La scoperta del ciclo di Calvin

Ciò che oggi sappiamo sulle reazioni della fase oscura della fotosintesi si deve per gran parte al lavoro, durato più di dieci anni, di un gruppo di scienziati dell'Università della California diretti da Melvin Calvin.

Essi volevano chiarire in che modo dall'anidride carbonica, un composto a un atomo di carbonio, la cellula possa sintetizzare composti a più atomi di carbonio, come la P-GAL.

La ricerca iniziò nel 1946. Soltanto allora, infatti, divenne disponibile ai biologi una tecnica infallibile per seguire le vicende degli atomi di carbonio: fu scoperto l'isotopo radioattivo del carbonio, con numero di massa 14 (14C), che può essere utilizzato come tracciante.

Il concetto era semplice: fornendo alle cellule fotosintetiche 14CO2, cioè anidride carbonica contenente il tracciante radioattivo, la radioattività si sarebbe poi ritrovata in tutte le molecole di cui essa andava a far parte.

Per lo studio fu usata l'alga verde unicellulare Chlorella, un organismo piccolo, visibile soltanto al microscopio ma semplice da coltivare.

Il procedimento sperimentale

I risultati