E' polemica sulle misure del governo. Secondo l'esperto dalla formula base se ne possono ricavare centinaia di varianti
"Legge inutile, così non si ferma l'ecstasy"
Il tossicologo: l'ultimo decreto mette al bando quattro tipi di pastiglie
MILANO - Tutto da rifare. Il pacchetto anti-ecstasy varato dal governo nei giorni scorsi a qualcuno fa sorridere. Misure inutili, dicono proprio gli addetti ai lavori. "Se queste sono le armi che abbiamo per combattere l'emergenza delle droghe sintetiche, scendiamo in campo disarmati". È il parere del professor Franco Lodi, ordinario di tossicologia forense all'università di Milano. "L'emergenza si doveva superare soprattutto con la prevenzione - dice-. E invece è stato fatto un decreto che ancora non mette fuori legge tutte le varianti dell'ecstasy. Come dire che quattro tipi di pastiglie sono vietate e altri duecento, praticamente identici e con gli stessi effetti, non lo sono".
Sta seduto alla sua scrivania, al secondo piano dell'Istituto di via Manganelli, il professor Lodi, 40 anni di mestiere, di indagini, in laboratorio, per le Procure di tutta Italia. E ultimamente il chiodo fisso delle droghe sintetiche. Nei laboratori che si aprono dietro ogni porta azzurra di questo corridoio lui e il suo staff analizzano queste nuove droghe da anni. Chi lavora qui dentro il nemico-ecstasy lo conosce bene.
È in queste stanze, con macchinari sofisticati e anni di esperienza alle spalle, che il professore combatte la sua battaglia contro le droghe sintetiche. L'intervento del governo, uno come lui, l'aspettava da tempo. E adesso che lo spiegamento di forze c'è stato, lui scuote la testa e alza gli occhi al cielo: "Tutto inutile - racconta - quando mi è arrivato il fax con la copia del decreto interministeriale del 10 novembre mi sono cadute le braccia. Se si vuole fare prevenzione servono buone leggi, questa fa sorridere". Il professore si riferisce al decreto con il quale sono state inserite quattro nuove sostanze (Ghb, Gbl, 2C-b e 4-Mta) alla tabella 1, cioè l'elenco di quelle stupefacenti.
Professore, cosa c'è che non va? "Tutto". Si spieghi meglio. "Il decreto dice: "Quelle quattro sostanze d'ora in avanti sono fuori legge". Ridicolo. Perché, vietate quelle quattro, con la formula base se ne possono sintetizzare altre molto simili, centinaia, più o meno allucinogene, più o meno stimolanti, ma ugualmente pericolose. Che cosa vogliono fare? Vietarne una alla volta? ".
Ma si poteva "bandire" la formula base? Si poteva. Bastava scrivere, in quel decreto, che sono fuorilegge tutte le sostanze derivate dalla struttura della feniletilammina (la struttura base delle anfetamine, da cui deriva anche l'ecstasy). "Queste nuove droghe sintetiche in America le chiamano designer drugs - spiega ancora Lodi - perché vengono disegnate su una struttura. Ebbene bastava vietare quella struttura, - facendo eccezione, naturalmente, per le sostanze che hanno proprietà terapeutiche, che comparirebbero nelle tabelle 5 o 6".
E adesso? "Adesso arriveranno sul mercato altre "imitazioni" di ecstasy - e speriamo di non scoprirle dopo che qualcuno ci ha lasciato la pelle - quindi la commissione si riunirà e con un altro decreto si metteranno al bando. E andremo avanti così, a vietarne una alla volta. Ma che almeno si sappia: si potevano bandire tutte, preventivamente. Bastava volerlo".
Federica Cavadini
"Corriere della Sera", 14 novembre 1999