Microscopia: la preparazione
dei campioni
Le cellule
di solito sono trasparenti, poiché sono composte da grandi
percentuali di acqua. La prima precauzione per poterle osservare
è dunque quella di colorarle con sostanze chimiche, in
modo da poterne distinguere i contorni e alcune strutture interne.
Vediamo alcune
cellule prelevate da una coltura cellulare
e osservate a fresco, senza colorazione, e colorate. La colorazione
ematossilina-eosina utilizza due molecole che colorano
i nuclei in blu e i citoplasmi in rosa.

Normalmente
prima di colorare il preparato bisogna eseguire la fissazione,
cioè uccidere le cellule rapidamente in modo da alterare
il meno possibile l'organizzazione interna.
Si deve anche
eseguire una disidratazione, che elimina l’acqua cellulare.
Nel caso di
tessuti compatti si dovrà anche eseguire un taglio,
per ridurli a fettine sufficientemente sottili da permettere il
passaggio del fascio di onde del microscopio.
Per permettere
il taglio senza che il materiale si sbricioli si procede all'inclusione
in un materiale duro.
Supponiamo
di studiare un pezzo di tessuto, un blocchetto di fegato grande
come un dado; la prima cosa da decidere è se lo vogliamo
osservare al microscopio ottico o elettronico.
Preparazione
per il microscopio ottico
Preparazione
per il microscopio elettronico
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