, , ,

Legenda

Novità di primaria importanza che modificano il libro di testo
Aggiornamenti importanti che integrano il libro di testo
Dati, notizie e casi interessanti per fare lezione con l'attualità

  Il futuro del turismo nel Decreto rilancio

L’Italia è un Paese conosciuto in tutto il mondo grazie alla sua forte attrazione turistica, tanto da registrarsi nei primi dieci Stati visitati a livello internazionale. Insieme al settore culturale, quello turistico rappresenta il 15% del PIL nazionale.
È ormai chiaro a tutti come questo sia sicuramente uno dei settori più colpiti dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19.
Finalmente, dopo i lunghi silenzi del Governo a riguardo, il Decreto rilancio (D. l. 19 maggio 2020, n.34) ha stanziato cinque miliardi di euro per il settore turistico e culturale.
Il 14 maggio scorso, commentando questo provvedimento, Dario Franceschini – Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo – ha infatti dichiarato che “Tutti i settori hanno sofferto duramente in questa crisi ma il turismo e la cultura sono quelli che ha pagato maggiormente le conseguenze dell’epidemia”.
In particolare, le misure approvate sono volte a incentivare il turismo interno in Italia, a partire dalla stagione estiva già alle porte, a promuoverlo, nonché a sostenere economicamente coloro i quali lavorano in tale settore. Si segnalano di seguito le principali.

  • Innanzitutto, la misura più nota alla cronaca è il c.d. bonus vacanze (previsto all’art. 176 del Decreto rilancio). Ammonta infatti a 2,4 miliardi di euro il “contributo per l’estate italiana”. È riconosciuto un contributo per le spese sostenute per soggiorni in ambito nazionale presso alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e b&b, (imprese codice ATECO 55). Il contributo – che può esser richiesto da nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro – è modulabile in base alla tipologia del nucleo familiare: fino a 500 euro per nucleo composto da 3 o più soggetti; 300 euro da 2 soggetti; 150 euro da 1 soggetto.
  • È stato istituito il “Fondo per la promozione del turismo in Italia“, con una dotazione di 20 milioni di euro, per favorire la ripresa dei flussi turistici in ambito nazionale (art. 179, Decreto rilancio).
  • Quanto alle esenzioni per il turismo, le imprese con un volume di ricavi fino a 250 milioni di euro e i lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi non sono tenuti al versamento del saldo IRAP 2019 e dell’acconto IRAP 2020 (art. 24, Decreto rilancio).
    Non è dovuta la prima rata dell’IMU 2020 per gli stabilimenti balneari marittimi, fluviali e lacuali, gli stabilimenti termali e immobili degli agriturismo, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei b&b, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate (art. 177, Decreto rilancio).
  • Quanto alle tutele per i lavoratori dipendenti stagionali, non titolari di rapporto di lavoro dipendente o privi di accesso a forme di integrazione salariale, sono state rafforzate. Questi soggetti riceveranno un’indennità di 600 euro anche ad aprile e di 1.000 euro a maggio (art. 84, Decreto rilancio). È invece prorogata di nove settimane la cassa integrazione per i lavoratori delle imprese turistiche, delle fiere e dei congressi che, eccezionalmente per il settore turistico, potrà essere utilizzata in via continuativa.
  • È stato istituito un Fondo turismo, con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2020 (150 milioni di euro totali per il biennio 2020-2021), destinato all’acquisto, ristrutturazione e valorizzazione di immobili destinati ad attività turistiche e ricettive (art. 178, Decreto rilancio).
  • Sono numerose le agevolazioni fiscali previste nel provvedimento.
    Per fronteggiare l’acquisto dei dispositivi di protezione individuali e per adeguare gli spazi, è stato previsto un credito d’imposta del 60% fino a un massimo di 80.000 euro e contributi da 15.000 a 100.000 euro in rapporto al numero dei dipendenti (art. 181, Decreto rilancio).
    Al fine di sostenere la ripresa delle attività dei pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie, birrerie, stabilimenti balneari, gelaterie) in sicurezza e favorire i consumi all’esterno sono esonerati dal pagamento della tassa di occupazione di spazi e aree pubbliche fino al 31 ottobre del 2020 (art. 181, Decreto rilancio).
    Al fine di assicurare il rispetto delle misure di distanziamento si è prevista la possibilità di posare temporaneamente tavolini e sedie, dehors, pedane, ombrelloni, senza ottenere le apposite autorizzazioni (art. 181, Decreto rilancio).
    Ancora, vi è il contributo del 60% per gli affitti degli immobili in cui si svolgono le attività ricettive e turistiche (art. 28, Decreto rilancio).
  • Da ultimo, per sostenere agenzie di viaggio e tour operator sono stati stanziati 25 milioni di euro (contributo a fondo perduto), mediante l’istituzione di un fondo emergenze (art. 182, Decreto rilancio).

È anche importante segnalare come il 13 maggio sia stato presentato un pacchetto di orientamenti e raccomandazioni della Commissione europea sul rilancio del settore turistico europeo. Il fine è proprio quello di aiutare gli Stati membri a eliminare le restrizioni di viaggio adottate e consentire la riapertura con le dovute precauzioni sanitarie.
In sintesi, può dirsi che questo pacchetto contenga una strategia complessiva e comune per ripristinare la libera circolazione dei cittadini europei e dunque i trasporti, garantendo la sicurezza dei cittadini e del personale dei vettori. Sono stati anche dettati dei criteri per la graduale ripresa delle attività turistiche e per sviluppare protocolli sanitari da adottare per le strutture turistiche e ricettive.

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 4ed, vol. 2, pp. 208-220

Tag: , ,