Le culture degli altri animali
Le culture degli altri animali
È Homo l’unico sapiens?
Molti animali sono capaci di scambiare informazioni e trasmetterle da un individuo all’altro per via non genetica. La loro cultura non è basata sui libri o sulle parole, ma non per questo è meno sorprendente. La gatta insegna ai piccoli come si cacciano i topi; le balene sanno comunicare tramite «frasi» sonore; certe scimmie per difendersi dai predatori hanno sviluppato forme di comunicazione che ricordano il nostro linguaggio; e ci sono fringuelli che cacciano gli insetti annidati nei tronchi usando bastoncini modellati allo scopo.
Memoria, comunicazione e creatività costituiscono la base delle tradizioni culturali, mentre l’imitazione e l’apprendimento ne sono il motore. E osservare le culture degli altri animali ci aiuta a comprendere meglio anche gli exploit intellettuali della nostra specie.
Ascolta le interviste a Michelangelo Bisconti su RadiotreScienza del 26 gennaio 2009 (“Le scimmie furbette”) e del 16 marzo 2009 (“Abbaia con me”).
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Michelangelo Bisconti, paleontologo, è tra i massimi specialisti italiani nello studio dell’evoluzione dei cetacei. Svolge le sue ricerche presso il Museo di storia naturale del Mediterraneo di Livorno, insegna paleontologia al Polo universitario di Agrigento e collabora con il Dipartimento di scienze della Terra dell’università di Pisa. La foto lo ritrae mentre studia una balena franca all’American Museum of Natural History di New York.
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