Lezione 31 - Chimica applicata

I detergenti e i disinfettanti

I termini detergente e disinfettante sono spesso confusi tra loro, mentre identificano una funzione ben precisa.

I detergenti hanno lo scopo di asportare le impurità da superfici di vario genere (detergere).

Invece i disinfettanti comprendono un vasto gruppo di sostanze formulate per ridurre drasticamente la presenza di batteri, virus, spore e, in alcuni casi, alghe o altri microorganismi. Per tali caratteristiche sono usati per la disinfezione di ambienti, superfici e oggetti di varia natura, nel settore medico-chirurgico, nell’industria, nella produzione alimentare e nell’allevamento.

Esiste inoltre un altro tipo di prodotti che servono per eliminare insetti, roditori, acari ecc., definiti disinfestanti.

I disinfettanti e i disinfestanti rientrano nella categoria dei biocidi.

Dato che contengono sostanze nocive per l’uomo e per gli ecosistemi, i biocidi sono soggetti a una procedura di autorizzazione per essere messi in commercio, al fine di garantire un elevato livello di tutela della salute umana, animale e dell’ambiente.

Accade di frequente che la pubblicità di molti detergenti di uso domestico evidenzi le proprietà antibatteriche e disinfettanti, ma in realtà il regolamento UE sui prodotti biocidi (n. 528/2012) esclude dalla definizione dei disinfettanti tutti i detergenti (detersivi liquidi e in polvere) privi di una reale attività disinfettante. (Fonte: www.issalute.it.)

I detergenti

I detergenti sono sostanze o miscele contenenti saponi e/o altri tensioattivi.

I saponi sono sali sodici o potassici di acidi grassi a lunga catena alifatica (vedi le Lezioni 27 e 29 di Chimica).

I saponi sono in genere solubili in acqua, dove si dissociano in ioni sodio o potassio e ioni carbossilato, costituiti da una lunga «coda» idrocarburica alla cui estremità si trova la «testa» —COO.

Pertanto, gli ioni carbossilato degli acidi grassi sono molecole anfipatiche: presentano una coda apolare con comportamento idrofobo e una testa ionica idrofila.

Quando un sapone si dissocia in acqua, gli ioni carbossilato non si disperdono uno a uno in soluzione ma si riuniscono in aggregati sferici, chiamati micelle. Le teste idrofile —COO si rivolgono verso lo strato acquoso mentre le code idrofobe si dirigono verso l’interno della micella e sono in grado di interagire con le molecole di grasso, anch’esse apolari, disperdendole in acqua

Per poter esercitare con efficacia la sua azione detergente, il sapone ha bisogno di un’acqua non troppo dura, cioè con un basso contenuto di sali di calcio e magnesio. In caso contrario, si formano sali insolubili che allontanano il sapone dall’ambiente acquoso:

2 C17H35COO(aq) + Ca2+(aq) (C17H35 COO)2Ca2+(s)
ioni stearato stearato di calcio (insolubile)

Per ovviare a questo inconveniente, sono stati approntati dall’industria detergenti sintetici la cui struttura complessiva è molto simile a quella dei saponi. Essi, infatti, possiedono lunghe catene apolari alla cui estremità sono legati gruppi polari o ionici.

A seconda della natura di tali gruppi, i detergenti vengono classificati come anionici, cationici e non ionici.

I saponi e i detergenti sintetici, per la loro struttura, riducono la tensione superficiale dell’acqua, perché possa meglio bagnare gli oggetti, penetrando lungo le superfici. In generale, gli agenti chimici con questo comportamento sono detti tensioattivi.

I tensioattivi, quindi, sono sostanze che hanno la proprietà di modificare la tensione superficiale di un sistema bifasico (per esempio acqua e olio) o polifasico.

I composti di ammonio quaternario (QUAT) hanno un’azione antibatterica, per cui rientrano nella categoria dei disinfettanti.

I disinfettanti

I principali tipi di disinfettanti sono i seguenti.

La disinfezione, oltre che con i prodotti biocidi ad azione disinfettante, può esser eseguita con radiazioni ultraviolette o con mezzi fisici come il calore (aria calda, vapore o acqua bollente).

(Fonte: www.issalute.it)

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