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 Abbiamo un controllo interno o esterno?

Siete convinti che i successi ottenuti dipendano dalle vostre iniziative e dal vostro impegno o da circostanze che vi sfuggono di mano? Queste convinzioni costituiscono una caratteristica della personalità chiamata controllo interno o esterno.

Tali convinzioni si conservano relativamente invariate nelle diverse circostanze della vita. La tabella elenca alcuni comportamenti tipici di questo aspetto della personalità; essa può servire anche da test per appurare quale tipo di controllo abbiamo: basta contare, nelle due colonne, il numero di affermazioni nelle quali ci riconosciamo meglio.

Come si può vedere, le persone col senso del controllo esterno sono più portate all’ansia e alla depressione, reagiscono agli eventi in modo inadeguato e non prendono iniziative per far sì che le cose vadano come esse vorrebbero: fattori, questi, che certamente concorrono al sorgere di difficoltà. Tutti noi però, facendo ricorso a certi accorgimenti, possiamo avere i benefici causati da un controllo interno; va infatti ricordato che il senso del controllo (interno o esterno che sia) non è legato alla nostra natura, ma è il risultato di un processo di educazione, di esperienze vissute nel corso dello sviluppo, e che possiamo senz’altro intervenire in questo processo.

CARATTERISTICHE DELLE PERSONE CHE SENTONO DI AVERE UN CONTROLLO INTERNO O ESTERNO

QUELLI CON CONTROLLO INTERNO
Sopportano bene le delusioni della vita.
È diffìcile che si deprimano.
È probabile che abbiano più successo nella vita.
Ritengono che, come sostenevano gli antichi, «ciascuno è artefice del proprio destino».
Hanno un buon rendimento scolastico e ottengono punteggi alti nei test di capacità.
Si interessano alla politica e, durante le elezioni, vanno a votare.
Pensano che una persona non arrivi in alto perché non sa trarre profitto dalle varie occasioni.
Accettano con entusiasmo le novità della vita che li mettono alla prova.
Preferiscono la gallina domani all’uovo oggi.
Sono generalmente attivi, risoluti e indipendenti dagli altri.
Desiderano correggere i propri difetti.
Cercano di tenere sotto controllo quante più cose possibili.
Quando hanno un compito, ci lavorano sopra finché non l’hanno risolto.
Raccolgono tutte le informazioni possibili su quanto può avere un peso sulla loro vita.
È difficile che si sentano ansiosi.
Perseverano anche in seguito a un insuccesso.

QUELLI CON CONTROLLO ESTERNO
Sopportano male le delusioni della vita.
Tendono a deprimersi facilmente.
È probabile che abbiano meno successo nella vita.
Ritengono che, come ha scritto Roberto Gervaso, «La vita è un’avventura con un inizio deciso dagli altri, una fine non voluta da noi, e tanti intermezzi scelti a caso dal caso».
Hanno rendimento scolastico e punteggi nei test di capacità che possono essere buoni, ma non molto.
Non si interessano granché alla politica e, durante le elezioni, tendono ad astenersi dal voto.
Pensano che, se nella vita non si hanno delle buone occasioni, sia difficile arrivare in alto.
Non amano le novità che li mettono alla prova e vi si cimentano senza entusiasmo.
Preferiscono l’uovo oggi alla gallina domani. Sono generalmente passivi, indecisi e dipendenti dagli altri.
Non fanno un granché per correggere i propri difetti.
Stanno con le mani in mano ad aspettare che accada qualcosa.
Non perseverano nello svolgimento di un compito.
Lasciano che le cose avvengano e non sono curiosi di ciò che può influire su di essi.
Tendono a sentirsi ansiosi.
Dopo un insuccesso, si arrendono facilmente.

(Modificata da A. F. Grasha e da J. W. Kalat)