Come
si prepara un gel di poliacrilamide?
Il
gel viene fatto polimerizzare
fra due vetri separati da due strisce di plastica molto sottili
(da 0,5 a 1,5 mm). Su un lato viene inserito un "pettine"
che serve da stampo per la creazione dei pozzetti, piccoli
buchi dove verrà deposta la soluzione contenente le proteine.
Una
volta polimerizzato, il gel è deposto in un'apposita vasca
e coperto di tampone di corsa, una soluzione che mantiene
il pH
costante, anch'essa contenente SDS.
A
questo punto si è pronti per caricare i campioni contenenti
le proteine, che sono disciolte in una soluzione di saccarosio,
SDS e β-mercaptoetanolo (con la funzione di rompere eventuali
ponti
disolfuro).
Dopo
la corsa elettroforetica le proteine non sono visibili sul gel,
a meno che non vengano visualizzate tramite colorazione con il
Blu Coomassie, un colorante organico che si lega molto specificamente
alle proteine.
Si
spegne la corrente e si toglie il gel dai vetri. Con delicatezza
si immerge il gel in una soluzione di Blu Coomassie 0,1% disciolto
in acqua-metanolo-acido acetico e lo si lascia per alcune ore.
Tutto il gel diventerà blu e le bande saranno difficili
da scorgere; allora bisogna decolorare il gel in isopropanolo-acido
acetico e le bande proteiche, alle quali il colorante è
legato saldamente, questa volta saranno nettamente visibili.
È
possibile, sempre tramite l'applicazione di un campo elettrico,
trasferire le proteine su una membrana di nitrocellulosa e visualizzarle
tramite anticorpi
specifici.
Elettroforesi
bidimensionale
Separazione
di frammenti di DNA
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