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 I tipi di lavoro e le forme di contratto

I tipi di lavoro in Italia sono innumerevoli e ognuno ha caratteristiche diverse sia sul piano normativo sia sul piano fiscale:

  • lavoro subordinato;
  • lavoro autonomo o parasubordinato;
  • lavoro saltuario;
  • start-up;
  • stage o apprendistato.

Lavoro subordinato

Il lavoratore subordinato o dipendente è assoggettato a un datore di lavoro, che gli fornisce i mezzi e stabilisce gli orari e le mansioni in cambio di un compenso (stipendio) mensile e di una serie di tutele (indennità per malattia o maternità, assegni familiari ecc). I confini del rapporto di lavoro subordinato sono, in genere, regolati dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, patti che vengono stipulati a livello nazionale tra le parti sociali (sindacati e associazioni di categoria). Un lavoratore dipendente può essere ingaggiato da un’azienda a tempo indeterminato (cioè senza una scadenza prestabilita) o determinato (per non più di 3 anni dal giorno dell’assunzione). In entrambi i casi, inoltre, l’impegno richiesto dal datore di lavoro può essere a tempo pieno (full time) o a tempo parziale (part time).

Lavoro autonomo o parasubordinato

Il lavoratore autonomo organizza il lavoro con grande libertà, obbligandosi con il cliente solo rispetto ai risultati di volta in volta concordati. I lavori autonomi sono i più svariati: lavori manuali come l’artigiano, l’imbianchino, l’orefice e lavori delle libere professioni come l’avvocato e il medico; queste ultime sono vincolate al conseguimento di un titolo di studio, seguito da un periodo di tirocinio, da un esame di Stato, e quindi dall’iscrizione ad un Albo professionale. Questi soggetti devono aprire una Partita IVA, ossia farsi attribuire dall’Agenzia delle Entrate un codice numerico che li identifichi ai fini dell’imposizione fiscale.

ll lavoratore parasubordinato è una figura che si impegna a compiere un’opera o un servizio a favore del committente, senza alcun vincolo di subordinazione ma, a differenza dei lavoratori autonomi, gli vengono estese delle prestazioni e delle tutele tipiche dei lavoratori subordinati (come gli assegni per il nucleo familiare o l’indennità in caso di malattia e infortuni).

Lavoro saltuario

Il lavoratore saltuario è in genere impegnato in attività stagionali, come l’impiego in mansioni agricole, o “a chiamata”, che possono essere retribuite attraverso l’uso di buoni lavoro o voucher. Le prestazioni lavorative svolte sono definite “accessorie” e non sono riconducibili ad altri contratti di lavoro: non richiedono l’apertura di una Partita IVA, ma i contributi a fini pensionistici sono molto più limitati delle altre forme di lavoro.

Start-up

Lo startupper è invece un imprenditore innovativo, che ha aperto un’azienda da poco tempo, cioè ha aperto una start-up, ed è alla ricerca di un modello di business che possa crescere.
Queste aziende, molto spesso fondate e dirette da giovani imprenditori e impegnate nel settore informatico, in genere iniziano grazie all’investimento di capitale di un angel investor, di un venture capitalist che crede nel progetto e decide di investirci somme di denaro proprie che vanno dalle poche migliaia sino alle decide di milioni di euro.

Stage e apprendistato

Lo stage o tirocinio è un periodo di lavoro e formazione all’interno delle aziende che ha la finalità di far acquisire sul campo specifiche competenze e favorire le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Per realizzare uno stage è necessaria una convenzione tra un ente promotore abilitato e un soggetto ospitante (datore di lavoro pubblico o privato), corredata da un progetto formativo dettagliato. Questo periodo di lavoro non impone vincoli all’azienda, che non è dunque costretta ad assumere o a garantire compensi allo stagista. L’esperienza in sé è tuttavia utile per calarsi nelle prassi lavorative e va inserita nel curriculum per mostrare quali competenze si è acquisito direttamente sul campo.

L’apprendistato è, invece, un contratto di lavoro caratterizzato da un contenuto formativo: il datore di lavoro, oltre a pagare la retribuzione all’apprendista per il lavoro svolto, è obbligato a garantire all’apprendista la formazione necessaria per acquisire competenze professionali adeguate al ruolo e alle mansioni per cui è stato assunto. Oltre alle ore di lavoro, sono destinate almeno 120 ore annue alla formazione formale, da svolgere sia dentro sia fuori dall’azienda; inoltre è previsto l’affiancamento di un tutor per tutta la durata del contratto. A parità di mansioni l’apprendista percepisce uno stipendio inferiore rispetto a quello di un impiegato standard. Possono stipulare contratti di apprendistato le aziende di tutti i settori, compreso quello agricolo, ma esistono tre tipi di contratti:

  • apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, destinato ai soggetti che tra i 15 e i 25 anni di età, di durata generalmente non superiore ai 3 anni e valido anche per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione; per esempio, si può frequentare per tre anni un Centro di formazione professionale di un’Associazione di artigiani e alla fine, oltre ad aver assolto l’obbligo scolastico, si otterrà anche la qualifica professionale di Operatore meccanico.
  • apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere per i soggetti di età compresa tra i 18 e i 29 anni che devono completare un iter formativo e professionale; per esempio, un giovane che voglia accrescere le proprie competenze tecnico-professionali nel settore della moda può lavorare come apprendista e ottenere, alla fine dell’apprendistato, una specifica qualifica (come quella di modellista cad-cam per confezioni e calzature);
  • l’apprendistato di alta formazione e ricerca consente al giovane di età compresa tra i 18 e i 29 anni di prendere il diploma superiore o la laurea o addirittura un master oppure di svolgere attività di praticantato professionale lavorando presso un soggetto che si occupi di contribuire alla sua formazione; per esempio il giovane laureato in Scienze giuridiche può svolgere il periodo di pratica presso uno studio notarile che lo assume come apprendista.