Il P.C.T.O
Che cos’è il P.C.T.O (ex Alternanza Scuola-Lavoro)
La sigla ASL (Alternanza Scuola-Lavoro) è stata sostituita da quella P.C.T.O e indica i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento.
Si tratta di modo di fare didattica che:
- coinvolge tutte le discipline;
- va progettata nel PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa);
- sarà oggetto di valutazione all’esame di Stato.
Cosa cambia rispetto a prima?
Che cos’è? | La Legge 107/2015 ha introdotto l’obbligo periodi di apprendimento in aula e di periodi di formazione attraverso esperienze di lavoro che la scuola deve coordinare, organizzare e co-progettare con le strutture ospitanti.
Con la Legge 145/2018 i percorsi vengono ridenominati P.C.T.O (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) e ne viene rimodulata la durata rispetto a quella definita per i precedenti percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro. Inoltre, la legge pone l’accento sullo scopo di questi percorsi: far acquisire le competenze trasversali utili alla futura occupabilità di studenti e studentesse, in qualsiasi campo di inserimento lavorativo, nella prospettiva dell’apprendimento permanente quale garanzia di permanenza sul mercato, anche in ipotesi di riconsiderazione delle scelte fatte. |
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Chi? | Sono coinvolti tutti gli studenti dell’ultimo triennio della scuola secondaria di secondo grado. | ||
Licei almeno 90 ore nel triennio |
Istituti tecnici almeno 150 ore nel triennio |
Istituti professionali almeno 210 ore nel triennio |
Cosa si può fare:
Fuori dalla scuola | A scuola |
In aziende, musei, biblioteche, teatri, enti pubblici, associazioni di categoria, associazioni di volontariato, enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI. | Con l’impresa formativa simulata che riproduce le fasi di un ciclo aziendale, in collaborazione con un’azienda che faccia da “madrina”. |
Quali sono gli obiettivi del P.C.T.O
Più in dettaglio:
- orienta lo studente nelle scelte di studio e di lavoro, perché dà la possibilità di riflettere sulle proprie attitudini e i propri interessi;
- sviluppa le competenze trasversali perché:
- rafforza l’autonomia;
- aiuta a sviluppare capacità relazionali;
- affina il senso di responsabilità;
- migliora lo spirito di iniziativa e imprenditoriale;
- personalizza i percorsi di apprendimento;
- aiuta a ridurre l’abbandono scolastico.
Che cosa deve fare la scuola?
Progettare
- Individua le aziende e le strutture ospitanti;
- Stipula le convenzioni;
- Progetta insieme con le strutture ospitanti i percorsi di P.C.T.O;
- Nomina il tutor scolastico che affianca gli studenti, si interfaccia con il tutor aziendale e con il Consiglio di Classe;
- Progetta eventuali percorsi alternativi di impresa formativa simulata;
Orientare
- Coinvolge le famiglie;
- Forma gli studenti sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
- Sottoscrive con gli studenti un Patto formativo: gli studenti si impegnano al rispetto delle norme di comportamento, di sicurezza sul lavoro e di privacy;
Controllare
- Stabilisce i criteri per valutare le ricadute del P.C.T.O sul curricolo disciplinare;
- Certifica nello scrutinio finale e nell’Esame di Stato le competenze acquisite che concorrono alla definizione del credito scolastico.
Per approfondire:
- la pagina ufficiale dell’Alternanza Scuola-Lavoro (ora P.C.T.O) del Ministero.
- le linee guida del P.C.T.O