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  Il 13 gennaio 2020 la Commissione europea si è presentata alla Corte di giustizia per il giuramento solenne

La nuova Commissione Ue si è da poco insediata. È l’occasione giusta per vedere da vicino un momento della vita istituzionale europea che rimane, di solito, meno noto: il giuramento davanti alla Corte di giustizia. Perché proprio davanti alla Corte di giustizia? Lo ha spiegato Ursula von der Leyen durante l’udienza solenne del 13 gennaio.

Il 27 novembre 2019 il Parlamento europeo ha eletto la nuova Commissione Ue, per la prima volta presieduta da una donna, Ursula von der Leyen.
Pochi giorni dopo, il 1° dicembre, la Commissione è stata nominata dal Consiglio Europeo: a partire da questa data ha iniziato a decorrere il suo mandato quinquennale, che scadrà quindi il 1° dicembre 2024.
Dopo questi due fondamentali passaggi la Commissione è diventata operativa. Ma l’inizio delle sue attività deve essere inaugurato da un ulteriore momento, previsto dai Trattati: il giuramento solenne.

I Trattati non prevedono nello specifico le modalità del giuramento, che sono quindi affidate alla tradizione. E per tradizione si è sempre ritenuto molto importante che l’impegno venisse assunto dinanzi alla Corte di giustizia dell’Unione europea, in un’udienza solenne. Rinnovando questa tradizione, la nuova Commissione si è presentata davanti alla Corte il 13 gennaio 2020.

In che cosa consiste il giuramento? E quali dichiarazioni ha fatto la neopresidente della Commissione?
I membri della Commissione dichiarano di impegnarsi a rispettare i trattati e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, e a esercitare le loro responsabilità in piena indipendenza e nell’interesse generale dell’Unione.
Durante l’udienza la Presidente von der Leyen ha dichiarato:

“Dobbiamo essere fieri dei nostri trattati e della nostra Carta e oggi giuriamo di rispettare e proteggere i nostri valori comuni, che fanno dell’Europa un luogo unico al mondo. Prestiamo giuramento dinanzi ai giudici, che rappresentano il diritto e lo Stato di diritto, i fondamenti della nostra Unione. Con questo giuramento ci impegniamo anche dinanzi ai cittadini europei a operare per un riavvicinamento sempre maggiore tra essi e le istituzioni europee e per la massima trasparenza.”

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Monti-Faenza, Res publica 4ed, p. 339
  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 4ed, vol. 2, pp. 338-390
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed, vol. 3, pp. 424-426

 

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