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 Le competenze in matematica e l’INVALSI

Massimo Bergamini, aprile 2011
 
I punti chiave
 
Nel suo articolo Giancarlo Cerini affronta con grande chiarezza e completezza gli aspetti problematici e le opportunità che offre il “tormentone” della certificazione delle competenze.
Qui noi desideriamo sottolineare alcuni punti.

  • Senz’altro una prova finalizzata alla certificazione, a fine biennio, può aiutare a dare caratteristiche di oggettività alla valutazione.
     
  • Tuttavia i risultati di tale prova devono necessariamente essere messi a confronto con tutti gli elementi valutativi acquisiti con altre prove e osservazioni acquisiti in itinere. Nelle Indicazioni per la certificazione delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzione nella scuola secondaria superiore si legge:

    «I consigli di classe utilizzano le valutazioni effettuate nel percorso di istruzione di ogni studente in modo che la certificazione descriva compiutamente l’avvenuta acquisizione delle competenze di base, che si traduce nella capacità dello studente di utilizzare conoscenze e abilità personali e sociali in contesti reali, con riferimento alle discipline/ambiti disciplinari che caratterizzano ciascun asse culturale.»

    In particolare, una qualsiasi singola prova difficilmente potrà fornire informazioni sufficienti per valutare il raggiungimento del livello avanzato previsto dal modello di certificazione.

    «Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.»

  • La prova INVALSI alla fine della seconda classe s’interseca senz’altro con la certificazione. Nelle Indicazioni, già citate, leggiamo:

    «Per l’accertamento delle competenze, un utile riferimento può essere costituito anche dalla documentazione messa a disposizione dal Compendio INVALSI sulle prove PISA-OCSE. Le rilevazioni degli apprendimenti effettuate periodicamente dall’INVALSI, secondo quanto stabilito dalla direttiva del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, rendono disponibili strumenti di valutazione e metodologie di lavoro oggettive utili alla comparabilità delle certificazioni e forniscono anche una informazione analitica, in termini di valutazione di sistema dei risultati di apprendimento dei singoli studenti per ciascuna istituzione scolastica.»
     

La nostra proposta
 
Proponiamo allora nell'area insegnante due tipi di materiali per la realizzazione di una o più prove di fine anno scolastico:
 
1. una prova costituita da 30 esercizi relativa ai quattro temi delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida della riforma;
2. altri 30 esercizi aggiuntivi;
3. quattro problemi articolati tratti dal volume La matematica del cittadino.
 
Gli esercizi delle prove del punto 1 e del punto 2 sono gli stessi che abbiamo fornito per la simulazione della prova INVALSI prevista per il 28 aprile. Quest’ultima è infatti una verifica che può fornire senz’altro informazioni oggettive per la certificazione. Accanto ai 30 esercizi della prova 1 abbiamo deciso di fornirne altri 30 in modo che ogni docente possa adattare come meglio crede la prova al proprio percorso didattico. 
Per tutti gli esercizi diamo sotto forma di tabella il collegamento anche alle quattro competenze indicate dal Certificato delle competenze di base.
L’invito tuttavia è di non fermarsi qui e di effettuare una seconda verifica per mettere gli studenti “in situazione”, per esempio con uno o due dei problemi tratti da Matematica per il cittadino.

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