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Legenda

Novità di primaria importanza che modificano il libro di testo
Aggiornamenti importanti che integrano il libro di testo
Dati, notizie e casi interessanti per fare lezione con l'attualità

  Glossario della guerra: le parole più usate e gli attori sul campo, spiegati in modo semplice

Il Consiglio europeo: la Russia mina la sicurezza, presto misure massicce
Il Consiglio europeo concorda sulla messa in campo di misure restrittive che impongono massicce e severe conseguenze per la Russia”. Questa la conclusione della riunione straordinaria convocata stasera.
 Rainews.it, 24 febbraio 2022

Il consiglio europeo

Il Consiglio europeo è un’istituzione dell’Unione Europea: è l’istituzione che definisce le priorità e gli orientamenti politici generali dell’Unione europea. E’, in altre parole, l’organo che definisce l’indirizzo politico dell’Unione Europea.

Il Consiglio europeo è composto dai leader dell’Unione Europea: dai capi di Stato o di governo (a secondo della forma di governo: nei sistemi presidenziali e semi-presidenziali, il capo dello Stato, in quelli parlamentari, il capo del Governo) dei 27 Stati membri dell’UE, più il presidente del Consiglio europeo e il presidente della Commissione europea.

I leader dell’UE si riuniscono nel Consiglio Europeo almeno quattro volte all’anno. Quando però è necessario assumere decisioni urgenti ed eccezionali, il presidente del Consiglio europeo può convocare riunioni straordinarie in aggiunta alle consuete quattro riunioni all’anno. Anche durante le riunioni straordinarie possono essere adottate decisioni formali.

Nella grandissima maggioranza dei casi il Consiglio europeo decide per consenso (ossia nessun membro si oppone all’adozione). Questa è la modalità decisionale utilizzata dal Consiglio europeo anche per l’adozione delle conclusioni.

 

Borrell: Adotteremo le sanzioni più dure di sempre contro Mosca
Le parole dell’Alto rappresentante Ue per la Politica estera in conferenza stampa
 ANSA.it, 24 febbraio 2022

Le sanzioni internazionali

Le sanzioni sono strumenti della politica internazionale: vengono adottate da Stati o organizzazioni internazionali nei confronti di altri Stati o organizzazioni internazionali per esercitare una pressione sulle loro politiche e sulle loro azioni internazionali. L’obiettivo delle sanzioni internazionali è dunque quello di determinare un cambiamento nella politica o nell’attività del Paese che le riceve, senza ricorrere al conflitto armato. Quelle più utilizzate sono di tipo economico, su tutte: embargo, restrizione al movimento dei capitali e delle relazioni commerciali.

Per l’Unione Europea le sanzioni (chiamate “misure restrittive”) sono uno strumento della politica estera e di sicurezza comune (PESC) a cui si può fare ricorso, dovendo però ridurre al minimo gli effetti per la popolazione civile locale. Le misure restrittive dell’Unione Europea possono essere dirette a: governi di paesi terzi, entità (società), gruppi o organizzazioni, singoli individui. Le misure restrittive sono stabilite all’unanimità dal Consiglio in materia di politica estera e di sicurezza comune (PESC), su proposta formulata dall’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. L’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza è il “ministro degli esteri” dell’Unione europea: il soggetto incaricato di coordinare e attuare la politica estera e di sicurezza comune (PESC) de la politica di sicurezza e difesa comune (PSDC).

Dopo l’invasione dell’Ucraina, l’Unione Europea ha adottato quattro pacchetti di sanzioni contro la Russia, tra cui: sanzioni individuali nei confronti dei membri della Duma che hanno votato a favore del riconoscimento delle repubbliche Donetsk e Luhansk, di Vladimir Putin e di Sergey Lavrov, restrizioni all’accesso della Russia ai servizi e ai mercati finanziari e dei capitali dell’UE, sanzioni economiche riguardanti i settori finanziario, energetico, dei trasporti e tecnologico, la chiusura dello spazio aereo dell’UE a tutti gli aeromobili di proprietà russa, il blocco l’accesso a SWIFT per sette banche russe, e restrizioni commerciali relative ai prodotti siderurgici e ai beni di lusso.

Per la prima volta in assoluto l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi ed equipaggi per un Paese sotto attacco
ANSA.it, 27 febbraio 2022

European peace facility

Il finanziamento dell’acquisto di armamenti da parte dell’Unione Europea avviene attraverso lo European Peace Facility: uno strumento economico esterno al bilancio dell’Unione istituito il 22 marzo 2021 con uns decisione del Consiglio Affari esteri (decisione n. 2021/509).

Lo European Peace Facility serve per finanziare azioni operative dell’Unione nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune (PESC) al fine di prevenire i conflitti, costruire la pace e rafforzare la sicurezza internazionale. A febbraio e marzo 2022 il Consiglio ha approvato finanziamenti per oltre 1 miliardo di euro allo European Peace Facility.

Il 27 febbraio 2022 il Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha dichiarato che l’UE avrebbe finanziato per la prima volta l’acquisto e la cessione di armi a un Paese sotto attacco.

Onu adotta risoluzione di condanna invasione russa
Michel, storico voto Onu, mondo non resta in silenzio
ANSA.it, 2 marzo 2022

L’Organizzazione delle Nazioni Unite

L’Organizzazione delle Nazioni Unite è un’unione di Stati, fondata da 51 Paesi, e che oggi conta 193 membri che vi hanno aderito volontariamente sottoscrivendo la Carta delle Nazioni Unite, adottata durante la conferenza di San Francisco il 26 giugno 1945.

Gli scopi dell’ONU sono stabiliti all’art. 1 della Carta delle Nazioni Unite, tra questi il più importante è il rafforzamento della pace internazionale e le buone relazioni tra i diversi Stati.

Il funzionamento dell’ONU è articolato in diversi organi.
L’Assemblea Generale è il principale organo deliberativo ed è l’organo di rappresentanza universale, in cui sono rappresentati tutti gli Stati membri.

Il Consiglio di Sicurezza è l’organo a cui è attribuita la responsabilità del mantenimento della pace sulla base del sistema di sicurezza collettiva. È composto da 15 membri (5 sono permanenti e dispongono di un potere di veto, gli altri 10, non permanenti, eletti ogni due anni dall’Assemblea Generale), ciascuno dei quali dispone di un voto. I membri permanenti del Consiglio di Sicurezza ONU sono: USA, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna.

L’Assemblea Generale e il Consiglio di Sicurezza adottano risoluzioni: l’atto giuridico più importante che l’Organizzazione delle Nazioni Unite, e che può avere il contenuto di una raccomandazione – senza effetti vincolanti – oppure decisioni obbligatorie.

Ucraina, Stoltenberg: “La Nato non vuole un conflitto con la Russia
Il segretario generale: “Ma Putin dovrebbe porre fine a questa guerra insensata”
ANSA.it 11 marzo 2022

NATO

La NATO (Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord) è un’alleanza militare. L’art. 5 del Patto Atlantico prevede che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti.
Lo scopo della NATO è dunque quello di regolare un’alleanza militare a carattere difensivo. Non è dunque un’organizzazione politica capace di adottare decisioni autonome e indipendenti dagli Stati che ne fanno parte.

Il trattato istitutivo della NATO è il Patto Atlantico, firmato a Washington il 4 aprile 1949, poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale dai Paesi nordamericani ed europei e opposto al Patto di Varsavia, che istituiva un’alleanza militare guidata dall’Unione Sovietica. Tra i primi firmatari dell’alleanza c’erano 10 Stati europei (Belgio, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito,) e due nordamericani (Canada e Stati Uniti).

Oggi la NATO è un’alleanza molto estesa, che comprende la maggior parte dei Paesi europei, tra cui anche Paesi dell’Europa orientale (Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia). L’Ucraina non è uno Stato membro della Nato. Ciascun paese membro ha una delegazione permanente presso la sede politica della NATO a Bruxelles, che rappresenta il suo governo nel processo decisionale dell’Alleanza.
L’organo più importante della NATO è il Consiglio Nord Atlantico, che è presieduto dal Segretario generale della NATO, il più alto funzionario e portavoce della Nato.

La NATO controlla solo poche forze armate proprie (permanenti): se un’operazione è approvata dal Consiglio Nord Atlantico, gli Stati che ne fanno parte contribuiscono con proprie forze militari.

La Russia si ritira dal Consiglio d’Europa
Notifica formale. Intende denunciare convenzione diritti umani”
ANSA.it, 15 marzo 2022

Consiglio d’Europa

Il Consiglio d’Europa è un’organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani nel continente Europeo, fondata dal trattato di Londra del 1949. Ha sede a Strasburgo, in Francia, e conta 46 Stati membri, tra cui i 27 Stati membri dell’Unione Europea.
Opera soprattutto attraverso la predisposizione di accordi e convenzioni internazionali, interne (tra gli Stati membri) o esterne (con Stati terzi). Diversamente dall’Unione Europea, il Consiglio d’Europa è un’organizzazione internazionale tradizionale: i suoi atti pertanto devono essere ratificati dagli Stati membri.

Lo strumento più importante del Consiglio d’Europa è la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU): un trattato internazionale firmato nel 1950, volto a tutelare i diritti umani e le libertà fondamentali. Tutti i 47 paesi che formano il Consiglio d’Europa sono parte della Convenzione.

Nell’ambito della Convenzione europea dei diritti dell’uomo è stata istituita la Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha compito di controllare il rispetto della Convenzione europea dei diritti dell’uomo da parte degli Stati firmatari. È composta da un numero di giudici pari a quello degli Stati firmatari della CEDU (un giudice per ogni Stato firmatario).

L’art. 8 dello Statuto del Consiglio d’Europa, prevede che “ogni Membro del Consiglio d’Europa che contravvenga alle disposizioni dell’articolo 3, può essere sospeso dal diritto di rappresentanza e invitato dal Comitato dei Ministri a recedere nelle condizioni di cui all’articolo 7”.

Il 25 febbraio il Consiglio d’Europa ha deciso di sospendere la partecipazione della Russia (sospendendo i suoi diritti di rappresentanza nel Comitato dei Ministri e nell’Assemblea parlamentare) a causa dell’invasione militare dell’Ucraina.

Il 15 marzo, il governo della Federazione russa ha informato la Segretaria generale del suo ritiro dal Consiglio d’Europa conformemente allo Statuto dell’Organizzazione. Il giorno seguente, durante una riunione straordinaria, il Comitato dei Ministri ha deciso in virtù dell’articolo 8 dello Statuto del Consiglio d’Europa, che la Federazione russa cessa di essere membro del Consiglio d’Europa con effetto immediato.

Gas Russia, Paesi G7 rifiutano richiesta di pagare in rubli
ADKRONOS, 28 marzo 2022

G7 (Gruppo dei 7)

Il G7 (gruppo dei 7) è un forum intergovernativo istituito nel 1975 come sede informale di riunione dei leader delle nazioni più industrializzate del mondo: Italia, Francia, Germania, Canada, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. L’Unione Europea partecipa al G7 come invitato permanente.

Il G7 non è un’organizzazione internazionale e non ha, dunque, una propria struttura amministrativa: la presidenza è assunta a turno da uno degli Stati membri. Si tratta inoltre di un forum puramente politico, le sue decisioni non hanno carattere vincolante, ma esercitano comunque una forte influenza politica.
Fino al 2014 ne faceva parte anche la Russia (e infatti si chiamava G8) che fu espulsa in seguito all’invasione della Crimea.

 

Attività

Il glossario che hai appena letto non è completo. Manca una voce: quella sull’OCSE.
Che cos’è l’OCSE? Che ruolo ha? Completa la voce mancante documentandoti online.

Guerra Ucraina, Ocse sospende Russia e Bielorussia
ADKRONOS, 22 marzo 2022

OCSE
L’ Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa ….

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed., vol. 3, pp. 45, 423-426
  • Monti-Faenza, Res publica 4ed., pp. 308-310, 337
  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 4ed., vol. 2, pp. 44, 386

 

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