La
centrifugazione in gradiente di saccarosio
La
tecnica di centrifugazione descritta finora sembra più
che soddisfacente, ma un ricercatore può avere bisogno
di qualcosa di meglio.
Per
esempio, come si possono separare i mitocondri
dai lisosomi, con i quali
sono rimasti sul fondo della provetta dopo la seconda centrifugazione?
Questi
organuli hanno densità molto simili, e per isolarli si
è messa a punto una tecnica più sofisticata: la
centrifugazione in gradiente di saccarosio.
Si
prepara una provetta contenente una soluzione zuccherina (acqua
+ saccarosio); un appropriato
dosatore fa in modo che mentre la soluzione viene versata nella
provetta essa si diluisca sempre più. In questo modo
si ha una stratificazione dello zucchero nella provetta (gradiente
di concentrazione) che non si può rimescolare perché
gli strati più pesanti sono già in basso.
Si
deposita sulla superficie qualche goccia del pellet.
Centrifugando
ad altissima velocità per molto tempo (per esempio a
100.000 g per 3 ore) i componenti precipitano, ma questa
volta non si accumulano insieme sul fondo. Troveremo invece
i componenti cellulari ad altezze diverse nella provetta: ogni
particella sarà in equilibrio dove la densità
della soluzione di saccarosio eguaglia la sua.
Per
recuperare gli organuli sarà ora sufficiente praticare
un foro sul fondo della provetta e distribuire in contenitori
diversi le gocce che ne escono.