Forum A – Unità A2
Dentro la norma giuridica
► Riepiloghi
- è generale perché si rivolge a chiunque si trovi nella situazione descritta dalla fattispecie;
- è precettiva (o obbligatoria) perché contiene un precetto, un comando e prevede una conseguenza sgradevole, detta sanzione, per chi non rispetta il comando in essa contenuto;
- è astratta poiché non disciplina un caso concreto ma descrive un comportamento ipotetico detto fattispecie.
La sanzione penale ha una funzione prevalentemente punitiva e accompagna le norme la cui violazione è ritenuta dal legislatore di particolare gravità. Può consistere nella restrizione della libertà personale per un periodo di tempo più o meno lungo, o nel pagamento di una multa o di un'ammenda. Le norme cui è associato questo tipo di sanzione compongono il diritto penale.
La sanzione civile accompagna le norme di diritto privato e consiste, generalmente, nella riparazione del danno causato. Così, per esempio, chi non paga un debito non potrà essere arrestato (l'arresto per debiti è scomparso dal nostro ordinamento dal 1877) ma, su richiesta del creditore, potrà essere obbligato dal giudice, anche mediante la vendita forzata dei suoi beni, a pagare il debito e a risarcire il danno causato. Questo tipo di sanzione ha, chiaramente, una funzione riparatoria.
La sanzione amministrativa è prevista soprattutto per la violazione di norme che regolano gli aspetti della vita sociale su cui si estende il controllo della pubblica amministrazione (vedi forum di diritto pubblico) Può consistere nel pagamento di una somma di denaro oppure in altre e più gravi forme di punizione, come il licenziamento per il pubblico dipendente che abbia commesso gravi mancanze, oppure il ritiro della licenza commerciale per il ristoratore che non abbia rispettato le norme sull'igiene e così via.
La pubblicazione su organi di ufficiali stampa (il più noto dei quali è la Gazzetta ufficiale della Repubblica) consente a tutti i cittadini di prendere visione del contenuto della nuova disposizione e consente allo Stato di presumere che tutti i cittadini ne abbiano preso visione.
La pubblicazione, tuttavia, non è ancora sufficiente a rendere obbligatorio il rispetto della norma. Se questa non dispone diversamente, la sua entrata in vigore avviene solo dopo che è trascorso un breve periodo di tempo chiamato vacatio legis.
La vacatio legis è l’arco di tempo in cui si è esonerati dal rispettare le prescrizioni contenute nella norma ed è prevista per consentire a tutti di adeguarsi alle nuove prescrizioni.
Le norme di diritto penale, tuttavia, assumono efficacia retroattiva se contengono disposizioni più favorevoli a chi ha commesso un reato.
Gli altri tipi di norma possono assumere efficacia retroattiva solo quando ciò risponda a criteri di ragionevolezza e di maggiore giustizia.
Per condurre questa operazione si debbono seguire due criteri:
- il criterio letterale ci porta a capire il significato delle parole e del testo nel suo insieme;
- il criterio logico che ci porta a capire qual è la funzione di quella certa norma nell’ordinamento.
In funzione dei soggetti che interpretano la norma, possiamo avere una interpretazione giudiziale,dottrinale o autentica.
- Interpretazione giudiziale o giurisprudenziale, è chiamata quella operata correntemente da ciascun giudice che si trovi a decidere una controversia. Essa è vincolante per le parti in causa.
- Interpretazione dottrinale è chiamata quella proposta dagli studiosi del diritto. Essa fonda la propria autorevolezza sul prestigio di chi l’ha elaborata, ma non è vincolante per alcuno.
- Interpretazione autentica è quella fornita direttamente dal legislatore per precisare le sue stesse espressioni.
L’interpretazione, da chiunque operata, può risultare:
- restrittiva se restringe l’ambito di applicazione della norma (nel caso dell’art. 575 c.p. sarebbe restrittiva l’interpretazione che ritenesse punibile solo l’omicidio di persone di sesso maschile);
- estensiva se lo amplia.
Quando un conflitto di interessi non è regolato da alcuna norma, il giudice investito della questione può fare ricorso alla interpretazione analogica. L’interpretazione analogica è il procedimento per cui, quando non si trova nell’ordinamento una specifica norma adatta a risolvere una certa controversia, se ne cerca un’altra che presenti una fattispecie molto simile e si applica al caso in esame.
- il criterio della competenza;
- il criterio gerarchico;
- il criterio cronologico.
Il criterio della competenza indica quale fonte (legge costituzionale, legge ordinaria, legge regionale, ecc.) ha la capacità (o l’autorità) per disciplinare quella certa materia. Il criterio gerarchico dispone che nel contrasto tra due norme prevalga quella proveniente dalla fonte di grado più elevato.
Il criterio cronologico prevede che tra due norme provenienti dal medesimo tipo di fonte (due leggi ordinarie, due leggi regionali, due regolamenti governativi, ecc.) prevalga quella più recente.
Sono imperative le norme di diritto penale, le quali contengono precetti come non uccidere, non rubare, non truffare e così via. Ma lo sono anche molte di diritto civile, come quelle contenute negli artt. 85, 108, 979, 1418 e altri.
Norme derogabili sono quelle le cui disposizioni divengono obbligatorie solo se le parti non decidono di regolare in modo diverso i loro rapporti.
► Approfondimenti
Il primo Stato al mondo ad abolire la pena capitale è stato il Granducato di Toscana, nel 1786, seguito dalla Repubblica di San Marino, nel 1865.
Nel Regno d’Italia la massima pena è stata cancellata nel 1889; è stata poi reintrodotta dal fascismo nel 1926 e nuovamente eliminata, come si è detto, dalla Costituzione repubblicana. L’ultima condanna a morte mediante fucilazione è stata eseguita nel 1945. I tre condannati avevano ucciso per rapina dieci persone gettandole ancora vive in una cisterna, nella campagna piemontese.
Nello Stato della Città del Vaticano la pena di morte è stata rimossa nel 1969 su iniziativa di papa Paolo VI.
Il 18 dicembre 2007 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato una mozione presentata dal Governo italiano su impulso dell’associazione radicale “Nessuno tocchi Caino” con la quale è stata decretata la moratoria, cioè la sospensione a tempo indeterminato, della esecuzione delle sentenze capitali. Hanno assunto questo impegno 104 Stati; hanno votato contro 54 e si sono astenuti 29.
Per esempio, l’art. 1350 c.c. prescrive che debbono farsi per iscritto, sotto pena di nullità, i contratti che trasferiscono la proprietà di beni immobili (sono tali essenzialmente i terreni e gli edifici). Che cosa accadrebbe se, non rispettando la norma, vendessimo un nostro terreno con un contratto verbale?
Sicuramente non verremo arrestati né multati (sanzione penale) e neppure dovremo risarcire alcun danno (sanzione riparatoria). In conseguenza del mancato rispetto della norma, il nostro contratto sarà giuridicamente invalido, cioè non idoneo a trasferire la proprietà del bene immobile.