La storia utile online: unità 2
Un reportage sull'emigrazione italiana
Nel marzo 1884 lo scrittore e giornalista Edmondo de Amicis decise di imbarcarsi su un piroscafo che trasportava in Argentina, oltre ai passeggeri che viaggiavano per affari o per diletto, anche circa 1500 nostri connazionali emigranti. Il suo scopo era quello di documentare, con un'approfondita inchiesta giornalistica, un fenomeno che stava assumendo dimensioni sempre più imponenti, e che a cavallo dei due secoli avrebbe inciso profondamente sulle sorti del nostro paese. Da questo viaggio nacque, cinque anni più tardi, un romanzo intitolato Sull'oceano.


Cartolina del Mauritania, uno dei più grandi transatlantici dei primi del Novecento che copriva i collegamenti tra l'Europa e New York.

IL VIAGGIO DI EDMONDO DE AMICIS
La lunga traversata dell'Atlantico (il viaggio durò 22 giorni, senza alcuna sosta) si trasformò in un occasione, per De Amicis, di riflettere sull'acuto conflitto fra i passeggeri di prima e seconda classe e quelli di terza classe – i nullatenenti che espatriano per poter sopravvivere. Ecco il brano con cui si apre il romanzo, che descrive l'imbarco al porto di Genova: leggilo e rispondi alle domande.
«Quando arrivai, verso sera, l'imbarco degli emigranti era già cominciato da un'ora […]: una processione interminabile di gente usciva a gruppi dall'edificio dirimpetto, dove un delegato della Questura esaminava i passaporti. La maggior parte, avendo passato una o due notti all'aria aperta, accucciati come cani per le strade di Genova, erano stanchi e pieni di sonno. Operai, contadini, donne con bambini alla mammella, ragazzetti che avevano ancora attaccata al petto la piastrina di latta dell'asilo infantile passavano, portando quasi tutti una seggiola pieghevole sotto il braccio, sacche e valigie d'ogni forma alla mano o sul capo, bracciate di materassi e di coperte, e il biglietto col numero della cuccetta stretto fra le labbra.


La partenza degli emigranti italiani per l'America. Particolare di un dipinto di Angelo Tommasi del 1896 (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna).


Delle povere donne che avevano un bambino da ciascuna mano, reggevano i loro grossi fagotti coi denti; delle vecchie contadine in zoccoli, alzando la gonnella per non inciampare nelle traversine del ponte, mostravano le gambe nude e stecchite; molti erano scalzi, e portavano le scarpe appese al collo. Di tratto in tratto passavano tra quella miseria signori vestiti di spolverine eleganti, preti, signore con grandi cappelli piumati, che tenevano in mano o un cagnolino, o una cappelliera, o un fascio di romanzi francesi illustrati […]. Poi, improvvisamente, la processione umana era interrotta, e veniva avanti sotto una tempesta di legnate e di bestemmie un branco di bovi e di montoni, i quali, arrivati a bordo, sviandosi di qua o di là, e spaventandosi, confondevano i muggiti e i belati coi nitriti dei cavalli di prua, con le grida dei marinai e dei facchini, con lo strepito assordante della gru a vapore, che sollevava per aria mucchi di bauli e di casse.



Un trasporto oceanico per emigranti di fine Ottocento.

Dopo di che la sfilata degli emigranti ricominciava: visi e vestiti d'ogni parte d'Italia, robusti lavoratori dagli occhi tristi, vecchi cenciosi e sporchi, donne gravide, ragazze allegre, giovanotti brilli, villani in maniche di camicia, e ragazzi dietro ragazzi, che, messo appena il piede in coperta, in mezzo a quella confusione di passeggeri, di camerieri, d'ufficiali, d'impiegati della Società [di navigazione] e di guardie di dogana, rimanevano attoniti, o si smarrivano come in una piazza affollata. Due ore dopo che era cominciato l'imbarco, il grande piroscafo, sempre immobile, come un cetaceo enorme che addentasse la riva, succhiava ancora sangue italiano».

Il brano è tratto da: E. De Amicis, Sull'oceano, Garzanti, Milano 2009.

  1. Come definiresti il tono che De Amicis usa per descrivere la condizione dei migranti più poveri? Motiva la tua scelta discutendone con i compagni.
    neutro ma distaccato       partecipe e solidale       infastidito e insensibile

  2. Quali elementi sottolineano il contrasto tra la povertà dei passeggeri migranti e il benessere degli altri viaggiatori?


  3. Che età hanno i passeggeri che affrontano la traversata per cercare fortuna in Argentina? Da dove provengono?


  4. Quali sentimenti immagini provassero i passeggeri di terza classe imbarcandosi sul piroscafo? Con quali parole l'autore accenna al loro stato d'animo, nel finale del brano?



Una famiglia italiana all'arrivo nel Nuovo Mondo, in una fotografia del 1910 (Brown Brothers, Sperling PA).

ALCUNI DATI SULL'IMMIGRAZIONE VERSO IL NOSTRO PAESE
Il tema dell'emigrazione è spesso al centro del dibattito politico e sociale. Negli ultimi anni l'Italia è stata raggiunta da molti migranti: alcuni arrivano per stabilirsi qui, mentre per altri il nostro paese è solo una tappa del viaggio verso altre nazioni europee. Spesso non è facile farsi un'idea sulle effettive dimensioni di questo fenomeno: un po' perché non tutte le regioni d'Italia sono ugualmente interessate dall'arrivo di persone straniere, un po' perché talvolta i messaggi trasmessi dai mezzi di informazione rischiano di essere poco precisi.


Una nave carica di immigrati albanesi attracca al porto di Bari nell'agosto 1991 (L. Turi/Associated Press).

Ti proponiamo alcuni grafici e tabelle ricavati dall'annuale rapporto dell'Istat (Istituto nazionale di statistica), con dati aggiornati al 1º gennaio 2010. Contengono dati e percentuali sulla popolazione che vive nel nostro paese. Analizzali e rispondi alle domande.

La prima tabella indica quanti sono in tutto gli abitanti del nostro paese e di ciascuna regione (o area) italiana, e poi segnala quanti di essi sono nati in Italia e quanti invece provengono dall'estero. Osservala e rispondi.

  Residenti al 1º gennaio 2010
(in migliaia)
Regioni Totale Italiani Stranieri
Piemonte 4449 4068 381
Valle d'Aosta 128 120 8
Lombardia 9480 8846 994
Trentino-Alto Adige 1028 943 86
Veneto 4921 4432 489
Friuli-Venezia Giulia 1236 1132 104
Liguria 1617 1501 116
Emilia-Romagna 4385 3918 467
Toscana 3737 3395 342
Umbria 902 808 94
Marche 1580 1438 143
Lazio 5687 5184 503
Abruzzo 1340 1264 77
Molise 320 312 8
Campania 5822 5676 147
Puglia 4083 4000 83
Basilicata 589 576 13
Calabria 2009 1944 65
Sicilia 5042 4913 129
Sardegna 1673 1640 33
ITALIA 60 387 56 108 4279
Nord 27 603 24 960 2644
Nord-ovest 16 034 14 535 1499
Nord-est 11 570 10 425 1145
Centro 11 905 10 824 1081
Mezzogiorno 20 879 20 324 555
Sud 14 164 13 771 393
Isole 6715 6553 162


  1. Quante sono in tutto le persone che vivono in Italia?


  2. Quanti sono gli abitanti di origine italiana? Quanti gli stranieri?


  3. Quante persone vivono in tutto nella tua regione?


  4. Quanti sono gli abitanti di origine italiana? Quanti gli stranieri?


La seconda tabella indica per ciascuna zona (lo stato, le regioni, le macroregioni) la percentuale degli abitanti italiani e degli abitanti stranieri. Osservala e rispondi.

  Composizione per cittadinanza (%)
Regioni Totale Italiani Stranieri
Piemonte 100 91,4 8,6
Valle d'Aosta 100 93,5 6,5
Lombardia 100 89,9 10,1
Trentino-Alto Adige 100,0 91,7 8,3
Veneto 100 90,1 9,9
Friuli-Venezia Giulia 100 91,6 8,4
Liguria 100 92,8 7,2
Emilia-Romagna 100 89,3 10,7
Toscana 100 90,9 9,1
Umbria 100 89,6 10,4
Marche 100 91 9
Lazio 100 91,2 8,8
Abruzzo 100 94,3 5,7
Molise 100 97,5 2,5
Campania 100 97,5 2,5
Puglia 100 98 2
Basilicata 100 97,8 2,2
Calabria 100 96,7 3,3
Sicilia 100 97,4 2,6
Sardegna 100 98 2
ITALIA 100 92,9 7,1
Nord 100 90,4 9,6
Nord-ovest 100 90,7 9,3
Nord-est 100 90,1 9,9
Centro 100 90,9 9,1
Mezzogiorno 100 97,3 2,7
Sud 100 97,2 2,8
Isole 100 97,6 2,4


    5.  Cerca nella tabella i dati relativi alla popolazione della tua regione. Ora rappresentali nel grafico a torta qui sotto: manovra il cursore per ottenere la fetta che rappresenta la percentuale di abitanti di origine italiana e quella di abitanti di origine straniera.



    6.  Qual è la percentuale degli stranieri che vivono in Italia?


    7.  Confronta questo dato con quelli che seguono: che cosa ne deduci? In Italia ci sono più stranieri che in altri paesi europei oppure no?


% degli stranieri sul totale della popolazione in alcuni paesi europei (anno 2008)*
Francia 7%

Regno Unito 7%

Germania 9%

Austria 10%

Irlanda 12%

Spagna 12%

Svizzera 21%>

Lussemburgo 43%


La terza tabella ci fa capire come la totalità degli italiani e degli stranieri sia distribuita sul territorio nazionale.

  Distribuzione per territorio (%)
Regioni Totale Italiani Stranieri
Piemonte 7,4 7,3 8,9
Valle d'Aosta 0,2 0,2 0,2
Lombardia 16,3 15,8 23,2
Trentino-Alto Adige 1,7 1,7 2,0
Veneto 8,1 7,9 11,4
Friuli-Venezia Giulia 2 2 2,4
Liguria 2,7 2,7 2,7
Emilia-Romagna 7,3 7 10,9
Toscana 6,2 6,1 8
Umbria 1,5 1,4 2,2
Marche 2,6 2,6 3,3
Lazio 9,4 9,2 11,7
Abruzzo 2,2 2,3 1,8
Molise 0,5 0,6 0,2
Campania 9,6 10,1 3,4
Puglia 6,8 7,1 1,9
Basilicata 1 1 0,3
Calabria 3,3 3,5 1,5
Sicilia 8,3 8,8 3
Sardegna 2,8 2,9 0,8
ITALIA 100,0 100,0 100,0
Nord 45,7 44,5 61,8
Nord-ovest 26,6 25,9 35
Nord-est 19,2 18,6 26,8
Centro 19,7 19,3 25,3
Mezzogiorno 34,6 36,2 13
Sud 23,5 24,5 9,2
Isole 11,1 11,7 3,8


Se consideriamo i dati relativi al Piemonte, per esempio, possiamo affermare che:
– questa regione ospita complessivamente il 7,4% della popolazione italiana totale;
– il 7,3% degli abitanti del nostro paese che hanno origine italiana vive in Piemonte;
– l'8,9% degli stranieri che vivono in Italia si sono stabiliti in Piemonte.

    8.  Verso quali regioni e quali aree geografiche si dirigono, di preferenza, gli stranieri che vivono nel nostro paese? Perché, secondo te?

Questo grafico infine mostra le prime venti comunità della popolazione straniera residente in Italia: ogni rettangolo indica, in migliaia, il numero di persone provenienti da ciascun paese.



    9.  Hai amici o conoscenti che appartengono a qualcuna di queste nazionalità?

    10.  Conosci persone che provengono da paesi diversi da quelli qui citati?

    11.  Ci sono dei dati che, personalmente, trovi sorprendenti o curiosi in questo grafico? Discutine con i tuoi compagni.

    12.  È corretto affermare che il gruppo di stranieri più numeroso nel nostro paese è formato da extracomunitari? Perché?