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  Entra in vigore il Decreto cultura 2019

Il 1° gennaio è entrato in vigore il Decreto Cultura 2019. Come si integra con quello del 2014? Che novità ci sono per film e serie italiane in Tv? E per gli Europei di calcio 2020, che toccheranno anche Roma?

Il 1° gennaio 2020 è entrato in vigore il Decreto Cultura 2019. (D.L. n. 59/2019 coordinato con la legge di conversione n.  81/2019). Il Decreto non elimina l’Art bonus disciplinato dal decreto del 2014 (poi reso permanente con la legge di stabilità del 2016), ma introduce novità interessanti in alcuni ambiti, quali:

  1. la valorizzazione del settore audiovisivo e cinematografico italiano. In determinate fasce orarie (dalle 18 alle 23) la RAI deve riservare quote di programmazione a film, serie tv, cartoni animati, documentari che siano espressione originale italiana (cioè la cui versione originale preveda almeno il 50% del parlato in italiano o in dialetti italiani). Il Decreto cultura 2019 ha ridefinito le quote da riservare alle opere italiane, e analoghe disposizioni sono previste per le opere europee degli ultimi 5 anni. A completare il quadro vengono dettate norme sull’investimento per la promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media.
  2. Gli Europei di calcio 2020 (UEFA Euro 2020) per la prima volta nella stria si svolgeranno in modo diffuso: in occasione del 60° anniversario dalla nascita del torneo le partite si svolgeranno in 12 diverse città europee. Lo Stadio Olimpico di Roma ospiterà la partita inaugurale. Il Decreto Cultura prevede la possibilità per Roma Capitale di nominare un commissario straordinario per le procedure dirette a realizzare i lavori e di acquisire servizi e forniture, garantendo l’integrità e la tutela del patrimonio culturale della Capitale.
  3. Il rilancio delle fondazioni lirico-sinfoniche, per le quali è prevista l’assunzione di nuovo personale.
  4. Lo stanziamento di fondi per il recupero e la conservazione dei beni culturali, archeologici, storici, artistici, archivistici e librari, nonché un finanziamento a supporto delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali.

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 4ed, Vol. 1, p. 151

 

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