Cosa mostra il filmato Durante la duplicazione del DNA possono avvenire errori; la cellula ha sviluppato un meccanismo per la correzione di questi errori (proofreading), che non è però accurato al 100%. Anche quando il DNA non è attivo, comunque, la sequenza di basi può deteriorarsi. Se una base azotata cambia, cambia anche il codone di cui essa fa parte, e nella traduzione ciò porterà all’inserimento di un diverso aminoacido nella catena polipeptidica. Di conseguenza la proteina sintetizzata sarà modificata, come evidenziato nel filmato, rispetto al caso di una traduzione normale. Mutazioni di questo genere possono avvenire in modo casuale in qualsiasi cellula del nostro corpo, per esempio a causa dell’esposizione a sostanze chimiche o a radiazioni. Se una mutazione interessa una cellula riproduttiva di un organismo, essa potrà trasmettersi a tutta la sua progenie. L'animazione nella seconda parte del filmato inizia mostrando una tripletta di basi, che sarà trascritta in un codone di mRNA. Se una coppia di basi viene accidentalmente perduta (delezione) oppure aggiunta (inserzione) tutta la lettura delle triplette scorrerà di una base: la sequenza degli aminoacidi sarà quindi diversa da quella corretta. Si otterrà allora un polipeptide che può essere anche molto diverso da quello codificato, e difficilmente sarà funzionante. Le delezioni, che possono interessare anche regioni estese di DNA, sono le mutazioni più gravi, e di solito sono fatali per l’organismo. L'ultima sequenza mostra un altro tipo di mutazione puntiforme (cioè che interessa una o poche basi), che può consistere in un'inversione di due basi oppure nella sostituzione di una base. In entrambi i casi ne deriva un codone diverso, ma il resto della proteina non verrà modificato. La proteina risultante quindi sarà poco diversa, e potrà funzionare meglio o peggio, oppure potrà occasionalmente svolgere una funzione del tutto nuova. L’animazione mostra il caso di una proteina che a seguito della mutazione acquista la capacità di unire due monomeri. Anche se di solito sono dannose, le mutazioni possono risultare benefiche per l’organismo, rendendolo più adatto al suo ambiente e migliorandone quindi la capacità di sopravvivenza. Queste mutazioni vantaggiose, che sono rare e del tutto casuali, hanno avuto un ruolo importante nell’evoluzione delle specie viventi. Sotto la pressione della selezione naturale, generazione dopo generazione, le (pochissime) mutazioni favorevoli si accumulano nel DNA degli organismi, mentre le (moltissime) mutazioni sfavorevoli non lasciano traccia. All’effetto cumulativo delle mutazioni, insomma, dobbiamo la grande diversità del patrimonio genetico degli organismi che vivono oggi sulla Terra. |