Per gli studenti
Al termine di quest’anno dovrai preparare e presentare un elaborato che può coinvolgere diverse discipline.
Questo elaborato può essere un testo scritto, una mappa o un insieme di mappe, una presentazione anche multimediale, un filmato, un sito Internet o un ebook: saranno i tuoi insegnanti a darti le indicazioni necessarie e ad assegnarti un argomento.
1. L’argomento
L’argomento del tuo elaborato ti sarà assegnato dai tuoi insegnanti e riguarderà un tema affrontato nel corso di quest’anno scolastico in una delle materie che hai studiato. I tuoi insegnanti potrebbero chiederti se c’è un tema che ti interessa e che vorresti approfondire.
In questo caso è meglio evitare gli argomenti troppo vasti: il tempo e lo spazio a tua disposizione sono limitati; non scegliere però spunti troppo specifici: potrebbe essere difficile trovare i collegamenti con diverse discipline.
🔍 Un esempio: “Ambiente” è un argomento molto vasto; potresti restringerlo a “Inquinamento e sviluppo sostenibile”.
💡 Un consiglio: prova a scrivere nomi (autori, artisti, scienziati, opere, ecc.) e parole-chiave che ti vengono in mente quando pensi all’argomento che hai scelto. Se ti sono venute poche idee, allora puoi provare a estendere l’argomento oppure a fare qualche ricerca per trovare nuovi spunti. Se, invece, ti sono venute troppe idee, allora ti conviene restringere l’ambito del tuo elaborato.
2. I collegamenti
Sia che tu debba scrivere un testo sia che tu debba preparare una presentazione o una mappa, dovrai collegare diverse materie scolastiche: è importante che i collegamenti non siano forzati.
💡 Un consiglio: prendi la mappa delle idee che hai preparato e organizzala in base alle materie, come questa. Se riesci a coprire diverse discipline, procedi; se, invece, molte discipline risultano scoperte, è necessario approfondire le tue ricerche, anche con l’aiuto dei tuoi insegnanti.
3. Le fonti
Cerca le fonti da cui trarre le informazioni: testi scolastici, libri, articoli di giornale, siti Internet attendibili (→ La ricerca su Internet). Leggi i materiali e seleziona i più interessanti.
Considera affidabile una fonte quando ha almeno tre di queste caratteristiche:
Autorevole
- proviene da istituzioni riconosciute (università, centri di ricerca, organizzazioni internazionali, enti no profit, editori, riviste specializzate)
Riconoscibile
- l’autore, o l’autrice, è un esperto dell’argomento
- dichiara esplicitamente il suo scopo (informare, vendere, convincere, …)
Rigorosa
- segue criteri scientifici: usa dati, prove, verifiche
Aggiornata
- presenta informazioni il più possibile attuali e in linea con le conoscenze più recenti
- mostra la data di pubblicazione dei suoi contenuti
Trasparente
- evidenzia citazioni e informazioni provenienti dall’esterno
- cita riferimenti esatti, dichiara le fonti che usa anche con una sitografia/bibliografia
💡 Un consiglio: mentre leggi, ricordati di annotare sempre da quale libro o da quale sito vengono. I tuoi insegnanti potrebbero chiederti di fornire la bibliografia e la sitografia.
Durante la lettura, potresti scoprire altri collegamenti interdisciplinari: prendi nota e valuta con attenzione se aggiungerli o meno al tuo elaborato. Si inseriscono bene nel discorso che hai in mente oppure ti costringerebbero a deviare dal filo principale?
4. L’elaborato
A questo punto hai tutti gli elementi per costruire il tuo elaborato. Ecco qualche consiglio.
La mappa
- La mappa serve a rappresentare in forma sintetica il tuo argomento e i collegamenti alle diverse materie.
- Puoi collocare il titolo del tuo elaborato al centro e disporre tutt’intorno, divisi per materie, gli argomenti che hai approfondito.
🔍 Un esempio: Inquinamento e sviluppo sostenibile - È meglio essere sintetici: una mappa non dovrebbe occupare più di un foglio A4 o una schermata di computer.
- Ogni nodo, quindi, deve contenere un concetto espresso con poche parole-chiave. Puoi collegare i nodi tra loro con frecce, su cui inserire parole-ponte che spiegano la relazione tra i due contenuti collegati.
💡 Un consiglio: se vuoi distinguere tra materie e argomenti o tra informazioni più generali ed esempi, puoi ricorrere a forme e colori diversi. - Puoi realizzare la tua mappa con strumenti come PowerPoint, Google Presentazioni, Word, Booktab, Cmap o altri: chiedi ai tuoi insegnanti se hanno preferenze.
💡 Un consiglio: a volte le mappe vengono visualizzate diversamente su computer diversi. Per evitare brutte sorprese, puoi esportare e salvare la tua mappa in un formato come .pdf. - Prima di consegnare la mappa, ricordati di scrivere il tuo nome e cognome accanto al titolo. Controlla che il file non sia troppo pesante e nominalo in modo chiaro, con il tuo nome e cognome oppure con il titolo della mappa.
La presentazione
- Prima di elaborare la presentazione ti conviene preparare una scaletta, cioè uno scheletro in cui vengono organizzati in ordine logico i contenuti e i collegamenti con le varie materie.
💡 Un consiglio: non fermarti alla prima scaletta che ti viene in mente. Prova a riorganizzare i contenuti seguendo un ordine di presentazione diverso e scegli quello che ti sembra più efficace. - La prima diapositiva dovrebbe contenere il titolo del tuo elaborato, il tuo nome e cognome e un’immagine adatta a illustrare l’argomento.
💡 Un consiglio: scegli un titolo semplice e breve. - Segui la scaletta e prosegui con le altre diapositive: ciascuna deve contenere una sola informazione importante e una sola immagine. Puoi accompagnare ogni immagine con un breve testo che aiuta a spiegare i concetti che stai illustrando.
💡 Un consiglio: i testi devono essere brevi e concisi. Servono per mettere a fuoco le parole-chiave e gli snodi della tua presentazione, ma non devono prenderne il posto.da Paolucci, Signorini, Marisaldi, L’ora di storia, Zanichelli, 2019 - Se sull’argomento del tuo elaborato hai trovato video o audio significativi, puoi inserirli nella tua presentazione.
💡 Un consiglio: scegli documenti audiovisivi brevi e di buona qualità. - Rivedi la tua presentazione: rileggi i testi con attenzione e controlla l’ortografia; verifica che le immagini abbiano una buona risoluzione e non siano deformate (a volte capita quando si importano in una presentazione); controlla la riproduzione di audio e video; rivedi e uniforma gli elementi grafici.
💡 Un consiglio: scegli un carattere chiaro e ben leggibile e non eccedere con i colori e con gli effetti speciali. Quando una presentazione è ordinata, è più facile seguirla e apprezzarne i contenuti. - Puoi realizzare la tua presentazione con strumenti come PowerPoint, Google Presentazioni, Padlet o altri: chiedi ai tuoi insegnanti se hanno preferenze.
- Prima di spedire la tua presentazione, controlla che il file non sia troppo pesante e nominalo in modo chiaro, con il tuo nome e cognome oppure con il titolo.
Il testo scritto
- Prima di cominciare a scrivere ti conviene preparare una scaletta, cioè uno scheletro in cui vengono organizzati in ordine logico i contenuti e i collegamenti con le varie materie.
💡 Un consiglio: non fermarti alla prima scaletta che ti viene in mente. Prova a riorganizzare i contenuti seguendo un ordine di presentazione diverso e scegli quello che ti sembra più efficace. - Scrivi basandoti sulla scaletta che hai scelto. Il tuo testo dovrà avere:
– un titolo chiaro ed esplicativo, che risponda alla domanda «di che cosa parlerò?»;
– una parte introduttiva in cui spieghi l’argomento principale che hai scelto di trattare;
– una parte centrale, organizzata in paragrafi, in cui sviluppi l’argomento collegandolo alle varie materie;
– una conclusione in cui riassumi i punti più importanti ed esprimi un parere personale sul tema e sul lavoro svolto.
💡 Un consiglio: se inserisci citazioni da testi, articoli o siti Internet, mettile tra virgolette e indica la fonte da cui provengono. Se inserisci immagini, schemi o materiali che provengono da Internet, indica sempre da quale sito li hai scaricati. - Una volta che hai scritto il tuo elaborato, rileggilo con cura.
– Controlla di aver inserito tutti i materiali che avevi selezionato e concentrati sui collegamenti tra una materia e l’altra: sono illustrati in modo chiaro?;
– Poi rileggilo di nuovo e concentrati sui contenuti: informazioni, date e nomi sono corretti?;
– Infine, rileggilo un’ultima volta facendo attenzione all’ortografia e alla punteggiatura;
– Se ci sono nomi o parti in lingua straniera, una rilettura in più potrebbe metterti al riparo da possibili errori. - A questo punto il tuo elaborato è pronto. Puoi aggiungere un’immagine in copertina che raffiguri l’argomento che hai scelto e un indice per dare ai tuoi insegnanti uno sguardo di insieme sul tuo lavoro.
- Puoi scrivere il tuo elaborato con strumenti come Word o Google Documenti: chiedi ai tuoi insegnanti se hanno preferenze.
- Ricordati di scrivere il tuo nome e cognome accanto al titolo. Prima di spedire il file, controlla che non sia troppo pesante e nominalo in modo chiaro, con il tuo nome e cognome oppure con il titolo dell’elaborato.
Il sito Internet
- Per realizzare un sito Internet, la prima fase consiste nel preparare i contenuti:
– raccogli tutti i materiali che hai prodotto e ricercato sulla tematica che ti è stata assegnata;
– cerca di raggrupparli per materia, per argomento o per tipologia e di collegarli tra loro;
💡 Un consiglio: puoi fare questa parte sia usando pagine stampate che con dei file. - La seconda fase è progettare il sito: innanzi tutto prepara una mappa che rappresenti tutti i materiali con delle linee che li colleghino tra loro. Poi immagina come organizzare la home page:
– meglio una homepage di grande impatto visivo e ispirazione, ma con pochissimi link che mandano a delle pagine tematiche da cui raggiungere i materiali?;
– meglio una homepage più funzionale che presenti già tutti i link per raggiungere le varie sezioni?;
– quale servizio gratuito di pubblicazione siti web è più adatto al tuo scopo e alle tue competenze? Alcuni consigli: wordpress.com, wix.com, edublogs, google sites;
– quali template di sito e tipologie di pagine puoi sfruttare per valorizzare i contenuti che hai raccolto? Alcuni necessitano di più informazioni in forma di testo, mentre altri di immagini, grafici o video. - La terza fase è la realizzazione vera e propria:
– accedi al servizio che hai scelto;
– individua il template più adatto al tuo lavoro;
– se possibile, scegli un nome del sito coerente con l’argomento;
– componi quindi le diverse pagine. Dividi i blocchi di testo in paragrafi separati tra loro, inserisci delle didascalie per immagini, grafici e video e cita sempre in modo appropriato le fonti dei contenuti non prodotti da te;
– collega le diverse pagine tra loro con dei link diretti.
💡 Un consiglio: fai delle prove di navigazione, per vedere se tutte le pagine sono raggiungibili e se è facile passare da una pagina ad un’altra. - 💡 Cinque consigli finali:
1. controlla che i link siano funzionanti;
2. inserisci in ogni pagina un link alla home page;
3. inserisci video e altri contenuti con embed (quando possibile);
4. prevedi una pagina “chi sono?” in cui spieghi chi sei e in cosa consiste il tuo lavoro;
5. limita il contenuto del testo di ogni pagina ad un paio di schermate in verticale.
L’ebook
Un ebook è una risorsa digitale che consente di trattare un argomento in un modo coinvolgente e ricco di informazioni di tipo diverso; sarebbe riduttivo immaginarlo solo come un normale documento/file di testo che è stato esportato (“salvato”) in un formato diverso (es. ePub).
Certamente, da un punto di vista tecnico, scrivere un ebook è molto simile a scrivere un documento con un qualsiasi editor di testo come Word o Google Docs.
Quello che però lo rende molto, molto più potente è la possibilità di inserire, insieme ai paragrafi di testo, immagini animate, video, clip audio, link e perfino quiz e contenuti interattivi, risorse che il lettore potrà attivare in autonomia durante la lettura.
Per sfruttare al massimo queste potenzialità, possiamo distinguere due fasi di lavoro:
- La prima fase consiste nella ricerca di informazioni e produzione di materiali:
– raccogli tutti i materiali che hai prodotto e ricercato sulla tematica che ti è stata assegnata;
– cerca di raggrupparli per materia, per argomento o per tipologia e di collegarli tra loro;
– puoi fare questa parte sia usando pagine stampate che con file;
– per ogni argomento, controlla di avere un buon numero di risorse multimediali (immagini, video, grafici, link): sono quelli che renderanno il tuo ebook interessante e più facile da capire! - La seconda fase è quella della progettazione e creazione dell’ebook vero e proprio:
– dividi i contenuti da pubblicare nel libro in sezioni;
– considera che ogni sezione dovrebbe corrispondere a un capitolo del libro, quindi deve essere un blocco di informazioni abbastanza omogeneo (per avere una prova, controlla se è facile pensare a un titolo che si adatti a tutto quel contenuto);
– scegli un sito web o un software con cui produrre il tuo ebook; alcuni suggerimenti:
○ software: calibre, Pages (per Mac o iPad), ecub;
○ web-app: epubeditor, scriba epub;
– inserisci i testi che hai scritto o che hai individuato (ricorda di citare sempre le fonti in modo appropriato);
– carica le immagini e gli altri contenuti multimediali (video, link) e valuta dove disporli rispetto al testo e quanto spazio assegnare ad ognuno di essi (mezza pagina, una pagina, un riquadro);
– una risorsa molto utile da sfruttare sono le clip audio; puoi inserirne per leggere in forma espressiva alcune parti del testo, magari una poesia, un’intervista, alcune citazioni, o testi in Inglese o nella seconda lingua che studi;
– inserisci una pagina all’inizio per il sommario, verifica che i vari link ai capitoli siano funzionanti;
– controlla il tuo lavoro (molti software consentono di vedere l’anteprima delle pagine) e pubblica il tuo libro con il formato ePub, che è libero e universale. - 💡 Cinque consigli finali:
1. aggiungi sempre una didascalia per le immagini, i grafici e i video che inserisci (la didascalia può essere costituita anche da una breve clip audio);
2. chiarisci le parole specifiche con un glossario o delle note a piè pagina;
3. scegli un titolo per il tuo ebook e una immagine accattivante per la copertina;
4. puoi aggiungere dei micro approfondimenti o delle curiosità sull’argomento creando dei riquadri (box) da inserire in mezzo ai testi; per distinguerli dalla pagina, assegna sempre lo stesso colore di sfondo al riquadro;
5. sperimenta font creativi per migliorare l’estetica del tuo lavoro; considera però l’importanza della leggibilità del testo (magari usa dei font creativi solo per i titoli); in generale, mantieni una formattazione omogenea e costante nel testo (per esempio lo stesso font per tutti i titoli e un altro per tutto il corpo), evitando troppe variazioni.
5. La presentazione orale
- Dopo che avrai preparato e spedito il tuo elaborato, dovrai presentarlo oralmente ai tuoi insegnanti.
- Se il tuo elaborato è una presentazione, per ciascuna diapositiva prepara un breve discorso.
💡 Un consiglio: esercitati a ripetere il discorso che hai preparato mentre fai avanzare la presentazione, così acquisirai scioltezza nell’esposizione e disinvoltura nei gesti. - Se il tuo elaborato è una mappa, stabilisci un ordine di presentazione e prepara un breve discorso per ciascun nodo.
💡 Un consiglio: stampa una copia della tua mappa, segna con i numeri l’ordine in cui vuoi presentare l’argomento ed esercitati a ripetere il tuo discorso. - Se il tuo elaborato è un testo scritto, sottolinea i passaggi più importanti, riportali in uno schema o in una mappa e prepara un discorso.
- Se il tuo elaborato è una presentazione, per ciascuna diapositiva prepara un breve discorso.
- Ripeti il tuo discorso, ma non impararlo a memoria, altrimenti risulterai poco naturale.
💡 Un consiglio: puoi registrarti mentre ripeti il tuo discorso e poi riguardarti per capire dove puoi migliorare. - Ultimi consigli!
Il giorno in cui dovrai presentare il tuo elaborato ai tuoi insegnanti:
– sistemati se possibile in uno spazio tranquillo, silenzioso e luminoso
– vestiti e pettinati con cura
– controlla la batteria del tuo dispositivo e il collegamento
– presentati puntuale all’appuntamento
In bocca al lupo!
La ricerca su Internet
- Fai un elenco delle informazioni che ti servono.
- Inserisci poche parole chiave in un motore di ricerca, per esempio Google.
- Il motore di ricerca ti fornisce un elenco di tanti siti che contengono le parole chiave che hai cercato. Se non trovi quello che stai cercando, prova a restringere la ricerca aggiungendo altre parole chiave.
- Non fidarti di tutto quello che trovi: su Internet circolano tante fake news. Per evitarle segui queste indicazioni.
– Cerca informazioni sull’autore dell’articolo o del sito che stai leggendo: di solito le trovi nella home page, oppure nelle pagine “chi siamo” (“about us”) o “contatti”.
– Privilegia siti di enti pubblici o istituzioni: Ministero, Comune, Università, organizzazioni internazionali.
– Se stai cercando un’immagine, controlla sempre che ci sia una didascalia che confermi che l’oggetto rappresentato sia quello che cerchi.
– Se cerchi un dato, controlla sempre l’unità di misura, come è stato calcolato, la fonte e l’anno.