Il termine Abstract Expressionism fu usato per la prima volta dalle colonne del New Yorker dal critico Robert Coates. Era il 1946, e quelli che diverranno presto i protagonisti di una delle neoavanguardie più discusse del Dopoguerra stavano per dipingere le loro opere più famose. E’ a loro che il MOMA ha dedicato, tra il 2010 e il 2011, la grande retrospettiva Abstract Expressionist New York, realizzata esclusivamente con opere già presenti nella collezione permanente del museo: da Jackson Pollock a Franz Kline, da Mark Rothko ad Ad Reinhardt, da Willem de Kooning a Barnett Newman.
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Tra le straordinarie collezioni del British Museum le sculture del Partenone occupano sicuramente un posto di primo piano. Conosciute anche come Elgin Marbles, dal nome del collezionista e ambasciatore inglese, Lord Elgin, che per primo le acquistò dall’Impero Ottomano portandole in Inghilterra nei primi anni del XIX secolo, sono conservate nella celebre Room n. 18, al piano terra del museo.
Turner and the Masters
Si chiude tra pochi giorni l'imponente mostra