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  Chiudono le attività commerciali “non essenziali”, individuate in base ai codici ATECO aggiornati per l’occasione

Il nuovo stop alle attività commerciali previsto dal DPCM del 22 marzo, in vigore fino al 3 aprile, riguarda le filiere produttive di beni e servizi non essenziali.
L’intervento del Presidente del Consiglio mira ad interrompere il “superfluo” garantendo al contempo la stabilità dei servizi essenziali, necessari ai cittadini che osservano le restrizioni domiciliari, agli operatori sanitari, alle forze dell’ordine.

Ma quali sono e come vengono individuate le attività sottoposte a chiusura?
Nei giorni immediatamente successivi all’entrata in vigore del decreto il quesito ha interessato soprattutto gli imprenditori, incerti circa l’area applicativa di un divieto inevitabilmente ambiguo quando fa riferimento a “servizi di pubblica utilità” e “servizi strategici” o “funzionali a fronteggiare l’emergenza“.

Per fornire una risposta chiara al quesito, il Governo ha stilato un elenco che individua in positivo le attività consentite impiegando i codici ATECO, preferiti in questo caso alle tipologie dei Contratti collettivi nazionali.
ATECO è uno strumento di classificazione delle attività economiche standardizzato a livello europeo, presupposto necessario per l’apertura di una Partita Iva e per la corretta iscrizione al Registro delle imprese dell’Agenzia delle Entrate.

La lista completa è stata modificata rispetto alla precedente classificazione (datata 2007) da un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. La modifica, facilmente consultabile online, individua numerose attività comunque consentite, dal settore agricolo e alimentare (restano aperte sia le attività di produzione che di vendita al pubblico, supermercati, negozi alimentari e ristoranti take-away) alle fabbriche di plastica, carta e cartone fino alle stamperie ed edicole.

Dalla selezione emerge che il concetto di servizio di pubblica utilità è stato utilizzato in modo più ampio rispetto alla stringente terminologia giuridica e le attività individuate in concreto (oltre a quelle specificamente necessarie per il contrasto all’emergenza) consentono sicuramente più di una riflessione su ciò che nella società contemporanea può essere considerato essenziale.

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 4ed, vol. 1, pp. 296 ss.
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed, vol. 2, pp. 8 ss.

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