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 Come misurare un’illusione ottica

Nello studio della percezione visiva, le illusioni ottiche occupano un posto di rilievo. Prendiamo l’illusione di Müller-Lyer: benché i due segmenti della figura 1 siano obiettivamente della stessa lunghezza, le «alette» poste alle loro estremità fanno sì che uno sembri più lungo.

Paul Fraisse, psicologo all’Università della Sorbona a Parigi, suggerisce un metodo per misurare questa illusione. Su un cartoncino bianco di 30 cm x 10 cm, aprite due fessure verticali: la prima a metà del cartoncino e l’altra 12 cm verso destra; alla sinistra della fessura centrale disegnate poi con un pennarello un segmento (1) lungo 6 cm con due alette orientate all’interno, verso il segmento stesso, lunghe 2 cm. Attraverso le due fessure fate passare una striscia dello stesso cartoncino, sulla quale avrete disegnato un altro segmento (2) lungo 10 cm con la sua unica aletta orientata all’infuori, verso destra.

La Figura 2a faciliterà il vostro lavoro. Se tirate la striscia verso destra rendete il segmento 2 sempre più lungo, e se spostate la striscia verso sinistra lo rendete sempre più corto; potete anche constatare che, come risultato dell’illusione, dopo alcune prove i due segmenti vi sembreranno uguali mentre quello 2 è obiettivamente più corto di quello 1.

La grandezza dell’illusione può essere misurata in modo preciso. Dietro alla striscia mobile incollate un’altra striscia di carta millimetrata per indicare la lunghezza del segmento 2 (Figura 2b); a livello dei 6 cm, che equivale alla lunghezza del segmento 1, segnate 0: ciò significa che quando lo 0 è in corrispondenza della fessura centrale, il segmento 2 esce di 6 cm ed è quindi uguale al segmento 1. A partire dal valore 0 segnate +1, +2, +3 indicando che il segmento 2, variabile, è 1, 2 o 3 cm più lungo di quello 1, costante; nella direzione opposta, segnate −1, −2, −3 indicando che il segmento variabile è 1, 2 o 3 cm più corto di quello costante.

Questa graduazione vi permette di valutare esattamente il tipo e la grandezza dell’errore percettivo (cioè, dell’illusione). Potete infatti vedere a) che i due segmenti sono percepiti uguali quando, in realtà, il segmento 2 è più corto e b) di quanti centimetri o millimetri è questa differenza. Se vi rivolgete a 15 o 20 persone sarete anche in grado di fare una ricerca che completerete con alcuni calcoli statistici; tutto sta a) nel chiedere a queste persone, interpellate una per una, di spostare lentamente a destra o a sinistra la striscia fino a quando, secondo loro, il segmento 1 e il segmento 2 saranno della medesima lunghezza, e b) nel registrare le risposte.

Figura 1
Questa è l’illusione ottica di Müller-Lyer: i segmenti a e b sono uguali ma tutti, unanimemente, sono concordi nel dire che il segmento b è più lungo.

Figura 2
Ecco un semplice modo per misurare l’illusione di Müller-Lyer (Figura 1): è sufficiente del cartoncino bianco, un doppio decimetro, forbici e un pennarello nero.
Nell’illustrazione, la striscia è in grigio perché sia meglio distinguibile dal resto; in realtà, è bianca.