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  È stato eletto il nuovo Presidente della Repubblica: è ancora Sergio Mattarella!

Il 13° Presidente della Repubblica Italiana è il 12°: Sergio Mattarella.

Il 29 gennaio 2022, alle 20.52, dopo sei giorni e 8 votazioni, il Presidente della Camera Roberto Fico ha proclamato il risultato dell’elezione del Presidente della Repubblica: il nuovo Presidente della Repubblica è quello di prima, Sergio Mattarella.

Con 759 voti, Sergio Mattarella è diventato il secondo Presidente della Repubblica più votato di sempre, dietro solo a Sandro Pertini che nel 1978 ricevette 832 voti su 1011.

Come abbiamo visto lo scorso mese, dopo la terza votazione, per eleggere il Presidente della Repubblica sarebbero stati necessari 505 voti. Questo perché, per questa elezione, gli aventi diritto al voto erano 1009 (951 parlamentari, inclusi i senatori a vita, più 58 delegati regionali).

Diciamo «per questa elezione» perché il numero degli aventi diritto può variare leggermente in ogni elezione. Il motivo è che varia il numero dei Senatori a vita: non solo perché possono essere nominati al massimo (ma non necessariamente) 5 senatori a vita, ma anche perché può variare il numero degli ex Presidenti della Repubblica in vita (al momento uno, l’ex Presidente Giorgio Napolitano).

Per arrivare all’elezione di Sergio Mattarella è stato necessario passare per otto scrutini, svolti in sei giorni (tra il 24 e il 29 gennaio). Al termine dell’articolo trovate la cronaca dell’elezione, scrutinio per scrutinio.
Prima però rispondiamo a una domanda.

È possibile rieleggere per un secondo mandato il Presidente della Repubblica in carica?

Quella di Sergio Mattarella è stata una rielezione, avvenuta sette anni dopo la prima (Mattarella era stato già eletto il 31 gennaio 2015).
Ma è possibile che un Presidente della Repubblica venga rieletto per un secondo mandato? La Costituzione non dice nulla, ci sono però alcuni indizi che lasciano pensare che i costituenti intendessero consentire la rielezione, ad esempio nell’art. 88 della Costituzione:

Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche solo una di esse.
Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura.

Dov’è l’indizio?

Stabilendo che il Presidente non possa sciogliere le Camere negli ultimi sei mesi del suo mandato, la Costituzione ha voluto (presumibilmente) impedire che il capo dello Stato possa servirsi di tale potere per sbarazzarsi di un Parlamento ostile alla sua rielezione.

Rielezione che, quindi, sarebbe possibile.
In ogni caso, Sergio Mattarella non è il primo Presidente della Repubblica che viene rieletto.

Lo stesso era avvenuto, per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, al suo predecessore, Giorgio Napolitano.
Il 20 aprile 2013 Napolitano venne rieletto mentre era Presidente della Repubblica in carica, ottenendo 738 voti su 1007 al sesto scrutinio.
Il secondo mandato di Sergio Mattarella è iniziato, dopo il suo giuramento, giovedì 3 febbraio alle 15.30.

La cronaca dell’elezione

Come abbiamo visto il mese scorso, il 4 gennaio 2022 il Presidente della Camera Roberto Fico aveva convocato il Parlamento in seduta comune e i delegati regionali per l’elezione del Presidente della Repubblica per lunedì 24 gennaio, alle ore 15.00.

Per evitare il rischio della circolazione del virus tra i componenti l’Assemblea si è deciso di spezzettare le votazioni: mentre solitamente per l’elezione del Presidente della Repubblica si vota molte volte ogni giorno, questa volta per i primi quattro giorni (24, 25, 26 e 27 gennaio) è stata effettuata una solo votazione al giorno, mentre dal quinto in avanti (28 e 29 gennaio), per evitare l’altro rischio (di superare il 2 febbraio, giorno della scadenza del mandato di Mattarella senza aver eletto un Presidente della Repubblica) si è proceduto con due votazioni al giorno.

  • 24 gennaio, ore 15.00: primo scrutinio
    I 2/3 dell’assemblea hanno votato scheda bianca. Il più votato è stato Paolo Maddalena, ex giudice della Corte costituzionale, con 36 voti. Lontano anni luce dalla maggioranza richiesta, 672 voti.
    Si è reso pertanto necessario un secondo scrutinio.
  • 25 gennaio, ore 15.00: secondo scrutinio
    Per il secondo scrutinio la maggioranza era fissata a 673 voti (i 2/3 di 1009). La maggioranza, però, ha votato scheda bianca (527). Il più votato è stato ancora Paolo Maddalena, ma questa volta al pari di Sergio Mattarella (39 voti). Entrambi però ancora lontanissimi dai numeri richiesti per l’elezione.
    Si è reso pertanto necessario un terzo scrutinio.
  • 26 gennaio, ore 11.00: terzo scrutinio
    Per il terzo scrutinio la maggioranza necessaria era fissata ancora a 673 voti (i 2/3 di 1009).
    Le schede bianche sono scese sotto la maggioranza assoluta, continuando però a raccogliere la maggioranza dei voti espressi (412). Il più votato è stato Sergio Mattarella, attorno a cui ha iniziato ad aggregarsi un numero di voti consistente (125).
    Si è reso pertanto necessario un quarto scrutinio.
  • 27 gennaio, ore 11.00: quarto scrutinio
    Al quarto scrutinio la maggioranza necessaria per eleggere si è abbassata: da 673 è passata a 505 voti.
    Questa volta poco meno della metà dell’Assemblea si è astenuta, cioè non ha votato nemmeno scheda bianca. Le schede bianche sono scese a 261 e Sergio Mattarella, che è stato di nuovo il più votato, ha continuato ad incrementare le preferenze raccolte (166) ancora però molto distanti da quelle necessarie per l’elezione.
    Si è reso pertanto necessario un quinto scrutinio.
  • 28 gennaio, ore 11.00: quinto scrutinio
    Al quinto scrutinio la maggioranza necessaria per eleggere era sempre di 505 voti, ma anche questa volta poco meno della metà dell’Assemblea si è astenuta (406).
    Al quinto scrutinio però si è verificata una novità: è stata avanzata chiaramente una candidatura di parte, quella di Maria Elisabetta Alberti Casellati (presidentessa del Senato) che ha ricevuto 382 voti (112 in meno della maggioranza). I voti per Sergio Mattarella si sono ridotti drasticamente (46).
    Si è reso pertanto necessario un sesto scrutinio.
  • 28 gennaio, ore 17.00: sesto scrutinio
    Al sesto scrutinio la maggioranza necessaria era sempre fissata a 505 voti. Di nuovo, però, i voti espressi sono stati poco più della metà (531) del numero degli aventi diritto (1009): gli astenuti sono stati ancora moltissimi (444).
    Sergio Mattarella è tornato ad essere il più votato, con 336 preferenze, ancora però molto sotto la soglia per l’eleggibilità.
    Si è reso pertanto necessario un settimo scrutinio.
  • 29 gennaio, ore 09.30: settimo scrutinio
    Al settimo scrutinio la maggioranza necessaria era sempre fissata a 505 voti. Sono diminuiti gli astenuti (380) e aumentati ancora i voti per Sergio Mattarella (387).
    Dopo la votazione, i leader dei principali gruppi parlamentari hanno reso pubblica l’esistenza di una convergenza sulla rielezione del Presidente Mattarella che, da quanto risultava, si sarebbe reso disponibile a riassumere l’incarico.
    Si è reso però necessario ancora uno scrutinio.
  • 29 gennaio, ore 16.30: ottavo scrutinio
    La votazione è iniziata con l’aspettativa di giungere alla rielezione del Presidente Mattarella: i voti necessari erano sempre 505 voti. Dalla lettura del Presidente della Camera Roberto Fico si è capito immediatamente come sarebbe andata a finire: Sergio Mattarella è stato rieletto Presidente della Repubblica.

Attività 1: Chi è il nuovo Presidente della Repubblica?

Sergio Mattarella è l’uomo che probabilmente ricoprirà più a lungo la carica di Presidente della Repubblica nella storia d’Italia, almeno per ora!
Ma chi è Sergio Mattarella? Traccia un profilo di 4000 caratteri, mettendo in evidenza gli aspetti e gli avvenimenti della sua vita che ti sembrano più importanti.

Attività 2: quiz

  1. Chi è stato il Presidente della Repubblica “meno votato” dello Storia d’Italia
  2. Qual è stato il Presidente della Repubblica eletto dopo il maggior numero di votazioni?
  3. Qual è stato il Presidente della Repubblica eletto dopo il minor numero di votazioni?
  4. Chi è stato il più giovane ad essere eletto Presidente della Repubblica?
  5. Qual è la Regione che ha espresso il maggior numero di Presidenti della Repubblica?
  6. Quanti sono Presidenti della Repubblica “della tua Regione”?

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Monti-Faenza, Res publica 4ed., pp. 240-245
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed., vol. 3, pp. 160-162
  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 4ed., vol. 2, pp. 100-102

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