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  Reddito di libertà per le donne vittime di violenza

Il 20 luglio 2021 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il D.P.C.M. del 17 dicembre 2020, che introduce il “Reddito di libertà per le donne vittime di violenza”.
Sono stati messi a disposizione alle Regioni e Province autonome 3 milioni di euro.
Lo scopo della misura è quello sostenere, attraverso l’indipendenza economica, le donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità perché indigenti, e quindi necessitano di un maggiore sostegno per avviare percorsi di uscita dalla violenza.
Il reddito di libertà può arrivare fino a 400 euro mensili, è compatibile con il Reddito di cittadinanza, ed è destinato alle donne vittime di violenza, sole o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza, al fine di contribuire a sostenere la loro indipendenza. Attraverso questo incentivo economico potranno quindi sostenere le spese per raggiungere un’autonomia abitativa e personale e il percorso scolastico e formativo dei figli.

Il numero 1522 e i dati sulla violenza sulle donne

Nel 2006 il Dipartimento per le Pari Opportunità ha attivato il numero 1522 con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della violenza intra ed extra familiare contro le donne. Il 1522 è un servizio pubblico attivo 24 ore su 24 che accoglie, con operatrici specializzate, le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.
Nel 2020 le chiamate al 1522 sono aumentate del 79,5% rispetto al 2019, sia per telefono, sia via chat (+71%). Il boom di chiamate si è avuto a partire da fine marzo, con picchi ad aprile (+176,9% rispetto allo stesso mese del 2019) e a maggio (+182,2 rispetto a maggio 2019).
Nei primi 5 mesi del 2020 sono state 20.525 le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza (CAV), e per l’8,6% la violenza ha avuto origine da situazioni legate alla pandemia (es. la convivenza forzata, la perdita del lavoro da parte dell’autore della violenza o della donna).

Il numero delle chiamate sia telefoniche sia via chat nel primo trimestre 2021 ha continuato ad aumentare, 7.974 chiamate valide e 4.310 vittime, in aumento rispetto al primo trimestre del 2020 (+38,8%), ma lontano dal picco del secondo trimestre 2020 (12.942 chiamate valide).
Le violenze segnalate al 1522 sono soprattutto fisiche, ma quasi tutte le donne hanno subito più di una forma di violenza e tra queste emerge quella psicologica.

 

Attività

Lo sapevi che il 25 novembre 2020, la giornata in cui si ricorda la violenza contro le donne, c’è stato un picco di chiamate al 1522, anche per effetto della campagna mediatica?
Questo picco c’è sempre stato negli anni, ma nel 2020 è stato decisamente più importante dato che, nella settimana tra il 23 e il 29 novembre, le chiamate sono più che raddoppiate (+114,1% rispetto al 2019).

Contribuisci anche tu alla campagna mediatica!
In gruppi di 5 ragazze e ragazzi girate un breve video, di al massimo 1 minuto, sull’importanza di denunciare gli atti di violenza contro le donne.
In classe guardate i video, commentateli, e poi, perché no… pubblicateli sui vostri social!

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed, vol. 3, pp. 377-378
  • Monti-Faenza, Res publica 4ed, pp. 450-452

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