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 Il lavoro e lo stage

La normativa in questo settore è in continua evoluzione, dunque alcune delle informazioni che seguono potrebbero subire variazioni. Tra giugno e agosto 2012, la normativa è stata ritoccata dalla Riforma Fornero, il cui intento principale è stato quello di:
– favorire l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro;
– promuovere «l’instaurazione di rapporti di lavoro più stabili e ribadendo il rilievo prioritario del lavoro subordinato a tempo indeterminato», come recita l'articolo 1 della legge 92/2012.
Il secondo punto è portato avanti contrastando l’uso improprio e strumentale dei contratti flessibili.

A questa legge si affianca il Dl Lavoro del ministro Giuliano Poletti, approvata dal Parlamento come Legge 78/2014. Questa legge:
– incentiva l'apprendistato come forma di ingresso nel mercato del lavoro;
– favorisce le aziende al momento di rinnovare un contratto a tempo determinato a un dipendente.

L'attività lavorativa può comunque essere portata avanti in tre forme diverse:


LO STAGE

Per coloro che provengono dal mondo scolastico e universitario è spesso consigliata la soluzione dello stage (o tirocinio), ovvero un periodo di lavoro e formazione all'interno delle aziende. La finalità è quella di acquisire sul campo specifiche competenze e favorire le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro.

Per realizzare uno stage è necessaria una convenzione tra un ente promotore abilitato e un soggetto ospitante (datore di lavoro pubblico o privato), corredata da un progetto formativo dettagliato. Questo periodo di lavoro non impone vincoli all'azienda, che non è dunque costretta ad assumere o a garantire compensi allo stagista. L'esperienza in sé è tuttavia utile per calarsi nelle prassi lavorative e va inserita nel curriculum per mostrare quali competenze si è acquisito direttamente sul campo.

Il valore che lo stage ha acquisito negli anni è tale che oggi molte università propongono ai propri studenti un'attività lavorativa nel corso del periodo di studi e anche gli istituti superiori tecnici e professionali hanno inserito questa possibilità nel proprio piano formativo.