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  Concorso in magistratura: come si accede alle professioni legali?

Il 15 e 16 luglio 2021 si è tenuto il concorso in Magistratura ordinaria. I vincitori potranno diventare Giudici o Pubblici Ministeri, ma come si fa ad accedere a questo concorso?
Per diventare magistrati (e anche avvocati e notai) bisogna innanzitutto laurearsi in Giurisprudenza, un Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico che ha una durata di 5 anni. Si chiama “Laurea Magistrale a ciclo unico” perché, a differenza di altri percorsi, come per esempio quello in Economia, non è prevista una Laurea triennale e poi un’eventuale Laurea Magistrale di due anni, ma solo una Laurea Magistrale a ciclo unico che può essere acquisita in cinque anni.

Forse ti stai chiedendo: ma cosa si studia davvero a Giurisprudenza? Se vai sul sito dell’Università a cui vorresti iscriverti e cerchi il piano didattico (o piano degli studi) di Giurisprudenza, troverai elencati tutti i corsi e gli esami che gli iscritti dovranno sostenere, cliccando sul nome di ogni corso potrai leggere una breve descrizione per farti un’idea dei contenuti.

Come diventare Magistrato

Tornando alla Magistratura, devi sapere che la laurea non è sufficiente per poter accedere al concorso. Occorre anche, in alternativa:

  • aver conseguito il diploma presso una scuola di specializzazione per le professioni legali (Sspl), che ha una durata di due anni accademici, oppure
  • aver conseguito il dottorato di ricerca in materie giuridiche, che ha una durata di tre anni accademici, oppure
  • aver concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o il tirocinio professionale presso l’Avvocatura dello Stato, che ha una durata di diciotto mesi.

(Al concorso possono partecipare anche altre categorie di persone che puoi visionare cliccando qui).
È importante sapere che il concorso viene bandito all’incirca una volta l’anno.
Consiste in tre prove scritte da svolgere in tre giorni differenti: la prima di diritto civile, la seconda di diritto penale e la terza di diritto amministrativo (il concorso che si è tenuto di recente, però, per cercare di contenere il diffondersi dei contagi da COVID-19, era eccezionalmente composto da due sole prove scritte).
L’esito di queste prove viene reso noto dopo circa un anno e coloro che le hanno superate possono accedere alla prova orale: un colloquio che verte su diverse materie.
Ai candidati vincitori, il Ministero della Giustizia assegna una sede in base alla graduatoria, quindi in base ai risultati raggiunti nelle diverse prove.

Ma quante possibilità ci sono di diventare magistrati?
Il percorso è molto complesso e selettivo.
Il recente concorso era stato bandito per 310 posti. Si sono presentati 5.827 candidati e di questi soltanto 3.797 hanno consegnato i loro scritti. Molte persone quindi hanno deciso di non consegnare gli elaborati, per non “bruciarsi” la possibilità di ritentare la prova. Bisogna sapere infatti che si può consegnare soltanto 3 volte in tutta la vita.
Si tratta quindi di un precorso che richiede molto studio e tanta pazienza.

Come diventare avvocato

Il percorso per diventare avvocati è differente: oltre alla Laurea in Giurisprudenza, sono necessari 18 mesi di pratica forense presso un avvocato (è possibile anticipare 6 mesi già nell’ultimo anno di università).  Terminato questo tirocinio si può accedere all’esame di abilitazione, che è composto da tre prove scritte e una prova orale. Questo esame si tiene una volta l’anno, non esiste un numero massimo di tentativi e nemmeno un massimo di posti disponibili perché si tratta di un esame abilitante, non di un concorso che bandisce un numero massimo di posizioni. Una volta acquisita l’abilitazione sarà possibile esercitare l’attività professionale presso uno studio di avvocati oppure aprendo un proprio studio (per approfondire clicca qui).

Come diventare notaio

La strada per diventare notaio invece è abbastanza simile a quella per diventare magistrati anche se non identica. Ci sono sempre tre step: a seguito della laurea è necessario svolgere 18 mesi di pratica in uno studio notarile (ma già all’ultimo anno di università possono essere svolti 6 mesi) e poi vincere il concorso pubblico che si compone anch’esso di due prove: una scritta e una orale (alla quale possono accedere solo i candidati che hanno superato la prima).
Questi esami hanno ad oggetto principalmente il diritto civile e commerciale. È possibile partecipare al concorso fino a un massimo di cinque volte. Ai vincitori del concorso, come per i vincitori in magistratura, viene assegnata una sede in base alla graduatoria raggiunta. Presso questa sede il neo notaio, a differenza del neo magistrato, deve poi aprire un ufficio (per approfondimenti clicca qui).

 

Questi sono, in breve, i percorsi che dovrai seguire se vorrai diventare magistrato, avvocato o notaio. Non ti spaventare se ti sembrano troppo lunghi o difficili perché, se una di queste professioni è la tua passione, con studio e determinazione riuscirai sicuramente a realizzare i tuoi sogni.

 

Attività

Tizia è uno stimatissimo giudice civile a Roma, Caia è un’affermata avvocatessa penalista a Catania, Sempronio è un conosciutissimo notaio a Bologna.
Dividetevi in gruppi di tre studenti e create un power point con 3 slides, nel quale, a seguito di una ricerca, provate a descrivere il lavoro di Tizia, Caia e Sempronio e la loro “giornata tipo”.

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed, vol. 3, pp. 176 ss.
  • Monti-Faenza, Res publica 4ed, pp. 259 ss.

 

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