Elettroforesi bidimensionale

Il metodo di separazione dell'SDS-PAGE è in grado di risolvere, cioè separare, soltanto un piccolo numero di proteine (generalmente meno di 50).

Una variante di questa tecnica è rappresentata dall'elettroforesi bidimensionale, che combina due procedure di separazione, e può invece essere utilizzata per risolvere più di mille proteine sullo stesso gel.

In una prima fase le proteine vengono separate sulla base della loro carica totale, con una procedura che dipende dal fatto che la carica totale di una molecola proteica varia con il pH dell’ambiente circostante.

Per ciascuna proteina vi è un valore di pH caratteristico, detto punto isoelettrico, in corrispondenza del quale la proteina possiede carica totale nulla, e cessa di migrare in un campo elettrico.

Le proteine vengono allora fatte migrare in una striscia sottile di gel di poliacrilamide che contiene un gradiente di pH, creato tramite la miscelazione di apposite soluzioni. Ciascuna proteina si ferma così nella posizione del gradiente che corrisponde al suo punto isoelettrico.

La seconda fase consiste in un normale SDS-PAGE in cui le proteine migrate nella striscia di gel si muovono ad angolo retto rispetto alla migrazione precedente, separandosi questa volta in base al proprio peso molecolare. Il potere di risoluzione di questo tipo di gel è elevatissimo.

Separazione di frammenti di DNA