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Legenda

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  Convertito in legge il Decreto Liquidità: le principali novità per le imprese

La legge 5 giugno 2020 n. 40 di conversione del Decreto Liquidità è un intervento normativo che va oltre il semplice sostegno economico alle attività produttive introducendo alcune interessanti novità per le imprese.

Nella legge troviamo misure assistenziali, come l’accesso a finanziamenti garantiti dallo Stato per le imprese danneggiate dalla pandemia a titolo riparatorio e per sostenere i costi di riapertura, del personale, eccetera.
Ma troviamo anche una nuova norma dedicata alla sicurezza sul posto di lavoro (art. 29-bis) e nuove improcedibilità per le procedure di insolvenza (art. 10).

Le ipotesi di contagio avvenute sul posto di lavoro sono state equiparate, già dal Decreto-legge prima della conversione, a un infortunio sul lavoro, rendendo applicabile la disciplina civilistica contenuta nell’art. 2087 c.c.
Per questo motivo, il nuovo art. 29-bis della legge di conversione rinvia al Protocollo condiviso tra governo e parti sociali per la corretta individuazione del contenuto degli obblighi di tutela della salute e della sicurezza che gravano sui datori di lavoro.
Il Protocollo contiene indicazioni volte ad assicurare le condizioni di sicurezza minime, dal divieto di ingresso per i lavoratori con una temperatura più alta di 37,5° alle disposizioni sul distanziamento sociale, sanificazione del posto di lavoro, e così via.
Attraverso il rinvio il Protocollo del 24 aprile diviene dunque regola di compliance aziendale e principale strumento di verifica della responsabilità in materia.

L’art. 10 conferma il blocco dei fallimenti e delle procedure di insolvenza per i ricorsi depositati tra il 9 marzo e il 30 giugno 2020 (termine perentorio corrispondente al periodo più acuto dell’epidemia). La disciplina del blocco è frutto di un bilanciamento di interessi a favore del debitore colpito dalle restrizioni imposte dalla legislazione dell’emergenza e opera principalmente nei ricorsi depositati da terzi. Il debitore, che in questo modo guadagna tempo e spazio per rimettersi in piedi, può comunque richiedere egli stesso l’accesso alla procedura quando l’insolvenza non sia conseguenza dell’epidemia. Ancora, a tutela dei creditori, per evitare che la sospensione delle procedure diventi uno strumento di abuso del diritto, la legge di conversione individua nel pubblico ministero un ruolo di garanzia, legittimandolo ad avviare ugualmente la fase istruttoria in un vasto numero di casi. Lo strumento individuato dalla legge per la sospensione è la dichiarazione di improcedibilità della procedura concorsuale.

 

Fonti per approfondire:

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4 ed., Vol. 2, pp. 139-148
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4 ed., Vol. 1, pp. 604-611

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