Come
si procede in pratica?
Una miscela
di molecole di DNA a doppia
elica o di RNA a singola elica,
separate tramite elettroforesi,
viene trasferita su filtro di nitrocellulosa o nylon, che ha le
caratteristiche della carta assorbente ed è caricato positivamente
così da trattenere le molecole di acido nucleico cariche
negativamente.
Si
mette il filtro a contatto con la lastra di gel;
sotto il gel si pone un foglio di carta porosa con i bordi immersi
in soluzione tamponata. Questa soluzione imbeve per capillarità
il gel e il filtro di nitrocellulosa o nylon, trascinando anche
le molecole di DNA o RNA, che così si fissano sul filtro
nella stessa posizione che occupavano sul gel.
Nel
caso del Southern blotting il DNA sul gel è a doppio
filamento, perciò le molecole di DNA devono essere denaturate
dopo la separazione con l’elettroforesi, tramite esposizione del
gel a una soluzione alcalina.
Nel
caso del Northern blotting le molecole di RNA, già
a singola elica, sono comunque mantenute in uno stato totalmente
denaturato all’interno del gel grazie alla presenza di formaldeide,
un potente agente denaturante.
Il
filtro viene esposto a una sospensione contenente la sonda marcata
per un periodo di tempo abbastanza lungo (16-20 ore) e in condizioni
di reazione che favoriscono l’ibridazione.
Il
successivo lavaggio permette che risultino marcate soltanto le
molecole di DNA o RNA (sul filtro) complementari alla sonda
utilizzata.
Queste
ultime vengono rivelate tramite autoradiografia.
|