Cosa mostra il filmato La condensazione dei cromosòmi è un fenomeno che riguarda esclusivamente le cellule eucariote (che contengono una quantità di DNA molto maggiore rispetto ai procarioti) e si svolge all'interno del nucleo cellulare. Il DNA eucariote è una molecola lunghissima, avvolta come un filo intorno a rocchetti chiamati nucleosòmi. In ciascun nucleosoma, due spire di doppia elica di DNA si avvolgono intorno a quattro coppie di istòni. Gli istoni sono proteine che fungono soltanto da supporto per l'avvolgimento del doppio filamento di DNA, senza influire sulla struttura della molecola di acido deossiribonucleico. Al microscopio elettronico il nucleosoma appare come la perla di una lunga collana; in un successivo livello di spiralizzazione, la collana si avvolge su se stessa in una fibra elicoidale compatta, che si riavvolge e si ripiega ulteriormente formando il cromosoma. I cromosomi sono chiaramente visibili al microscopio ottico solo quando la cellula sta per dividersi; per tutto il resto del tempo, essi formano una massa di filamenti molto lunghi e sottili, la cromatina. Quando inizia la mitosi la cromatina si superavvolge per formare i cromosomi, che sono più maneggevoli e adatti a seguire i movimenti della divisione cellulare. Il grado di condensazione del DNA influisce anche sulla duplicazione e sulla trascrizione; quando deve essere duplicato o trascritto, infatti, il DNA viene despiralizzato grazie ad apposite proteine che lo svolgono. Questo è anche un modo per controllare l’espressione dei geni: quando un cromosoma è fortemente condensato di solito contiene geni disattivati. All'inizio della mitosi il DNA si è già duplicato, perciò ogni cromosoma è composto da due cromatìdi identici, destinati a trasmettere l’informazione genetica alle due cellule figlie. |