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  2021: Odissea nello spazio. È iniziata l’era del turismo spaziale?

L’imprenditore Richard Branson ha inaugurato l’era del turismo spaziale facendo un viaggio suborbitale a bordo della sua VSS Unity.
Dopo anni di tentativi (nonché, purtroppo, un incidente mortale nel 2014), già nel 2018 la compagnia del miliardario imprenditore britannico – la Virgin Galactic – era riuscita a spedire un proprio ‘spazioplano’ in un viaggio suborbitale. Era la prima volta che un veicolo privato raggiungeva lo Spazio, allontanandosi di oltre 80 km dalla Terra.

Il successo del viaggio compiuto nel luglio scorso ha segnato l’avvio delle operazioni commerciali. Oltre 600 biglietti sono già stati venduti, per un costo che oscilla tra i 200.000 e i 250.000 dollari a biglietto. Si tratta quindi di un turismo destinato a un bacino estremamente ristretto di utenti. Si ipotizza però che in futuro i prezzi potrebbero diventare più accessibili, fino a raggiungere circa i 10.000-20.000$ a tratta.

Ma come funzionano i viaggi a bordo dello ‘spazioplano’ di Branson?

La procedura è questa. La VSS Unity viene trasportata ad alta quota (13 km dalla superficie terrestre) attaccata a un aereo madre (WhiteKnightTwo), da cui poi viene sganciata per proseguire il suo volo fino a 80 km di quota, cioè il limite convenzionale dello spazio interno. Una volta raggiunta questa altitudine, lo ‘spazioplano’ inizia la sua discesa, facendo fluttuare nello spazio i suoi sei passeggeri che avranno l’esperienza dell’assenza di gravità.

Il volo di Richard Branson ha battuto di pochi giorni quello della New Shepard, prodotta dalla società Blue Origin di proprietà di Jeff Bezos.
Diversamente dalla VSS Unity, la navicella del patron di Amazon ha viaggiato su un razzo che decolla verticalmente fino ai 100 km dal suolo e che poi ‘precipita’ in volo, frenato da 3 paracaduti.

Turismo spaziale: qualche riflessione

L’idea di poter viaggiare nello spazio in un prossimo futuro è per molti aspetti affascinante, ma è necessario considerare anche l’impatto ambientale che un turismo di questo tipo può avere.
Il Financial Post si è occupato del tema, analizzando i dati forniti dalle due compagnie (il link all’articolo è indicato più in basso).

I dati rilevano che più in alto vola una navicella, più carburante richiede, e lo stesso vale quando necessiti di una grande potenza per volare.
I due voli presentano sistemi di alimentazioni diversi: carbonio per VSS Unity, idrogeno per New Shepard.
Relativamente al volo di Branson è stato rilevato che questo inquina 60 volte in più di un regolare viaggio in aereo di linea: 12 kg di CO2 di emissioni per km percorso a persona contro gli 0,2 kg per ogni passeggero di linea. Il volo di Bezos, pur utilizzando l’idrogeno, ha comunque un forte impatto ambientale nella fase di produzione, e questo impedisce di considerarlo un viaggio sostenibile come invece aveva immaginato Bezos stesso.

Si può prevedere che l’impronta ecologica del turismo spaziale resterà tutto sommato modesta finché i lanci saranno rari. Ma se le richieste dovessero aumentare (la sola Virgin Galatcic potrebbe arrivare a 400 lanci all’anno), allora il costo ambientale diventerebbe decisamente significativo. Ne vale davvero la pena?

 

Attività

Dopo aver letto l’articolo, approfondite il tema delle nuove forme di turismo e del binomio turismo-ambiente sul libro di testo (Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 4ed, vol. 1, pp. 331-332 e Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 4ed, vol.2, pp. 306-332).

Rispondete alle seguenti domande argomentando in massimo 5 righe ciascuna:

  • Esistono diverse nuove forme di turismo. Credete che il turismo spaziale possa annoverarsi tra queste?
  • Le stime prevedono che tra qualche decennio volare nello Spazio sarà maggiormente accessibile grazie a un abbassamento dei prezzi dei biglietti. Credete possibile lo sviluppo di un turismo di massa, al pari di quello realizzatosi coi primi voli di linea intercontinentali, o resterà un semplice vezzo di miliardari?
  • Ritenete che la scarsa sostenibilità ambientale di questo tipo di turismo sia un motivo importante da considerare? Perché?

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli: 

  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 4ed, vol. 1, p. 331-332
  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 4ed, vol.2, pp. 306-332

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