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 Riconoscere le voci

In questo manuale Le voci del passato sono numerose e bisogna imparare a distinguerle le une dalle altre. È più facile per quelle dei commediografi e dei poeti impegnati nella politica: si riconosce subito l’ironia di un Aristofane, di un Plauto, di un Teofrasto e anche l’indignazione di un Teognide e di un Alceo. È più difficile, apparentemente, distinguere le une dalle altre le voci degli storici, che, proprio per il fatto di essere degli storici, dovrebbero mirare tutti a una ricostruzione oggettiva dei fatti. In realtà, anche le loro voci hanno un proprio timbro, perché ciascuno di loro ha una sua visione diversa della storia e perciò anche del modo come narrare gli avvenimenti.

I testi che seguono forniscono indicazioni utili a comprendere la visione che avevano della storia Erodoto, Tucidide, Polibio, Sallustio, Tito Livio, Luciano e i biografi Svetonio, Plutarco e Procopio. Daremo anche delle informazioni sulla storia militare – un aspetto di cui si sono occupati, in varia misura, tutti gli storici ricordati in questa sezione – e anche sulla vita degli uomini comuni, argomento invece poco trattato dagli storici antichi. Proporremo infine l’analisi di due avvenimenti, visti ciascuno da due diversi storici, per confrontare versioni differenti di uno stesso fatto.

La lettura di questi testi aiuterà a mostrare che non esiste una verità storica immutabile, fissata una volta per tutte, ma che essa cambia nel tempo, secondo i punti di vista dai quali viene osservata.

Erodoto: i primi passi della storiografia tra realtà e fantasia
Tucidide: la ricerca, la critica e la narrazione brillante
Polibio: la ricostruzione storica come giustificazione della politica
Sallustio: uno storico romano negli anni della lotta tra ottimati e popolari
Tito Livio: la celebrazione di Roma
Luciano: consigli di agli storici Svetonio, Plutarco, Procopio ed Eginardo: biografi
Da Livio ad Ammiano Marcellino: storia della vita quotidiana
Sun Tzu: la storia delle battaglie e l’arte della guerra