbe parte dei cittadini dell’Unione europea di uno dei diritti fondamentali, quello di libera circolazione all’interno dell’Unione.

Da ciò deriva la necessità che, all’interno dell’Unione europea allargata, si attui una politica economica che non incrementi ma riduca rapidamente i divari socioeconomici e salariali tra Europa occidentale e orientale.


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Nel sito della Commissione europea http://europa.eu.int/comm/index_it.htm si trovano i profili dei 12 paesi dell’Europa centro-orientale e orientale e della regione mediterranea che, tra il 2004 e il 2007, entreranno nell’Unione europea, più quello della Turchia, la cui data d’ingresso non è stata stabilita.

Trovare la carta dell’allargamento dell’Unione europea.
Qual è, tra i 12 paesi, quello con la maggiore superficie? Qual è quello con la minore superficie? Costruire un grafico in cui i 12 paesi sono messi in scala sulla base della superficie.
  Qual è, tra i 12 paesi, quello con la maggiore popolazione? Qual è quello con la minore popolazione? Costruire un grafico in cui i 12 paesi sono messi in scala sulla base della popolazione.

Se la Turchia fosse ammessa nell’Unione europea, come verrebbero modificati questi due grafici?

 

 
 


 

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