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 Lavorare con le STEM

C’è una nuova parola che si sta diffondendo nel mondo della scuola: STEM.
È un acronimo che racchiude le parole inglesi Science, Technology, Engineering e Mathematics (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica).
CHE COSA VUOLE DIRE?
L’acronimo è nato intorno al 2000 negli Stati Uniti per identificare le discipline che hanno un ruolo trainante per l’innovazione, il progresso e il benessere della società. Ed è stato rilanciato nel 2009 con la campagna Educate to innovate, per promuovere lo studio delle discipline scientifiche tra studenti e studentesse. In Italia l’acronimo STEM è presente nel Next Generation EU - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
QUALI SONO GLI OBIETTIVI?
Lavorare con le STEM significa applicare un nuovo approccio. L’approccio STEM mette al centro le tecnologie digitali e integra le materie per metterle in relazione una con l’altra.
A partire da un problema reale, studenti e studentesse devono mettersi in gioco e applicare le competenze digitali o digital skill: creare o personalizzare un sito, montare un video, usare il foglio di calcolo, analizzare dati e ricavare dei grafici, realizzare una presentazione efficace, creare dei post per i social network.
In questo modo si possono raggiungere tre obiettivi:
  1. Aumentare la familiarità con il digitale, per far sì che sia usato con consapevolezza e creatività in ambiti lavorativi diversi: dall’arte all’industria, dall’artigianato alla scienza.
  2. Far crescere la capacità di leggere, interpretare e raccontare i dati disponibili (in inglese: data literacy), capacità sempre più richiesta nel mondo del lavoro.
  3. Allenare la capacità di proporre soluzioni originali e inusuali e di usare le mani per costruire oggetti complessi a partire da materiali semplici (in inglese si usa la parola tinkering, che può essere tradotta come "pensare con le mani").

L’inclusività dell’approccio STEM è un altro aspetto fondamentale. Lavorare con l’approccio STEM fa crescere l’interesse di studenti e studentesse verso la matematica, la chimica, la fisica e l’informatica e gioca un ruolo determinante nell’orientamento verso il percorso di studi successivo.

Infine, attiva le soft skill, cioè le competenze personali essenziali nel mondo del lavoro: problem solving, competenze di comunicazione e collaborazione, spirito d’iniziativa, adattabilità al cambiamento, capacità di pensiero critico.

Per tutti questi motivi l’approccio STEM si intreccia con almeno tre obiettivi dell’Agenda 2030:
4 – Istruzione di qualità 5 – parità di genere 10 – ridurre le disuguaglianze

STEM, STEAM O STREAM?

L’acronimo STEM può indicare le materie coinvolte o l’approccio d’insegnamento.
L’acronimo STEAM, invece, aggiunge alle materie già presenti anche la lettera A di Arts (arte).
Infine l’acronimo STREAM aggiunge anche la lettera R di Readings (letture).
Tutte queste sigle allargano il campo di applicazione, ma non modificano l’approccio di base, fatto di attività interdisciplinari, tentativi ed errori.

Che cosa trovo in questo libro?

 Fare STEM con il tuo libro

In questa sezione trovi due tabelle che raccolgono gli esercizi del libro che si possono inserire in una didattica STEM. Per ogni esercizio, mostriamo quali discipline coinvolge e proponiamo un’attività in più.

 Esercizi di matematica per le STEM

In questa sezione trovi degli esercizi che mettono in gioco le competenze digitali e di matematica per risolvere problemi di scienze, fisica e ingegneria.

Per ogni esercizio, proponiamo lo svolgimento.
Come costruire edifici con superfici ondulate?
Come possiamo viaggiare nel tempo con il telescopio Hubble?
  • Attività (in preparazione)
  • Svolgimento (in preparazione)
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