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 Secondo biennio

Percorsi di scenze umane
Antropologia, sociologia, psicologia

Lo studio dello spazio urbano
Per cominciare

La società, affermava Georg Simmel, si forma nello spazio, condizione indispensabile dell’essere insieme attentamente esaminata dalle scienze sociali. All’inizio del XX secolo meno del 10% della popolazione del pianeta viveva nelle città: l’aumento vertiginoso delle aree urbane ha fatto sì che oggi questo numero corrisponda a circa il 50% (ma in Europa arriva al 90%).
Nel Terzo Mondo si verifica attualmente un rapido spopolamento delle campagne con concentrazione della popolazione in aree urbane divenute vere e proprie megalopoli come Città del Messico e San Paolo del Brasile, con abitanti intorno ai 25 milioni ed enormi problemi sociali, economici e politici, mentre nel Nord del mondo il processo di urbanizzazione è in rallentamento, sebbene con spostamento della popolazione in direzione delle cinture e dei piccoli e medi centri in prossimità o all’interno delle aree metropolitane.
Sono sufficienti questi dati per rendere conto della crescente importanza sociale della città, importanza cui è corrisposta, nel corso del Novecento, una sempre maggiore attenzione da parte degli scienziati sociali. Attualmente lo spazio urbano è dunque un importante oggetto di studio per l’antropologia, per la sociologia, per la psicologia sociale e le scienze della formazione.
 

Le scienze dell'educazione
Per cominciare

Ne Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile delle case dei bambini (1909) Maria Montessori sostiene che lo studio scientifico dei bambini, il quale permette loro di essere conosciuti per quello che autenticamente sono, è uno dei diritti fondamentali dell’infanzia. La pedagogia scientifica, secondo la Montessori, deve invece condurre «verso una civiltà che dovrà preparare due ambienti sociali, due mondi distinti: il mondo dell’adulto e quello del bambino» attraverso la predisposizione di ambienti adatti, di materiali didattici scientifici, di educatori più preparati. La pedagogia scientifica auspicata da questa grande studiosa si è in seguito collocata nella vasta galassia delle “scienze dell’educazione”, un insieme di saperi cresciuti come curvatura delle diverse scienze umane verso lo studio della formazione, delle sue caratteristiche e dei suoi problemi. Questo studio, in quanto scientifico, ha avuto nella ricerca educativa la sua principale fonte di progresso.
 

Tappa unica L' educazione

La ricerca nelle scienze umane
Per cominciare

Lo sviluppo di questa prospettiva di “ricerca educativa” ha avuto un ampio contributo dalle diverse scienze umane. Dalle indagini da esse sviluppate nell’arco di circa un secolo sono nate diverse concezioni ed immagini dell’infanzia dotate di grande risonanza. È stato notato a questo proposito come le immagini «scientifiche» dell’infanzia, al pari delle immagini sociali, contribuiscano alla costruzione di pratiche educative da cui scaturiscono determinati «tipi» di infanzia, successivamente riconosciuti come «veri» grazie all’influsso che esercitano sulle attività di allevamento, di educazione, di cura, oppure sulla creazione di norme ed istituzioni.
 
 


 

 

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