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 Lo sapevi che…

… LA LAUREA "PAGA"?

Il rapporto 2013 dell'Ocse ha messo in evidenza che in Italia la differenza di remunerazione tra chi ha una laurea e chi ha solo un diploma si sta progressivamente riducendo. I lavoratori di età compresa tra 55 e 64 anni in possesso di un titolo universitario guadagnano oggi il 68% in più dei colleghi in possesso di un titolo di scuola superiore, ma tra i lavoratori under 35 questa differenza scende al 22%. La media europea è intorno al 40% in più in favore dei laureati.

Come evidenziato dal Rapporto AlmaLaurea 2014, però, «i laureati godono di vantaggi occupazionali rispetto ai diplomati sia nell’arco della vita lavorativa sia e ancor più, nelle fasi congiunturali negative come quella che stiamo vivendo». In altre parole, la probabilità di trovare un'occupazione grazie a un titolo di laurea è superiore rispetto a qualunque altro titolo di studio.

… LA SITUAZIONE LAVORATIVA IN EUROPA È DAVVERO DIVERSIFICATA?

Come evidenziato da un articolo pubblicato su l'Espresso, basato sui dati Eurostat e Istat 2013, il livello di disoccupazione in Europa varia molto non solo da Paese a Paese, ma da regione a regione. Un'analisi attenta, però, non si deve fermare al solo numero di persone che non hanno un lavoro, ma deve tenere conto del numero di persone che effettivamente partecipa al mercato del lavoro: Spagna e Italia sono in una condizione molto simile, ma in Spagna i dati sembrano peggiori perché il numero di uomini e donne (soprattutto giovani) coinvolti nel mercato del lavoro è superiore a quello del nostro Paese.

Passando il cursore su una singola regione è possibile vedere i dati relativi alla disoccupazione generale e divisa per genere.

 

… LE LAUREE CHE AVVICINANO UN LAVORO SONO QUELLE MEDICHE? 

Il Rapporto annuale 2014 dell'Istat rivela che la crisi occupazionale ha colpito due indirizzi tradizionalmente caratterizzati da tassi di occupazione elevati: -17,1% le opportunità per i laureati in ingegneria e -16,8% per quelli del gruppo medico. Sempre secondo l'Istat, però, nel 2011 ha trovato lavoro il 71,5% dei laureati che hanno conseguito il titolo nel 2007, mentre è in cerca di lavoro il 15,2%. Le stime che fanno riferimento al terzo trimestre del 2013 evidenziano che i disoccupati muniti di titolo accademico sono passati da 229mila a quota 325mila (+41,9%) negli ultimi due anni.

Il Sole 24 Ore ha invece redatto una classifica delle lauree più utili a trovare un'occupazione. Maggiori probabilità di ottenere un impiego stabile sono date dai corsi in medicina e nel settore sanitario, economia e statistica, ingegneria. Meno facili sono invece le carriere di coloro che escono da corsi dedicati alle lettere classiche e moderne, alla geologia e all'ambito chimico-farmaceutico.

… LO STIPENDIO MAGGIORE LO GARANTISCE INGEGNERIA? 

Secondo l’indagine della Fondazione Rodolfo De Benedetti le facoltà di Economia e Ingegneria sono quelle che permettono un accesso più rapido e più pagato al mondo del lavoro. Seguono poi Medicina, Matematica e Fisica. Anche il divario non è da poco: un laureato in Economia dopo un anno dal conseguimento del titolo può guadagnare fino a 10 000 € l'anno in più di un coetaneo laureato in Lettere e Filosofia e questo divario può salire a 25 000 € dopo quindici anni di carriera.

… LE LAUREE BREVI SERVONO? 

Un'indagine di AlmaLaurea attesta che fra i laureati del 2011 il tasso di occupazione a un anno dal titolo dei laureati triennali, calcolato sulla sola popolazione che non è iscritta ad altri corsi di laurea, è pari al 66%; è il 59% tra gli specialistici biennali e il 36% tra i laureati a ciclo unico. Tirocini e stage sono determinanti per inserire questi laureati nel mondo del lavoro.

… IN ITALIA CI SONO POCHI LAUREATI?

«Tra il 1993 e il 2012 la quota dei laureati sulla popolazione in età da lavoro è salita dal 5,5% al 12,7% e tra i giovani tra i 25 e i 34 anni si è passati dal 7,1 al 22,3%. Nonostante questo miglioramento, l’Italia continua a essere uno dei Paesi con la più bassa quota di laureati visto che il fenomeno dell’espansione dell’istruzione universitaria è avvenuto pressoché ovunque. Nel 2012 nella media dell’Unione Europea vi erano oltre 35 laureati ogni 100 abitanti». Questa sintesi emerge dal Rapporto sullo stato del sistema dell'Università e della ricerca che l'Anvur ha emesso nel marzo 2014 e con il quale ha tracciato un bilancio sul grado di efficacia della riforma che ha introdotto il sistema 3+2 (ovvero laurea triennale e magistrale) al posto del ciclo unico.

… A NORD C'È PIÙ LAVORO? 

Nonostante le difficoltà di impiego diffuse su tutto il territorio nazionale, AlmaLaurea attesta che a un anno dalla laurea, esiste una differenzia di occupazione Nord-Sud di 14 punti percentuali, che si riduce dopo cinque anni dal conseguimento del titolo. In altre parole, dopo un lustro, lavorano quasi 9 laureati su 10 residenti al Nord, mentre al Sud l’occupazione coinvolge 8 laureati su 10. Per approfondire il tema dell'occupazione nuovi dati nella sezione Lavoro di questo sito.

… L'ESPERIENZA ALL'ESTERO È UTILE? 

Passare un periodo di studio o lavoro all'estero garantisce, oltre alle competenze linguistiche, il rafforzamento di abilità trasversali come l'adattamento a situazioni impreviste, una capacità molto richiesta oggi nel mondo del lavoro. È quanto emerge da una recente ricerca commissionata dall'Unione Europea sul programma Erasmus, il progetto che ha garantito negli ultimi anni lo scambio di studenti nei paesi dell'Unione e che ha visto la partecipazione di centinaia di migliaia di giovani da tutta Europa. Questi risultati giungono all'inizio del nuovo ciclo del programma, Erasmus+, che mira a ripetere nel periodo 2014-2020 gli ottimi risultati raggiunti sin qui.

Immagine: European Commission/Press Release Database