Manlio Dinucci
Il sistema globale seconda edizione - Geografia del sistema globale
Zanichelli Editore

  I cambiamenti nelle famiglie europee (settembre 2006)

modulo E: Tendenze demografiche (Il sistema globale seconda edizione)
modulo C: Tendenze demografiche e urbanesimo (Geografia del sistema globale)

Nei 25 paesi che oggi fanno parte dell’Unione europea la composizione delle famiglie è fortemente cambiata: dalla metà del Novecento sono in genere diminuiti i matrimoni e aumentati i divorzi; allo stesso tempo le famiglie sono divenute più piccole, perché sono calate le nascite e la popolazione è invecchiata.

Ogni anno si celebrano nell’Unione europea oltre 2 milioni di matrimoni, quasi cinque ogni mille abitanti.

I paesi in cui ci si sposa di più sono Cipro, Danimarca e Malta; quelli in cui ci si sposa di meno sono Slovenia, Belgio e Grecia.

I divorzi sono ogni anno circa un milione: ciò significa che quasi un matrimonio su due termina con la separazione dei coniugi.

I paesi in cui si divorzia di più sono Estonia, Svezia e Danimarca; quelli in cui si divorzia di meno sono Irlanda, Italia e Grecia.

Ogni anno nascono nell’Unione europea meno di 5 milioni di bambini, circa dieci ogni mille abitanti.

I paesi in cui nascono più bambini sono Irlanda, Francia e Danimarca; quelli in cui nascono meno bambini sono Germania, Lettonia e Lituania.

In media, un bambino su tre nasce da una coppia non sposata. I paesi in cui vi è la più alta proporzione di bambini nati da coppie non sposate sono Estonia, Svezia e Danimarca; quelli in cui vi è la più bassa proporzione di bambini nati da coppie non sposate sono Cipro, Grecia e Ita-lia.

Nell’Unione europea, su cento famiglie (comprese quelle formate da un’unica persona o da persone che coabitano senza essere sposate o imparentate) 67 non hanno figli. Rientrano in tale categoria sia le famiglie che non hanno mai avuto figli, sia quelle i cui figli non vivono più in casa con i genitori.

Tra le famiglie che hanno in casa figli, in media 16 su cento hanno un solo figlio. I paesi in cui vi è la più alta proporzione di famiglie con un solo figlio sono Portogallo, Lituania e Polonia.

Al secondo posto vengono le famiglie con due figli: esse sono in media 13 su cento. I paesi in cui vi è la più alta proporzione di famiglie con due figli sono Cipro, Malta e Slovacchia.

Al terzo e ultimo posto vengono le famiglie con tre o più figli: esse sono in media appena 4 su cento. I paesi in cui vi è la più alta proporzione di famiglie con tre o più figli sono Cipro, Polonia e Slovacchia.

Tra le famiglie con figli, in media 13 su cento sono costituite da un solo genitore (o la madre o il padre). I paesi in cui vi è la più alta proporzione di famiglie con un solo genitore sono Gran Bretagna, Belgio ed Estonia.

La riduzione della dimensione delle famiglie è dovuta ai cambiamenti economici, sociali e culturali avvenuti nei paesi europei.

Un tempo, ad esempio, le famiglie contadine avevano generalmente molti figli perché occorrevano loro braccia per lavorare i campi. E, quando i figli si sposavano, spesso restavano nella casa dei genitori con le loro mogli e i loro figli.

Con il crescente uso delle macchine nell’agricoltura e il forte calo della manodopera occupata in questo settore, queste famiglie molto numerose (dette patriarcali) sono quasi del tutto scomparse.

Anche in Italia i cambiamenti economici, sociali e culturali hanno modificato profondamente la composizione delle famiglie.

Dal 1951 al 2005 è aumentato il numero delle famiglie ma si è ridotta la loro dimensione, ossia il numero medio dei loro componenti.

Il numero delle famiglie è raddoppiato, passando da circa 12 milioni a circa 24 milioni.

Contemporaneamente il numero medio di componenti per famiglia si è quasi dimezzato.

Hanno influito sulla composizione delle famiglie anche il calo delle nascite e l’invecchiamento della popolazione.

Il calo delle nascite ha ridotto in Italia il numero delle famiglie con 6 o più componenti: esse sono passate da oltre 3 su cento nel 1991 a meno di 2 su cento nel 2001.

Allo stesso tempo, soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione, sono aumentate le famiglie costituite da un’unica persona: esse sono passate da circa 20 su cento nel 1991 a 24 su cento nel 2001.

 

 

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Nel sito dell’Istat vi sono i dati relativi al numero medio di componenti delle famiglie italiane.

Trovare il sito dell’Istat.
Trovare la sezione relativa alla popolazione.
Trovare il Bilancio demografico nazionale del 2005.
Qual è il numero medio di componenti per famiglia su scala nazionale?
In quali ripartizioni geografiche dell’Italia il numero medio di componenti per famiglia è più basso di quello nazionale?
In quali ripartizioni geografiche dell’Italia il numero medio di componenti per famiglia è più alto di quello nazionale?

 
 


 

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